La Trenkwalder cerca il tris. Scafati prova lo sgambetto
Quel che conta è la sostanza. Quel che conta è il risultato, ovvero i due punti. La Trenkwalder di questo periodo non brilla certamente per il gioco, non è piacevole da vedere come nella prima parte del torneo e sembra faticare tremendamente in certi momenti, però è concreta, e porta a casa partite che solamente un mesetto fa avrebbe probabilmente perso.
Se si da un’occhiata alla classifica la si trova sempre li, al secondo posto con 4 punti di ritardo dalla vetta e nella bagàrre per i posti che contano davvero. Prima la partita con Jesi, vinta grazie ad un colpo di reni finale dopo aver rincorso, rimontato e giocando comunque maluccio. Poi la gara di Latina, con la formazione locale che sembra il CSKA nella prima parte di gara e non certo per esclusivi meriti propri, poi si spegne, sia per una profondità di roster limitata, sia per meriti reggiani, fatti di difesa asfissiante e concretezza offensiva. È veramente pazza questa Legadue, ed il girone di ritorno vive di una situazione di assoluto equilibrio che rende ogni gara vinta, ogni punto conquistato, possibilmente decisivo. Ed è proprio per questo che la sfida di domenica in via Guasco contro la rinnovatissima Bialetti Scafati assume un ruolo importantissimo. Reggio deve dare continuità ai propri risultati, altalenanti ad inizio anno, ed il test campano non è sicuramente tra i più semplici. Rivoluzionata dicevamo, perché la squadra scafatese ha inserito in corsa, dopo un avvio drammatico, giocatori del calibro di Rick Apodaca, portoricano già miglior marcatore di serie A, guardia che ha bisogno di poche presentazioni e che in Legadue è in grado di fare la differenza da solo, e Roberto Chiacig che attualmente risulta uno dei migliori centri della categoria con quasi 10 rimbalzi di media a gara ed un sostanzioso apporto offensivo. Phil Goss, miglior marcatore del torneo, fornisce atletismo e fisicità oltre ad oltre 21 punti a partita ed il fratello dell’ex reggiano Damien, Ariel Filloy nello spot di play completa lo starting-five assieme all’ala Fattori. Altri interpreti quelli dell’inizio da 6 sconfitte di fila, ora la squadra è di livello, e Reggio dovrà essere brava a limitare le tante frecce nell’arco dell’attacco campano, un attacco che se in giornata non ha difficoltà a raggiungere i 100 punti. La Trenwkalder ha vissuto una settimana sostanzialmente tranquilla, eccezion fatta per Melli, la cui caviglia, a seguito della distorsione rimediata contro Latina, lo ha costretto al riposo forzato sino a giovedì. Non preoccupano più le condizioni di Verri, in via di guarigione e le prestazioni di Paul Marigney paiono in decisa crescita. Rimane l’altalena di prestazioni di Smith, che assieme ad un sempre più decisivo Ale Frosini dovranno vedersela con l’esperienza di “ghiaccione” Chiacig. Come più volte sottolineato però, i risultati dei biancorossi paiono sempre più legati alle prestazioni di Robert Fultz, su altissimi livelli contro l’AB. Nel pazzo girone di ritorno infilare tre vittorie consecutive sarebbe come calare un asso, riprova ne è Sassari, caduta già due volte in 3 giornate a dispetto di sole due sconfitte in tutto il girone d’andata. Ma la Bialetti non è squadra che salirà a Reggio per recitare il ruolo di vittima sacrificale, la bontà del roster è sotto gli occhi di tutti ed i recenti risultati anche. Ennesimo esame per entrambe, in questo girone di ritorno di questa pazza Legadue. (basketnet.it)
Se si da un’occhiata alla classifica la si trova sempre li, al secondo posto con 4 punti di ritardo dalla vetta e nella bagàrre per i posti che contano davvero. Prima la partita con Jesi, vinta grazie ad un colpo di reni finale dopo aver rincorso, rimontato e giocando comunque maluccio. Poi la gara di Latina, con la formazione locale che sembra il CSKA nella prima parte di gara e non certo per esclusivi meriti propri, poi si spegne, sia per una profondità di roster limitata, sia per meriti reggiani, fatti di difesa asfissiante e concretezza offensiva. È veramente pazza questa Legadue, ed il girone di ritorno vive di una situazione di assoluto equilibrio che rende ogni gara vinta, ogni punto conquistato, possibilmente decisivo. Ed è proprio per questo che la sfida di domenica in via Guasco contro la rinnovatissima Bialetti Scafati assume un ruolo importantissimo. Reggio deve dare continuità ai propri risultati, altalenanti ad inizio anno, ed il test campano non è sicuramente tra i più semplici. Rivoluzionata dicevamo, perché la squadra scafatese ha inserito in corsa, dopo un avvio drammatico, giocatori del calibro di Rick Apodaca, portoricano già miglior marcatore di serie A, guardia che ha bisogno di poche presentazioni e che in Legadue è in grado di fare la differenza da solo, e Roberto Chiacig che attualmente risulta uno dei migliori centri della categoria con quasi 10 rimbalzi di media a gara ed un sostanzioso apporto offensivo. Phil Goss, miglior marcatore del torneo, fornisce atletismo e fisicità oltre ad oltre 21 punti a partita ed il fratello dell’ex reggiano Damien, Ariel Filloy nello spot di play completa lo starting-five assieme all’ala Fattori. Altri interpreti quelli dell’inizio da 6 sconfitte di fila, ora la squadra è di livello, e Reggio dovrà essere brava a limitare le tante frecce nell’arco dell’attacco campano, un attacco che se in giornata non ha difficoltà a raggiungere i 100 punti. La Trenwkalder ha vissuto una settimana sostanzialmente tranquilla, eccezion fatta per Melli, la cui caviglia, a seguito della distorsione rimediata contro Latina, lo ha costretto al riposo forzato sino a giovedì. Non preoccupano più le condizioni di Verri, in via di guarigione e le prestazioni di Paul Marigney paiono in decisa crescita. Rimane l’altalena di prestazioni di Smith, che assieme ad un sempre più decisivo Ale Frosini dovranno vedersela con l’esperienza di “ghiaccione” Chiacig. Come più volte sottolineato però, i risultati dei biancorossi paiono sempre più legati alle prestazioni di Robert Fultz, su altissimi livelli contro l’AB. Nel pazzo girone di ritorno infilare tre vittorie consecutive sarebbe come calare un asso, riprova ne è Sassari, caduta già due volte in 3 giornate a dispetto di sole due sconfitte in tutto il girone d’andata. Ma la Bialetti non è squadra che salirà a Reggio per recitare il ruolo di vittima sacrificale, la bontà del roster è sotto gli occhi di tutti ed i recenti risultati anche. Ennesimo esame per entrambe, in questo girone di ritorno di questa pazza Legadue. (basketnet.it)
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