Trenkwalder decisa ad allungare la serie

Veroli è una corazzata, però Reggio ha mostrato un carattere straordinario

- La Gazzetta di Reggio -

27/05/2010 09:39 - MAURO GRASSELLI
REGGIO. Ora è dura. Durissima. Perché recuperare partendo da 0-2 è un’impresa pressoché impossibile. Ma la Trenkwalder non si considera ancora morta, e domani sera alle 20.30 darà battaglia, al Palabigi, per superare la Prima Veroli e allungare la serie almeno a gara 4.
Le prime due partite disputate a Frosinone hanno dato alcune indicazioni.
VEROLI CORAZZATA. Risultati alla mano, le previsioni sono state rispettate. La Prima Veroli, unanimemente considerata la principale candidata alla promozione in serie A al termine di questi play off, ha confermato la propria forza. Talento e armi, qualità e quantità, panchina lunga e capacità di accelerare nei momenti decisivi. I ciociari hanno confermato tutto questo. Non a caso ai quarti play off si sono liberati di Scafati con un secco 3-0, benché tutte le partite siano terminate con uno scarto minimo. E’ il segno inequivocabile della forza di un team che, tanto per fare un esempio, è capace di colpire dall’arco con una tale varietà di giocatori da rendere impossibile la vita agli avversari. martedì sera sono stati sei i ciociari a bersaglio dai 6.25, anche se la sfida ha registrato cifre identiche al tiro da tre: 9/23 per entrambe le squadre, pari al 39%. E’ chiaro però che avere più tiratori consente di disporre di svariate soluzioni offensive, soprattutto nei momenti critici. A livello di singoli giocatori, la Prima Veroli ha un centro-non centro di 1.96, Kyle Hines, in grado di fare la differenza: 21 punti, 10 rimbalzi e 5 stoppate nella prima partita; 18, 12 e 7 in gara 2.
REGGIO STRAORDINARIA. Due gare in fotocopia, quelle giocate a Frosinone. Partite in cui la Trenk ha mostrato una forza molto superiore a quanto si potesse immaginare, in considerazione degli infortuni pesanti (Melli e Kudlacek, con quest’ultimo sempre risultato il migliore dei suoi nel mese e mezzo che ha preceduto il ko); dell’arrivo dei due sostituti solo alla vigilia dei play off; della panchina corta; delle energie bruciate nelle 5 sfide con Vigevano. Eppure i biancorossi hanno sopreso Veroli, «rischiando» per due volte di espugnare Frosinone. E nel finale di stagione in questa Trenk sono emersi i giocatori di maggior talento, Fultz e Frosini, entrambi reduci da problemi fisici. Nonostante la frattura all’alluce, il centrone biancorosso ha giocato per 29 e 32 minuti: gare da campione in grado di fare la differenza. Idem il play, che però in gara 2 è stato penalizzato dai falli precoci. Hite ha giocato alla grande fino all’intervallo, poi si è squagliato. Jamar Smith? Virtualmente in vacanza.
PECCATO. Ibarra e Kieza hanno mostrato segnali di crescita, a Frosinone, dopo aver deluso durante i quarti di finale con Vigevano. Da qui il rammarico per la mancanza di tempo: avessero avuto qualche settimana in più per adattarsi al gioco della squadra ed inserirsi al meglio negli schemi biancorossi, forse ora Veroli non sarebbe avanti 2-0. Un’altra «verità» emersa da Frosinone: se ora la serie fosse in parità, francamente i biancorossi non avrebbero rubato nulla. Anzi: l’1-1 sarebbe il risultato più giusto.
GARA 3. Le prime due sfide sono state pressoché identiche: Veroli che parte forte, ma subisce la rimonta dei biancorossi, che salgono a +12 ma vengono raggiunti alla fine del terzo quarto. Poi l’allungo decisivo dei giallorossi, anche se martedì sera, grazie a due bombe consecutive di Fultz, la Trenk è salita a -3 a 94” dalla fine. E domani sera? La serie appare pesantemente compromessa, perché la storia del basket insegna che recuperare uno 0-2 è pressoché impossibile. Ma il team di ramagli non sembra affatto intenzionato ad alzare bandiera bianca, tantomeno in casa.
LE IPOTESI. Estremizzando, si possono fare due ipotesi in vista del match di domani sera: o la Trenkwalder cede psicologicamente, sotto il peso dello 0-2; oppure si aggrappa all’orgoglio e, raschiando il barile delle energie fisiche, riesce a portare Veroli a gara 4. Sarebbe sportivamente sacrosanto, perché la squadra reggiana lo merita e perché uscire 3-0, seppure contro la corazzata dei play off, sarebbe ingiusto. Sarà difficile battere Veroli, domani sera, ma nemmeno per i ciociari sarà facile venire al Palabigi a strappare il pass per le finali.
Dovessero vincere i biancorossi, a quel punto si arriverebbe a gara 4, da disputare domenica alle 18.15 sempre in via Guasco. A quel punto Reggio potrebbe tentare di sfruttare il fattore campo e di allungare ulteriormente la serie. Missione comunque ardua, sia chiaro, perché un doppio ko consecutivo dei ciociari appare pura utopia. Dovessero riuscirci, i biancorossi porterebbero Hines e soci alla quinta e decisiva sfida. A quel punto, pensare di tornare a Frosinone ed espugnare la tana giallorossa è la classica missione impossibile. Ma questa Trenk già data per morta è una squadra abituata a soprendere e stupire.

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