Crovetti approva la strategia Trenkwalder:«Betti sa come si vince»

«Coen ha qualità Valenti e Frassineti sono buoni acquisti»

- La Gazzetta di Reggio -

16/07/2010 09:27 - FABIO VARINI


REGGIO. Sandro Crovetti, reggianissimo manager reggiano della pallacanestro non ha ancora deciso cosa farà: l’ormai ex general manager di Ferrara, arrivato alla conclusione di un ciclo con gli estensi, si è preso del tempo per riflettere sul proprio futuro.
«Attualmente - ragguaglia lo stesso Crovetti - non ho programmi, anche se credo che potrei provare un ruolo diverso rispetto a quello che ho rivestito a Ferrara, pur rimanendo nell’ambito di questo sport».
Come si è lasciato con Ferrara?
«Benissimo. Ero in scadenza di contratto ed avevo preannunciato in tempi non sospetti che non l’avrei rinnovato; con la partita di Biella si è chiuso definitivamente un ciclo, com’è normale che succeda».
C’era qualcosa di vero nelle voci che volevano Ferrara e Bologna prossime alla fusione?
«Assolutamente no. Era una notizia del tutto priva di fondamento anche se qualcuno l’aveva messa in giro».
Come vede la prossima Legadue?
«Ci saranno tantissime novità: i siciliani del Barcellona Pozzo di Gotto, la «mia» Ferrara ed il ritorno di una società storica come Verona. A queste vanno aggiunte le tre probabili ripescate: il consiglio federale si deve ancora esprimere ma dovrebbero essere Forlì, che aveva perso la finale promozione della A dilettanti contro la Fortitudo, Jesi e San Severo. Ci sarà da divertirsi, su questo non ho dubbi».
In molti hanno definito coraggiosa la scelta della Trenwalder di affidarsi ad un tecnico emergente qual è Piero Coen. Lei che ne pensa?
«Credo che il termine coraggioso sia sbagliato. Coen ha esperienza e tutte le carte in regola per fare bene anche in una categoria come la Legadue, specialmente in una società solida e ambiziosa come Reggio. E’ una scelta diversa rispetto al passato, ma non per questo sbagliata: anzi, credo che la Trenkwalder si stia muovendo molto bene, come dimostra l’acquisizione di un dirigente come Betti che sa come si fa a vincere».
Valenti e Frassineti?
«Due buoni acquisti, uno più affermato, l’altro con meno esperienza ma tanto potenziale».
Cosa servirà alla Trenk per emergere?
«La Legadue, a differenza della massima seria, è molto difficile da pronosticare. L’anno scorso tutti puntavano su Brindisi, ma nessuno avrebbe scommesso un euro su Sassari. Quest’anno ci saranno nuove realtà e si rinnoverà molto anche in termini di allenatori, giovani e americani. Sarà importante trovare al più presto l’amalgama e potrebbe aiutare in questo la fase di qualificazione alle Final Four di coppa, che sono state programate al termine del precampionato».
Se la sente di puntare su qualche biancorosso per la prossima stagione?
«Kudlacek è stata una scommessa vinta e credo che in questo suo secondo anno farà ancora meglio: ha fisico, carattere e doti tecniche. E Frassineti è un altro da tenere d’occhio»

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