La Trenkwalder riprende la corsa. Castigata Veroli
La fonte dell’eterna giovinezza. Fonte alla quale basta abbeverarsi per ottenere effetti portentosi. Fonte alla quale la Trenkawalder deve aver fatto abbeverare abbondantemente Alessandro Frosini, da 14 partite a questa parte e ieri sera più che mai.
Un totem insostituibile, che esce dalle pieghe di una partita strana proprio nel momento in cui nessuno se lo aspettava, costretto a rimanere in campo dopo il quinto fallo di Nicolò Melli, risponde presente come solo i campioni dotati della sua classe e della sua esperienza sanno e possono fare. 13 punti e 10 rimbalzi, 2 dei quali trasformati in 2+1 pesanti come macigni che dapprima stordiscono poi affossano una Prima Veroli comunque dimostratasi tosta e volenterosa.
CLASSE E VOGLIA DI LOTTARE. La gara si decide negli ultimi 4 minuti di gioco, quando Veroli prova a scappare con la tripla di Nissim, (+5 per i laziali) ma la Trenkwalder non si lascia perder d’animo e rosicchia punto su punto, fino al 73-75. In quel momento del gara irrompe come detto Ale Frosini. Sull’errore al tiro dei compagni lotta contro il più atletico Hines e conquista il rimbalzo, canestro e fallo che vale il sorpasso reggiano. Ma gli effetti della fonte non sono ancora finti perché ad un minuto dalla fine, ecco il “dejavu”: azione fotocopia, errore sul cui rimbalzo offensivo si avventa “Fro’” che realizza e subisce il fallo. Stavolta però dalla lunetta non colpisce e permette ai laziali di provare ad impattare l’incontro. Si va al fallo sistematico, con Draper che sbaglia il secondo libero. Dall’altra parte Boscagin fa altrettanto, ma è Smith, fino a quel momento abulico e spaesato, a conquistare la carambola offensiva. La palla muore in mano ai reggiani, 81-78 il finale.
FOLATE E PARZIALI. Gara strana quella che ha portato le tue formazioni a giocarsi il finale punto a punto, fatta di parziali e contro-parziali, di momento di autentico cinismo offensivo e di astenie lunghe minuti. Reggio parte fortissimo con Fultz ed allunga anche sul +9, ma Veroli grazie ad un Rosselli positivismo, rimane sempre a contatto. Foiera colpisce dalla distanza ripetutamente e la formazione di Cancellieri, che ha inseguito sino a quel momento i reggiani spinti da un discreto Melli e da un sontuoso Boscagin, mette la freccia sul 51-53, dopo che il primo tempo si era chiuso con un vantaggio di 5 lunghezze per i biancorossi. Si viaggia sui binari di un sostanziale equilibrio sino alla bomba di Nissim che porta al +5 Veroli, da li è storia già raccontata.
Reggio vince una gara non bellissima ma lottata che la proietta alle Final Four di Coppa di Lega e riparte nella marcia interrotta con Vigevano. Alla prestazione di alto livello di Boscagin, , occorre però anche sommare le prove deludenti dei due USA reggiani: Marigney lotta, tanto, come un leone, ma offensivamente forza, va fuori giri e rischia di far pagare caro alcuni errori. Smith è stato perso nel 2009, condizioni fisiche a parte. Prova molto tenue, fatta di pochissimi acuti e pochissima difesa. Per vedere Reggio tornare quella di un mese fa l’aiuto dei due è fondamentale. Veroli gioca la sua partita, fatta di molta perimetralità e semplicità, ma si perde nel momento decisivo, forse a corto di energie e poco supportata da Draper in cabina di regia quando era ora di prendere le decisioni giuste. 20 punti nel girone di andata per i reggiani, se a settembre ci fosse stato chiesto di firmare lo avremmo fatto ad occhi chiusi.
PAGELLE
Trenkwalder Reggio Emilia: Verri, 6.5, Smith, 5.5, Kulaceck 5.5, Potì ne, Melli 7, Marigney 6, Boscagin 8, Fultz 6, Frosini 8, Cervi ne, Ancellotti ne.
