Trenkwalder, batosta senza dolore a Veroli

- Il Resto del Carlino -

03/05/2010 09:25 - Veroli 100 Trenkwalde 68

PRIMA VEROLI: Draper 11 (2/4, 2/7), Gatto 5 (1/3, 1/2), Rossi 2 (1/1, 0/1), Simeoli ne, Rosselli 7 (1/3, 1/2), Plumari 3 (0/1, 1/1), Nissim 14 (4/6, 2/3), Gigena 21 (6/7, 3/6), Foiera 14 (3/5, 1/2), Fall (0/1), Hines 23 (8/10, 1/2). All. Cancellieri
TRENKWALDER: Smith 17 (6/12, 1/3), Hite 12 (2/6, 1/6), Boscagin 14 (5/8, 1/5), Fultz 7 (1/6, 1/5), Frosini 8 (4/9, Verri 4 (1/1, 0/2), Veccia F. ne, Pugi 6 (2/4, 0/2), ne, Campani ne, Cervi ne. All. Ramagli.
ARBITRI: Terreni, Perretti, Bertelli.
NOTE - Parziali tempi: 20-22, 44-36, 73-53. Tiri liberi: Veroli 12/22. Rimbalzi: 35-30 per Veroli.

Frosinone -
CROLLA la Trenwkalder, ma non si fa male. La squadra reggiana affonda sul parquet di Veroli cedendo nettamente con il punteggio finale di 100 a 68 ed uscendo dal campo letteralmente surclassata da quella di Cancellieri. Malgrado questo, però, i biancorossi ringraziano Pistoia e chiudono al 5° posto in classifica garantendosi il vantaggio del fattore campo nel primo turno dei play-off dove affronteranno Vigevano. Augurandosi che gli ingaggi di Ibarra e Kieza possano rivitalizzare il gruppo di Ramagli che in trasferta sta dando vita a prestazioni decisamente negative. Ieri a Frosinone i reggiani sono stati dominati in ogni fondamentale in un match dove splendono Gigena e Hines e dove è il solo Smith a salvarsi tra gli emiliani.
EPPURE è fulminante l’avvio della Trenwalder. I primi tre minuti di gioco della squadra di Ramagli sono quasi perfetti tanto che la percentuale di tiro segna un fenomenale 100% grazie alle prodezze di Smith, Hite e Boscagin. Veroli, al contrario, è molto imprecisa e si affida esclusivamente a Hines e Gatto per restare incollata alla squadra ospite. È un primo tempo molto equilibrato con le rapide ripartenze del Veroli e con gli ospiti che cercano un maggiore possesso palla prima di andare alla conclusione. Questo determina un punteggio con uno scarto minimo a favore degli emiliani che, pur calando con il passare dei minuti al tiro (46% al 9’), costruiscono il proprio vantaggio con un 7 su 7 dalla lunetta e vanno al primo riposo avanti sul 20-22.
ALLA RIPRESA del gioco il quintetto di Ramagli è molto reattivo e ben messo in campo e piazza un break di grazie al quale acquisiscono un piccolo vantaggio (22-28). Un’illusione per gli emiliani che in pochi minuti escono definitivamente dal match. Veroli ha, infatti, dalla sua parte la qualità dei singoli, su tutti Hines e Gigena che con due azioni da tre punti riequilibrano la gara nel giro di un minuto. È uno scontro tra due filosofie di gioco differenti: Veroli si affida alla classe dei suoi singoli interpreti mentre Reggio gioca da squadra, cercando di essere pericolosa con quasi tutti i suoi elementi. I ciociari però primeggiano al rimbalzo con uno straripante Hines, il migliore in campo nella prima parte di match, e passa a condurre con la tripla di Foiera, la quarta di squadra per il Veroli contro l’unica messa dentro dagli ospiti per mano di Boscagin in avvio di gara. Nel finale di secondo quarto è Gigena a determinare il vantaggio di Veroli, che passa dal -6 al +8, costruito con un gioco in crescendo e grazie ad un’intensità pazzesca. Reggio Emilia può solo guardare lo strapotere dei padroni di casa, con il solo Frosini a dare battaglia sotto canestro (6 rimbalzi) ma il punteggio a metà gara recita un impietoso 44-36, frutto di un break di 22 a 4 dei ciociari.
LA TRIPLA di Draper apre la ripresa e per la Trenkwalder il passivo inizia ad essere pesante. Non bastasse, sul rimbalzo di Draper, dopo l’errore di Boscagin, Gigena realizza un’altra tripla e per la squadra di Ramagli è notte fonda (50-36). Inizia una sfida dalla lunga distanza con Smith che trova finalmente il canestro, ma deve fare i conti ancora con Draper che con un’altra “bomba” vanifica il suo sforzo. la Trenkwalder si scioglie e la gara diventa un dominio di Veroli che gioca in scioltezza passeggiando su una squadra biancorossa che fatica a ritrovare il gioco espresso nel primo tempo. Le cifre al termine del terzo quarto sono impietose per gli ospiti e parlano di una Prima nettamente superiore al rimbalzo (24 contro 19) ed al tiro (57% contro 36%), e con una netta superiorità nelle conclusioni dalla lunga distanza: 9 su 19 contro 4 su 20 di Reggio. È facile capire come sia scaturito il pesante passivo che recita il seguente punteggio: 73-53. Come da copione, Veroli gioca sul velluto, forte del corposo vantaggio, e umilia la Trenkwalder chiudendo la gara, fissando il risultato finale sul 100-68.

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