Reggio, coach Ramagli invita a non guardare la classifica
INTENSITA’ e «farfalle nello stomaco» per non rilassarsi nemmeno un attimo. Questi i “desiderata” di Alessandro Ramagli in vista del delicato match casalingo di domani sera, che vedrà la Trenkwalder opposta alla Bialetti Scafati. Uno scontro molto più difficile dica la classifica, visto che i campani, rispetto all’incontro d’andata, sono praticamente un’altra squadra. Coach, a Scafati i biancorossi superarono un primo esame di maturità. Un buon auspicio? «La cabala conta zero. E’ una gara contro una formazione che rispetto a quando ci ha incontrato ha cambiato allenatore e inserito elementi del calibro di Chiacig, che l’anno scorso era Centro titolare alla Virtus Bologna, e Apodaca, due stagioni fa capocannoniere del torneo». Da barca a remi a corazzata? «Nessuno ormai è più una corazzata. In questo girone di ritorno vedremo tante sorprese, perchè il livello del torneo ora è davvero omogeneo. Peraltro la squadra di Calvani, che è stata tra le prime a rafforzarsi, nelle ultime dieci partite ha vinto sei volte, dopo aver ottimizzato i nuovi meccanismi. Ha fatto un salto di qualità notevolissimo. Per noi quello di domani è un big-match, analogo a quello che disputammo con Rimini». All’epoca però erano i romagnoli a partire favoriti, questa volta la storia appare diversa... «No, no, togliamocela dalla testa questa idea. Chiaro che giocheremo per vincere, ma la classifica non conta più nulla. Più che il risultato in sè quello che ci dovrà motivare domenica è il fatto che disputeremo un match estremamente stimolante. Voglio elettricità, in campo e sugli spalti». Qualche timore in più del solito? «Noi non temiamo nessuno, ma non c’è alcun obbligo di vittoria. Le squadre davanti non sono meglio di noi, ma quelle dietro non sono inferiori. E la Bialetti, ora, è tra le più quotate». Solita ricetta, quindi? Grande difesa e molti palloni appoggiati ai lunghi? «Per la prima volta quest’anno affrontiamo una squadra i cui centri sono più grossi dei nostri. E’evidente che dovremo attaccarli, ma in modo diverso. Non dovremo essere statici, far valere la nostra duttilità nel reparto». A proposito di reparti, quello infermeria si è svuotato? «Beh, Melli in questi ultimi due giorni sta riprendendo con gradualità. La caviglia di per sè è a posto, resta il dolore; vedremo quanto lo limiterà in partita. Per il resto abbiamo i nostri soliti acciacchi, come tutti. Marigney sembra avere smaltito bene il jet-lag». (di Gabriele Gallo - Il Resto del Carlino 6 Febbraio 2010)
Commenti