Trenkwalder: la voglia matta di costruire, con tempo e pazienza, una grande squadra

LA VOGLIA matta. La voglia matta di costruire, con tempo e pazienza, una grande squadra. La voglia matta di aggiungere alle grandi “provinciali” della Pallacanestro italiana, quali Cantù e Varese prima, o Siena, Biella, Montegranaro attualmente, anche Reggio Emilia. Ne aveva parlato alcuni anni fa Stefano Landi, patron della Trenkwalder, cercando di spronare imprenditori della zona ed Enti locali ad appoggiare questo progetto. Poi tutto si era arenato, di fronte a un apparentemente insormontabile muro: la mancata realizzazione di un nuovo Palasport, al posto del vetusto impianto di via Guasco, Una querelle annosa, stucchevole, fatta di tante promesse, puntualmente disattese, di illusioni sparse a piene mani e poi rimaste tali. Pur con tutti i dubbi del caso ora sembra che il vento sia di nuovo propizio.
Il Sindaco di Reggio, Graziano Delrio, presente al Palabigi in occasione del vittorioso match con Imola, con una sua dichiarazione (“lo contestano già: significa che il nuovo palasport è davvero in arrivo...”) ha fatto partire una bella cartolina verso tifosi ed addetti ai lavori. Un segnale che non è passato inosservato in via Martiri della Bettola. E così qualcosa ha ripreso a muoversi in tutte le direzioni,.
METTETECI, insomma, la complicità di un aperitivo per scambiarsi gli auguri di Natale, due chiacchere tra Presidente, coach e Amministratore Delegato e si comincia a programmare e, chissà, magari pure a sognare. Secondo fonti ben informate in questo colloquio, tra un prosecco e uno stuzzichino, Stefano Landi, Alessandro Ramagli e Alessandro Dalla Salda, si sarebbero lasciati andare a una serie di considerazioni improntate per provare a costruire insieme un futuro ambizioso.
In sostanza, qualora, ed è una “conditio sine qua non”, il nuovo Palasport dovesse essere effettivamente costruito in tempi non biblici, Landi sarebbe pronto a reinvestire nel prodotto basket sensibilizzando gli altri consiglieri del club (il vicepresidente Ivan Paterlini, il più scettico, e non a torto sulla realizzazione della nuova struttura, Maria Licia Ferrarini, Vincenzo Baroni e Roberto Rabitti) a seguirlo.
Questo potrebbe aprire la strada a scenari importanti e alla riproposizione di vecchi sogni, ben conservati in un cassetto e mai accantonati, quali la realizzazione di un vero e proprio “College” per giovani talenti cestistici, con contorno di nuova palestra di allenamento, foresteria, sale pesi e via dicendo.
Voli pindarici delle notti natalizie? Forse, ma è il segno che nella dirigenza biancorossa, la passione non manca. Magari rafforzata dalla finora ottima stagione disputata e dal ritrovato feeling tra squadra e pubblico.
Va da sé che un progetto di questo tipo parrebbe disegnato a pennello per Alessandro Ramagli. Tuttavia, nell’incontro di cui riferiamo, di un eventuale nuovo contratto non si è parlato.
UN PO’ perché Landi, scottato da precedenti esperienze, non vuole mettere il carro davanti ai buoi. Un po’ perché lo stesso coach livornese, dovesse concludere in maniera positiva il torneo, potrebbe ricevere offerte dai piani più alti.
Tuttavia sembra che nel corso dell’incontro si sia evidenziata una sostanziale identità di vedute tra l’allenatore e il management. Inoltre, come ha lui stesso ammesso in una recente intervista, Ramagli a Reggio si trova benissimo e non sarebbe qualche euro in più o in meno a fargli optare per altre destinazioni.
L’EVENTUALE possibilità di mirare a obiettivi più alti pone al centro dell’attenzione anche il futuro del “bambino d’oro” Nicolò Melli.
Il giocatore a fine stagione potrà utilizzare la formula del buy-out e svincolarsi pagando circa 250.000 euro: cifra alta ma ben inferiore alla quotazione dell’ala reggiana. Stando sempre a voci dell’ambiente Nicolò sarebbe pronto a cercare nuove avventure, già in una squadra di alto livello e magari all’estero. Lui si sente pronto e le offeerte, in estate, non gli mancheranno, anche se molti, Ramagli in testa, a quanto sembra, gli hanno consigliato, prima di confrontarsi con certi campionati (in Spagna?) di fare un’esperienza in una formazione italiana di A1, che lo faccia giocare, ma sia anche in grado di proteggerlo nella sua maturazione.
L’ideale potrebbe essere la Montepaschi Siena, che già in passato aveva fatto più di un sondaggio con la società biancorossa per avvalersi del talento del golden-boy. Difficile quindi rivedere Melli a Reggio la prossima stagione. A meno che la stagione biancorossa noncontinui ad alti livelli e la Trenkwalder non possa conquistare un’inattesa ed insperata promozione in serie A. A quel punto quanto vagheggiato tra un prosecco e uno stuzzichino in una serata prenatalizia potrebbe davvero trovare concretezza. A Natale, insomma, si può anche sognare, chissà...
Gabriele Gallo - Il Resto del Carlino 27/12/2009

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