Trenkwalder: storia finita tra Ramagli e Reggio
- Il Resto del Carlino -
28/04/2010 09:20 - THE END. La storia sta correndo verso la sua fine. Spiragli non ce ne sono più. Se Alessandro Ramagli ha, di fatto, già detto «no, grazie» al contratto biennale che la Pallacanestro Reggiana gli aveva proposto un paio di mesi fa, i vertici del club biancorosso non sembrano più intenzionati ad avanzargli ulteriori proposte. La notizia che abbiamo dato ieri, sul probabile divorzio tra Ramagli e la Trenkwalder a fine stagione, ieri ha trovato conferme negli ambienti societari. I margini per ricucire il rapporto sono ormai esigui. Su entrambi i fronti, insomma, si sta già guardando in altre direzioni. The end, per l’appunto. Anche se...
ANCHE se, per essere precisi, nel contratto che lega il coach livornese al club cittadino, c’è una postilla che confermerebbe automaticamente Ramagli alla guida del sodalizio biancorosso anche nella prossima stagione, nel caso in cui dovesse arrivare la promozione in serie A. Se, insomma, ci dovesse essere il salto di categoria nei play-off, in teoria Ramagli avrebbe tra le mani un altro contratto. Crediamo, però, che, vada come vada, il divorzio ci sarà in tutti i casi. E dire che fino a febbraio tutto pareva portare ad una conferma del tecnico al timone della Trenkwalder. C’erano state, a più riprese, le parole di elogio del presidente Stefano Landi che sottolineava la sua volontà di dare continuità al progetto impostato sui giovani e su questa squadra. E c’era stata l’apertura di Ramagli che aveva subito spiegato di «trovarsi bene a Reggio e di non fare problemi di categoria o di soldi nell’accettare una possibile conferma». E poi, nel giro di poche settimane tutti gli scenari si sono capovolti. Perché?
PERCHÉ Ramagli chiedeva di poter programmare la prossima stagione fin da marzo mentre la società, ha iniziato a prendere tempo. Una decisione, questa, dovuta al fatto che all’interno della squadra e dello spogliatoio affioravano diversi problemi e, al contempo, i risultati diventavano meno positivi. Se, insomma, fino alla fine di febbraio non c’erano dubbi su Ramagli, in seno al sodalizio biancorosso, qualche episodio verificatosi alle finali di Coppa Italia e nelle gare successive, ha aperto delle crepe nel feeling tra tecnico e società.
PER TUTTO questo sia Ramagli che la società reggiana hanno fatto un passo indietro. Ed ora siamo alla fine della storia. Per farla breve: Ramagli non ha più una grandissima voglia di restare alla Trenkwalder e la Trenkwalder, al contempo, non ha più una grandissima voglia di confermarlo sulla panchina biancorossa. Se, insomma, qualcuno si illudeva che ci fossero ancora dei margini per ricucire il rapporto, crediamo proprio che debba cancellare quelle residue speranzielle. In questa ottica, da tempo girano le voci, già riportate ieri, di un possibile ritorno a Reggio di Sandro Dell’Agnello, anche se pensiamo che i candidati alla panchina reggiana siano diversi e che la scelta verrà effettuata a fine stagione quando il presidente Stefano Landi, insieme ai suoi soci, deciderà verso quale direzione muoversi e che tipo di budget predisporre per la stagione che verrà.
dan.b.
28/04/2010 09:20 - THE END. La storia sta correndo verso la sua fine. Spiragli non ce ne sono più. Se Alessandro Ramagli ha, di fatto, già detto «no, grazie» al contratto biennale che la Pallacanestro Reggiana gli aveva proposto un paio di mesi fa, i vertici del club biancorosso non sembrano più intenzionati ad avanzargli ulteriori proposte. La notizia che abbiamo dato ieri, sul probabile divorzio tra Ramagli e la Trenkwalder a fine stagione, ieri ha trovato conferme negli ambienti societari. I margini per ricucire il rapporto sono ormai esigui. Su entrambi i fronti, insomma, si sta già guardando in altre direzioni. The end, per l’appunto. Anche se...
ANCHE se, per essere precisi, nel contratto che lega il coach livornese al club cittadino, c’è una postilla che confermerebbe automaticamente Ramagli alla guida del sodalizio biancorosso anche nella prossima stagione, nel caso in cui dovesse arrivare la promozione in serie A. Se, insomma, ci dovesse essere il salto di categoria nei play-off, in teoria Ramagli avrebbe tra le mani un altro contratto. Crediamo, però, che, vada come vada, il divorzio ci sarà in tutti i casi. E dire che fino a febbraio tutto pareva portare ad una conferma del tecnico al timone della Trenkwalder. C’erano state, a più riprese, le parole di elogio del presidente Stefano Landi che sottolineava la sua volontà di dare continuità al progetto impostato sui giovani e su questa squadra. E c’era stata l’apertura di Ramagli che aveva subito spiegato di «trovarsi bene a Reggio e di non fare problemi di categoria o di soldi nell’accettare una possibile conferma». E poi, nel giro di poche settimane tutti gli scenari si sono capovolti. Perché?
PERCHÉ Ramagli chiedeva di poter programmare la prossima stagione fin da marzo mentre la società, ha iniziato a prendere tempo. Una decisione, questa, dovuta al fatto che all’interno della squadra e dello spogliatoio affioravano diversi problemi e, al contempo, i risultati diventavano meno positivi. Se, insomma, fino alla fine di febbraio non c’erano dubbi su Ramagli, in seno al sodalizio biancorosso, qualche episodio verificatosi alle finali di Coppa Italia e nelle gare successive, ha aperto delle crepe nel feeling tra tecnico e società.
PER TUTTO questo sia Ramagli che la società reggiana hanno fatto un passo indietro. Ed ora siamo alla fine della storia. Per farla breve: Ramagli non ha più una grandissima voglia di restare alla Trenkwalder e la Trenkwalder, al contempo, non ha più una grandissima voglia di confermarlo sulla panchina biancorossa. Se, insomma, qualcuno si illudeva che ci fossero ancora dei margini per ricucire il rapporto, crediamo proprio che debba cancellare quelle residue speranzielle. In questa ottica, da tempo girano le voci, già riportate ieri, di un possibile ritorno a Reggio di Sandro Dell’Agnello, anche se pensiamo che i candidati alla panchina reggiana siano diversi e che la scelta verrà effettuata a fine stagione quando il presidente Stefano Landi, insieme ai suoi soci, deciderà verso quale direzione muoversi e che tipo di budget predisporre per la stagione che verrà.
dan.b.
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