Prima Veroli: Draper 5.5, Rossi 5, Simeoli ng, Rosselli 7.5, Plumari ne , Nissim 6.5, Bushati ng, Gigena 5 Foiera 7, Fall ne, Hines 6.5
MVP
Alessandro Frosini: 13 punti, 10 rimbalzi di cui 6 offensivi, 4 recuperi, tanta presenza, carisma, sostanza e lucidità. Vince la partita da solo nel finale contro avversari fisicamente molto superori, prende per mano la squadra e la porta al successo. Eterno, grazie fonte dell’eterna giovinezza. (basketnet)
Un totem insostituibile, che esce dalle pieghe di una partita strana proprio nel momento in cui nessuno se lo aspettava, costretto a rimanere in campo dopo il quinto fallo di Nicolò Melli, risponde presente come solo i campioni dotati della sua classe e della sua esperienza sanno e possono fare. 13 punti e 10 rimbalzi, 2 dei quali trasformati in 2+1 pesanti come macigni che dapprima stordiscono poi affossano una Prima Veroli comunque dimostratasi tosta e volenterosa.
CLASSE E VOGLIA DI LOTTARE. La gara si decide negli ultimi 4 minuti di gioco, quando Veroli prova a scappare con la tripla di Nissim, (+5 per i laziali) ma la Trenkwalder non si lascia perder d’animo e rosicchia punto su punto, fino al 73-75. In quel momento del gara irrompe come detto Ale Frosini. Sull’errore al tiro dei compagni lotta contro il più atletico Hines e conquista il rimbalzo, canestro e fallo che vale il sorpasso reggiano. Ma gli effetti della fonte non sono ancora finti perché ad un minuto dalla fine, ecco il “dejavu”: azione fotocopia, errore sul cui rimbalzo offensivo si avventa “Fro’” che realizza e subisce il fallo. Stavolta però dalla lunetta non colpisce e permette ai laziali di provare ad impattare l’incontro. Si va al fallo sistematico, con Draper che sbaglia il secondo libero. Dall’altra parte Boscagin fa altrettanto, ma è Smith, fino a quel momento abulico e spaesato, a conquistare la carambola offensiva. La palla muore in mano ai reggiani, 81-78 il finale.
FOLATE E PARZIALI. Gara strana quella che ha portato le tue formazioni a giocarsi il finale punto a punto, fatta di parziali e contro-parziali, di momento di autentico cinismo offensivo e di astenie lunghe minuti. Reggio parte fortissimo con Fultz ed allunga anche sul +9, ma Veroli grazie ad un Rosselli positivismo, rimane sempre a contatto. Foiera colpisce dalla distanza ripetutamente e la formazione di Cancellieri, che ha inseguito sino a quel momento i reggiani spinti da un discreto Melli e da un sontuoso Boscagin, mette la freccia sul 51-53, dopo che il primo tempo si era chiuso con un vantaggio di 5 lunghezze per i biancorossi. Si viaggia sui binari di un sostanziale equilibrio sino alla bomba di Nissim che porta al +5 Veroli, da li è storia già raccontata.
Reggio vince una gara non bellissima ma lottata che la proietta alle Final Four di Coppa di Lega e riparte nella marcia interrotta con Vigevano. Alla prestazione di alto livello di Boscagin, , occorre però anche sommare le prove deludenti dei due USA reggiani: Marigney lotta, tanto, come un leone, ma offensivamente forza, va fuori giri e rischia di far pagare caro alcuni errori. Smith è stato perso nel 2009, condizioni fisiche a parte. Prova molto tenue, fatta di pochissimi acuti e pochissima difesa. Per vedere Reggio tornare quella di un mese fa l’aiuto dei due è fondamentale. Veroli gioca la sua partita, fatta di molta perimetralità e semplicità, ma si perde nel momento decisivo, forse a corto di energie e poco supportata da Draper in cabina di regia quando era ora di prendere le decisioni giuste. 20 punti nel girone di andata per i reggiani, se a settembre ci fosse stato chiesto di firmare lo avremmo fatto ad occhi chiusi.
PAGELLE
Trenkwalder Reggio Emilia: Verri, 6.5, Smith, 5.5, Kulaceck 5.5, Potì ne, Melli 7, Marigney 6, Boscagin 8, Fultz 6, Frosini 8, Cervi ne, Ancellotti ne.
Prima Veroli: Draper 5.5, Rossi 5, Simeoli ng, Rosselli 7.5, Plumari ne , Nissim 6.5, Bushati ng, Gigena 5 Foiera 7, Fall ne, Hines 6.5
MVP
Alessandro Frosini: 13 punti, 10 rimbalzi di cui 6 offensivi, 4 recuperi, tanta presenza, carisma, sostanza e lucidità. Vince la partita da solo nel finale contro avversari fisicamente molto superori, prende per mano la squadra e la porta al successo. Eterno, grazie fonte dell’eterna giovinezza. (basketnet)
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