Trenkwalder, un gigante nel mirino: John Bryant
- Il Resto del Carlino -
16/07/2010 09:18 - Gabriele Gallo
ATTERRANO stamattina in Italia, di ritorno da Las Vegas via Charlotte, Pier Francesco Betti, direttore sportivo della Trenkwalder, e Piero Coen, neocoach dei biancorossi. Come era lecito attendersi non hanno messo in valigia il centro Usa (e magari anche la guardia tiratrice nel caso venisse giubilato Donatas Slanina), obiettivo principale della loro trasferta oltre Atlantico, ma dalla Summer League disputata nel Nevada tornano con un taccuino pieno di nomi interessanti. Certezze assolute su quali vi siano scritti non se ne hanno; ma mettendo insieme le prestazioni dei singoli durante l’abituale kermesse estiva a stelle e strisce, con le caratteristiche del lungo concupito dal management reggiano (pivot di stazza, che arpioni rimbalzi sia in attacco che in difesa e che magari faccia canestro abbastanza spesso) e aggiungendovi le indicazioni di fonti attendibili, qualche ipotesi credibile si può tranquillamente fare. A partire da quelli che, ad oggi, sono fondamentalmente sogni.
VUOI PERCHE’ sono giocatori che attendono un possibile ingaggio in Nba, vuoi per il loro, in questo momento specialmente, alto costo. Parliamo, innanzitutto, di Othello Hunter, 24 anni, 203 cm per 102 chili, con all’attivo già due stagioni in Nba (giocando pochino, per la verità) nelle fila degli Atlanta Hawks. La scorsa stagione l’ha iniziata nella città della Coca-Cola, prima di approdare in Grecia, Atene sponda Ilisiakos, dove si è fatto notare per le sue indubbie qualità.
A RUOTA segue l’interessamento per Chris Richard, di un anno più grande, 2 metri e 6 di altezza per 116 kili di peso. Con esperienze nei Minnesota Timberwolves e in D-League, lo scorso anno ha militato nei Chicago Bulls ritagliandosi un buon spazio in regular-season per finire poi ai margini nei play-off. Parlando poi di pivot di stazza lo è certamente Dexter Pittman, autentico carrarmato di 206 centimetri per 137 kg. Scelto al secondo giro ai draft Nba da Miami (col numero 32) sarebbe sicuramente uno dei giocatori ideali per Piero Coen, ma oltre all’ingaggio alto ha pure parecchie richieste. Più abbordabili altre piste sulle quali si starebbe concentrando l’interesse di Betti e company. Piace molto infatti, a quanto si sa, John Bryant, colosso bianco di 2 metri e 11, formatosi nell’università di Santa Clara. L’ultima stagione, in forza, nella Nbdl, la serie satellite dell’Nba, agli Erie Bayhawks, ha concluso con medie di tutto rispetto: oltre 13 punti e 9 rimbalzi a partita.
L’ALTRO PERCORSO conduce a un nome già noto ai tifosi biancorossi: Trent Plaisted. Il centro ex-Biella aveva praticamente già stretto un accordo, l’estate 2009, con la Trenkwalder. Era arrivato anche in città per sottoporsi ad alcune visite mediche. Proprio alcuni dubbi emersi in merito alla situazione della sua schiena, che spesso lo aveva fatto soffrire negli anni precedenti, avevano portato Ramagli e i suoi collaboratori a fare altre scelte. Plaisted è poi finito a Zara, in Croazia, dove non ha saltato neanche una partita, concludendo la stagione con 13 minuti di media a partita e il 68% al tiro da 2.
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