Trenkwalder: Boscagin festeggia le 100 maglie biancorosse, Fultz grande protagonista
Patrizio Verri (19 minuti, 1/1 da 3, 1/2 ai liberi, 1 rimbalzo, 2 recuperate, 2 perse, 4 punti). Gioca col cuore in mano. Si immola nel tentativo di frenare Whiting e dimostra di non avere paura di niente e nessuno. Il suo lavoro oscuro, da gregario, è uno dei segreti del successo biancorosso. Voto 6,5
Jamar Smith (27 minuti, 8/11 da 2, 0/1 da 3, 1/1 ai liberi, 1 rimbalzo, 2 recuperate, 4 perse, 17 punti). Non sta bene e si vede. Perché per un tempo sembra il fratello scarso del pivot biancorosso. Poi, nella ripresa, ben imbeccato da Fultz, comincia a fare sul serio. Niente di trascendentale, sia chiaro, ma, almeno, il minimo sindacale lo porta a casa. Voto 6
Jakub Kudlacek (13 minuti, 1/2 da 2, 0/1 da 3, 1/2 ai liberi, 2 rimbalzi, 3 punti). Jakub l’elettricista è sempre bello da vedere. Perché regala ai compagni dei palloni che sono dei piccoli gioiellini. Per di più si sta togliendo qualche scimmia dalle spalle e sta prendendo fiducia. La nostra impressione è che in primavera potrebbe proprio sbocciare... Voto 6,5
Nicolò Melli (30 minuti, 8/10 da 2, 1/2 ai liberi, 7 rimbalzi, 1 recuperata, 17 punti). Un anno dopo. Che bello ritrovarlo lì, davanti ai nostri occhi, che gioca così bene. Un anno fa, uscivamo dal palasport in lacrime, sapendo che la sua stagione, e pure quella della Trenkwalder, erano finite. Un anno dopo usciamo dal palasport con il sorriso sulle labbra, felici di averlo di nuovo al nostro fianco. E se Nick gioca così, inventando canestri da fuoriclasse, beh, si può davvero cominciare a sognare... Voto 8
Paul Marigney (26 minuti, 3/3 da 2, 3/5 da 3, 2/2 ai liberi, 5 rimbalzi, 2 perse, 1 assist, 17 punti). Fino a ieri era un po’ come quei cartelli dell’autostrada in cui si legge «stiamo lavorando per voi». Ora i lavori sono finiti. E Marigney comincia ad esere il vero Marigney. Quel giocatore, per intenderci, che butta in campo quintali di energia e intensità. Che trova canestri difficili. Che colpisce da 3 punti. Che tira giù rimbalzi importanti. Che difende. E che, magari, riesce anche a complicarsi la vita con 2 falli immediati, ma non si fa condizionare. Voto 7
Giorgio Boscagin (27 minuti, 3/5 da 2, 0/2 da 3, 0/1 ai liberi, 5 rimbalzi, 1 recuperata, 1 persa, 6 punti). Festeggia le 100 partite in biancorosso con un successo collettivo e una buona prova personale. Non brilla tantissimo, ma si sacrifica in difesa ed è l’unico che prova ad attaccare il canestro avversario. Voto 6,5
Robert Fultz (30 minuti, 2/4 da 2, 5/6 da 3, 3 rimbalzi, 4 perse, 4 assist, 19 punti). I suoi siluri fanno a fettine la difesa e le speranze dell’Aget. E’ l’uomo che nei momenti più difficili, sposta gli equilibri del match insieme a Melli. A noi piace anche nella gestione della squadra e nel modo di servire i pivot. E’ chiaro che rischia qualcosina e butta via un paio di palloni di troppo, ma sono peccatucci veniali. Voto 7,5
Alessandro Frosini (13 minuti, 2/5 da 2, 4 rimbalzi, 1 assist, 4 punti). Fateci caso: entra in campo e Imola smette di segnare. Quando Ramagli lo spedisce sul parquet, spesso e volentieri la Trenkwalder cambia volto. Quella di ieri non è stata la sua miglior partita, ma riesce sempre a farsi notare e sentire. Voto 6
Federico Pugi (15 minuti, 1/2 da 2, 0/3 da 3, 1 rimbalzo, 1 persa, 2 punti). A Imola aveva lasciato un piccolo pezzo di cuore e ci teneva a fare bene. Forse si è caricato troppo e non è riuscito ad entrare in partita. L’unico dei biancorossi che non ci ha convinto. Voto 5
AGET IMOLA - Ezugwu 6, Masoni 5, Prato 5, Bruttini 5,5, Whiting 8, Vaden 5,5.
