Amichevole, varese mette ko la Trenkwalder: 63-76
- Il Resto del Carlino -
15/04/2010 08:56 -
15/04/2010 08:56 -
Trenkwalder 63 - Varese 74
TRENKWALDER: Verri 8, Smith 4, Kudlacek 15, Hite 7, Fultz 11, Frosini 8, Veccia 4, Potì 3, Campani 3, Cervi. All.: Ramagli
CIMBERIO VARESE: Passera 3, Morandais 6, Antonelli, Galanda 6, Thomas 7, Martinoni 4, Cotani 10, Tusek 7, Childress 1, Gergati 11, Slay 19. All.: Pillastrini
Arbitri: Filippini, Lanzarini, Taurino
Note: parziali: 21–19, 31-43, 4–60, Tiri liberi: Trenkwalder: 3/9, Cimberio: 6/10
Gabriele Gallo
UN GUSTOSO happening per poche centinaia di spettatori, utile ai due allenatori per tenere ancorati ai ritmi partita i loro giocatori e per, soprattutto, nel caso di Ramagli, affinare i meccanismi di squadra dopo il recente innesto di Robert Hite. Biancorossi privi di Pugi, colpito da virus gastrointestinale, e, all’ultimo momento anche di Melli e Boscagin, a riposo precauzionale per un affaticamento al quadricipite pettorale il primo e al polpaccio, il secondo.
MAGGIORE spazio quindi alla panchina e agli junior, con discreti minutaggi, in particolare, per Campani e Cervi e sprazzi di gloria riservati ai giovanissimi Potì e Veccia. Fin dalla palla a due si capisce che il clima è da partita amatoriale: le formazioni sul parquet si dilettano nel corri e tira, molto corri e poco tira a dire il vero, vista la mole di errori. Si muove bene Frosini, desideroso di mostrare che sta meglio, il quale fa anche sentire la sua presenza a rimbalzo. Dopo diversi minuti di soporifero equilibrio il primo vero break dell’incontro, propiziato da un ottimo e volenteroso Kudlacek, lo opera la Trenkwalder, in chiusura di primo quarto: 21-15 al 9’. I biancorossi chiudono poi a +2.
NELLA SECONDA frazione la Cimberio fa valere il suo maggiore tasso tecnico, anche perchè coach Pillastrini un minimo di strigliata ai suoi la dà. A salire in cattedra con la giusta voglia è Ronald Slay (10 punti in quattro minuti), un arcigna difesa pressing a tutto campo, che la Trenkwalder inizialmente fa fatica a superare, fa il resto. E’ proprio l’asso americano a piazzare lo schiaccione del +8 (29-37) al 18’, prima che un paio di canestri di Gergati fissino il parziale dei primi venti minuti sul 31- 43. Nel terzo quarto si parte in sostanziale equilibrio, Fultz mette in mostra alcune buone cose e sembra anch’egli in recupero, Hite è volitivo in retroguardia ed altruista in attacco, inventandosi comunque un paio di belle iniziative.
ALLA LUNGA, però, come già accaduto in precedenza, Varese mette la freccia, guidata dal solito Slay e da un ispirato Tusek. Se a ciò si aggiunge che i padroni di casa tengono sul parquet a lungo i “babies” Potì e Cervi (6 rimbalzi per lui), peraltro positivi, si spiega l’allungo dei lombardi che chiudono il parziale a +19 (41-60). Nell’ultimo spicchio di match migliora un po’ lo spettacolo e Reggio limita le proporzioni della sconfitta. Al di là del relativo riscontro tecnico, note liete da Frosini e Fultz, apparsi in miglioramento sotto il profilo atletico, e da un convincente Kudlacek.
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