Ramagli duro con la sua squadra
«Vigevano è stato superiore in tutto»
- La Gazzetta di Reggio -
10/05/2010 09:44 - PRIMO MONTANARI
REGGIO. Esordio nei playoff più amaro che bere un bicchiere di fernet per una Trenkwalder letteralmente travolta dall’onda gialloblù della Miro Radici Vigevano. La squadra lombarda si è rivelata più devastante della marea nera arrivata sulle coste della Louisiana.
«Dando un’occhiata allo score finale - dichiara subito il coach Alessandro Ramagli - si può benissimo constatare come Vigevano abbia vinto tutti i quarti, ci sono stati superiori in tutto. Sono riusciti ad approfittare al meglio della situazione creatisi nel nostro organico con le assenze di giocatori importanti, buon ultima quella di Fultz, e con l’inserimento di due nuovi giocatori che ovviamente, visto il poco tempo a disposizione, non si sono ancora inseriti nel nostro gioco. Vigevano poi ci ha costretto a cercare molto il gioco dentro l’area, ci lasciava parecchi varchi liberi nel tiro da tre ma noi - continua il tecnico - non siamo stati bravi ad approfittarne, abbiamo infatti tirato con pessime percentuali dall’arco (5/15 da tre) mentre in difesa abbiamo concesso troppo».
Quanto ha pesato sulla partita l’assenza di Fultz?
«Robert per noi è un giocatore importante, quando manca si sente. Se poi al suo posto c’è uno che è appena arrivato da 5 giorni ed è costretto subito a giocare per ben 32’ e per giunta proprio sabato nel corso dell’allenamento si è procurato un’infrazione alle ossa del naso, tanto per dire che continua a piovere sul bagnato, si possono capire in parte le nostre difficoltà».
Senza Fultz siete stati costretti a cambiare l’assetto, proponendo diversi giocatori fuori dal loro ruolo abituale, tipo Hite tanto per fare un nome...
«In effetti è stato così, in attacco siamo stati troppo sterili, i 56 punti finali ne sono una chiara conferma, mentre in difesa dovevamo senza dubbio avere un atteggiamento diverso, ci avrebbe permesso di fare qualche contropiede in più e di limitare meglio i loro tiratori. Quello che non mi è assolutamente piaciuto della mia squadra è aver visto i giocatori mollare troppo presto, alle prime difficoltà non hanno saputo reagire e questo non va assolutamente bene perché adesso siamo nei playoff che ci siamo meritati nel corso della stagione per cui si deve giocare con un altro piglio».
A risultato già compromesso, all’inizio dell’ultimo quarto, perché non ha ritenuto opportuno dare maggior spazio ai giocatori della panchina facendo così rifiatare chi ne avrebbe avuto bisogno?
«No, direi che tutti quelli che potevano giocare sono scesi in campo e poi di altri in panchina c’erano rimasti Veccia e Campani, ho quindi deciso di continuare su quella linea. Adesso cerchiamo di archiviare subito questa partita, abbiamo iniziato con un passo falso, siamo 1-0 per cui abbiamo l’obbligo già martedì sera, ancora davanti al nostro pubblico, di portare questa serie in parità. Prima si archivia questa sconfitta e meglio è».
- La Gazzetta di Reggio -
10/05/2010 09:44 - PRIMO MONTANARI
REGGIO. Esordio nei playoff più amaro che bere un bicchiere di fernet per una Trenkwalder letteralmente travolta dall’onda gialloblù della Miro Radici Vigevano. La squadra lombarda si è rivelata più devastante della marea nera arrivata sulle coste della Louisiana.
«Dando un’occhiata allo score finale - dichiara subito il coach Alessandro Ramagli - si può benissimo constatare come Vigevano abbia vinto tutti i quarti, ci sono stati superiori in tutto. Sono riusciti ad approfittare al meglio della situazione creatisi nel nostro organico con le assenze di giocatori importanti, buon ultima quella di Fultz, e con l’inserimento di due nuovi giocatori che ovviamente, visto il poco tempo a disposizione, non si sono ancora inseriti nel nostro gioco. Vigevano poi ci ha costretto a cercare molto il gioco dentro l’area, ci lasciava parecchi varchi liberi nel tiro da tre ma noi - continua il tecnico - non siamo stati bravi ad approfittarne, abbiamo infatti tirato con pessime percentuali dall’arco (5/15 da tre) mentre in difesa abbiamo concesso troppo».
Quanto ha pesato sulla partita l’assenza di Fultz?
«Robert per noi è un giocatore importante, quando manca si sente. Se poi al suo posto c’è uno che è appena arrivato da 5 giorni ed è costretto subito a giocare per ben 32’ e per giunta proprio sabato nel corso dell’allenamento si è procurato un’infrazione alle ossa del naso, tanto per dire che continua a piovere sul bagnato, si possono capire in parte le nostre difficoltà».
Senza Fultz siete stati costretti a cambiare l’assetto, proponendo diversi giocatori fuori dal loro ruolo abituale, tipo Hite tanto per fare un nome...
«In effetti è stato così, in attacco siamo stati troppo sterili, i 56 punti finali ne sono una chiara conferma, mentre in difesa dovevamo senza dubbio avere un atteggiamento diverso, ci avrebbe permesso di fare qualche contropiede in più e di limitare meglio i loro tiratori. Quello che non mi è assolutamente piaciuto della mia squadra è aver visto i giocatori mollare troppo presto, alle prime difficoltà non hanno saputo reagire e questo non va assolutamente bene perché adesso siamo nei playoff che ci siamo meritati nel corso della stagione per cui si deve giocare con un altro piglio».
A risultato già compromesso, all’inizio dell’ultimo quarto, perché non ha ritenuto opportuno dare maggior spazio ai giocatori della panchina facendo così rifiatare chi ne avrebbe avuto bisogno?
«No, direi che tutti quelli che potevano giocare sono scesi in campo e poi di altri in panchina c’erano rimasti Veccia e Campani, ho quindi deciso di continuare su quella linea. Adesso cerchiamo di archiviare subito questa partita, abbiamo iniziato con un passo falso, siamo 1-0 per cui abbiamo l’obbligo già martedì sera, ancora davanti al nostro pubblico, di portare questa serie in parità. Prima si archivia questa sconfitta e meglio è».
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