Reggio Emilia, Ramagli difende la squadra: «Siamo stati solidi e maturi»
PROMUOVE la sua squadra, Alessandro Ramagli. I due punti conquistati in modo non facile contro Jesi danno un pizzico di tranquillità in più all’allenatore biancorosso. «Nelle nostre condizioni fisiche attuali – inizia la sua analisi Ramagli – questa è sicuramente una buona vittoria. Alla vigilia della gara ero preoccupato per la scarsa condizione fisica dei ragazzi perchè di fronte avevamo una squadra in salute. Siamo stati bravi a rimanere concentrati in difesa mantenendo sempre una buona intensità. Jesi è una squadra che segna tanto, riuscire a tenerli a 70 punti è sicuramente un ottimo segnale. Questa vittoria dimostra solidità e maturità».
Non crede però ci siano stati troppi errori in attacco?
«Effettivamente alla fine del primo tempo avevamo già 6 palle perse e la situazione in seguito è peggiorata. In attacco ci capita di avere momenti di black out non giustificabili se non per calo di intensità, di energie e qualche leggerezza di troppo. Credo che la maggior parte dei 20 punti che abbiamo subito nel terzo quarto siano figli delle nostre palle perse».
Si è rivisto un buon Jamar Smith…
«Per lui, che sta recuperando da un infortunio, la strada verso la forma ideale è ancora in salita, ma è in grado di garantire buone prestazioni per più di 30 minuti ed è riuscito a darci punti importanti sotto canestro. Con Frosini in grande difficoltà fisica è importante che Smith possa stare in campo a lungo».
Che lezione regala questa vittoria?
«Questa partita ci servirà a ricordare che determinazione e voglia di vincere sono necessarie. Sono sicuro che per gli esteti del basket, il secondo tempo non ha offerto un bello spettacolo, ma questa partita è stata fondamentale per capire l’importanza delle piccole cose».
Preoccupato l’allenatore di Jesi Maurizio Bartocci : «Il nostro problema è stato l’atteggiamento: siamo una squadra che si vuole salvare e non possiamo permetterci di essere remissivi in difesa. Eravamo riusciti a rientrare grazie ad una maggiore aggressività, ma non è stato sufficiente».
Giovanna Corradini - il
resto del carlino
Non crede però ci siano stati troppi errori in attacco?
«Effettivamente alla fine del primo tempo avevamo già 6 palle perse e la situazione in seguito è peggiorata. In attacco ci capita di avere momenti di black out non giustificabili se non per calo di intensità, di energie e qualche leggerezza di troppo. Credo che la maggior parte dei 20 punti che abbiamo subito nel terzo quarto siano figli delle nostre palle perse».
Si è rivisto un buon Jamar Smith…
«Per lui, che sta recuperando da un infortunio, la strada verso la forma ideale è ancora in salita, ma è in grado di garantire buone prestazioni per più di 30 minuti ed è riuscito a darci punti importanti sotto canestro. Con Frosini in grande difficoltà fisica è importante che Smith possa stare in campo a lungo».
Che lezione regala questa vittoria?
«Questa partita ci servirà a ricordare che determinazione e voglia di vincere sono necessarie. Sono sicuro che per gli esteti del basket, il secondo tempo non ha offerto un bello spettacolo, ma questa partita è stata fondamentale per capire l’importanza delle piccole cose».
Preoccupato l’allenatore di Jesi Maurizio Bartocci : «Il nostro problema è stato l’atteggiamento: siamo una squadra che si vuole salvare e non possiamo permetterci di essere remissivi in difesa. Eravamo riusciti a rientrare grazie ad una maggiore aggressività, ma non è stato sufficiente».
Giovanna Corradini - il
resto del carlino
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