Daniele Barilli -legaduebasket
Jamar Smith (27 minuti, 8/11 da 2, 0/1 da 3, 1/1 ai liberi, 1 rimbalzo, 2 recuperate, 4 perse, 17 punti). Non sta bene e si vede. Perché per un tempo sembra il fratello scarso del pivot biancorosso. Poi, nella ripresa, ben imbeccato da Fultz, comincia a fare sul serio. Niente di trascendentale, sia chiaro, ma, almeno, il minimo sindacale lo porta a casa. Voto 6
Jakub Kudlacek (13 minuti, 1/2 da 2, 0/1 da 3, 1/2 ai liberi, 2 rimbalzi, 3 punti). Jakub l’elettricista è sempre bello da vedere. Perché regala ai compagni dei palloni che sono dei piccoli gioiellini. Per di più si sta togliendo qualche scimmia dalle spalle e sta prendendo fiducia. La nostra impressione è che in primavera potrebbe proprio sbocciare... Voto 6,5
Nicolò Melli (30 minuti, 8/10 da 2, 1/2 ai liberi, 7 rimbalzi, 1 recuperata, 17 punti). Un anno dopo. Che bello ritrovarlo lì, davanti ai nostri occhi, che gioca così bene. Un anno fa, uscivamo dal palasport in lacrime, sapendo che la sua stagione, e pure quella della Trenkwalder, erano finite. Un anno dopo usciamo dal palasport con il sorriso sulle labbra, felici di averlo di nuovo al nostro fianco. E se Nick gioca così, inventando canestri da fuoriclasse, beh, si può davvero cominciare a sognare... Voto 8
Paul Marigney (26 minuti, 3/3 da 2, 3/5 da 3, 2/2 ai liberi, 5 rimbalzi, 2 perse, 1 assist, 17 punti). Fino a ieri era un po’ come quei cartelli dell’autostrada in cui si legge «stiamo lavorando per voi». Ora i lavori sono finiti. E Marigney comincia ad esere il vero Marigney. Quel giocatore, per intenderci, che butta in campo quintali di energia e intensità. Che trova canestri difficili. Che colpisce da 3 punti. Che tira giù rimbalzi importanti. Che difende. E che, magari, riesce anche a complicarsi la vita con 2 falli immediati, ma non si fa condizionare. Voto 7
Giorgio Boscagin (27 minuti, 3/5 da 2, 0/2 da 3, 0/1 ai liberi, 5 rimbalzi, 1 recuperata, 1 persa, 6 punti). Festeggia le 100 partite in biancorosso con un successo collettivo e una buona prova personale. Non brilla tantissimo, ma si sacrifica in difesa ed è l’unico che prova ad attaccare il canestro avversario. Voto 6,5
Robert Fultz (30 minuti, 2/4 da 2, 5/6 da 3, 3 rimbalzi, 4 perse, 4 assist, 19 punti). I suoi siluri fanno a fettine la difesa e le speranze dell’Aget. E’ l’uomo che nei momenti più difficili, sposta gli equilibri del match insieme a Melli. A noi piace anche nella gestione della squadra e nel modo di servire i pivot. E’ chiaro che rischia qualcosina e butta via un paio di palloni di troppo, ma sono peccatucci veniali. Voto 7,5
Alessandro Frosini (13 minuti, 2/5 da 2, 4 rimbalzi, 1 assist, 4 punti). Fateci caso: entra in campo e Imola smette di segnare. Quando Ramagli lo spedisce sul parquet, spesso e volentieri la Trenkwalder cambia volto. Quella di ieri non è stata la sua miglior partita, ma riesce sempre a farsi notare e sentire. Voto 6
Federico Pugi (15 minuti, 1/2 da 2, 0/3 da 3, 1 rimbalzo, 1 persa, 2 punti). A Imola aveva lasciato un piccolo pezzo di cuore e ci teneva a fare bene. Forse si è caricato troppo e non è riuscito ad entrare in partita. L’unico dei biancorossi che non ci ha convinto. Voto 5
AGET IMOLA - Ezugwu 6, Masoni 5, Prato 5, Bruttini 5,5, Whiting 8, Vaden 5,5.
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