Reggiana avanti col fiatone nel primo turno di Tim Cup
Al Giglio batte a fatica per 2-1 l'AlzanoCene (serie D) che era andato in vantaggio al 9' del primo tempo con Bernardi. Pareggio di Maritato al 17' della ripresa e gol-vittoria di Chinellato al 2' del primo tempo supplementare
Reggio Emilia, 9 agosto 2010. Reggiana-Alzanocene 2-1 (dopo i supplementari)
Reggiana (4-3-1-2): Manfredini; D’Alessandro, Aya, Mei, Bettoni; Maschio, Viapiana (dal 96’ Romizi), Arati (dal 52’ Maritato); Alessi; Temelin (dal 105’ Bovi); Chinellato. A disp.: Offredi, Oliomarini, Migliaccio, Guerra. All: Mangone.
AlzanoCene (4-4-2); Ostricati; Rota (dal 72’ Marini), Magnani, Gusmini, Forconi; Agostinelli, Leoni, Bernardi, Perucchini; Valenti (dal 53’ Manzoni), Spampatti (dal 69’ Foresti). A disp.: Gherardi, Pergreffi, Mazza. All. Imberti.
Arbitro: Rocca di Vibo Valentia (Bellagamba e Camillucci). 4° uomo: Benassi.
Reti: 9’ Bernardi; 63’ Maritato, 107’ Chinellato.
Note: spettatori paganti 635 per un incasso di 7107 euro; ammoniti: Mei, Gusmini, Forconi, Agostinelli e Leoni. Tiri in porta: Reggiana 3, Alzanocene 2; tiri fuori: Reggiana 10, Alzanocene 3; Corner 15 a 1 per la Reggiana. Fuorigioco: Reggiana 13, Alzanocene 4. Recupero: 2’+3’.
Spettacolo, velocità, bel gioco. Tutto questo nella partita dei sogni. Reggiana-Alzanocene, valevole per il primo turno della Tim Cup, è stato l’esatto contrario.
Alla fine i granata hanno avuto la meglio. Ma a vincere, per l’intera durata dell’incontro, sono stati noia e sbadigli. Ci è voluto Piergiuseppe Maritato, subentrato ad un Arati in versione vacanziera, a dare un po’ di brio alla manovra dei ragazzi di Mangone, fino a quel momento spenti e inconcludenti. E imbrigliati, senza troppi patemi, da Gusmini e C.
Vero che il calcio agostano va preso con le molle e non fa testo. Altrettanto vero, però, che la Reggiana ha dato l’impressione di essere una squadra incompleta; una formazione a cui mancano almeno due tasselli fondamentali: un regista di ruolo, nonostante Viapiana si sia espresso a buoni livelli, e un centravanti rapido. Temelin e Chinellato si sono spesso ‘pestati i piedi’ e la loro convivenza non è apparsa tutta rose e fiori. Aya e Mei, un po’ lenti, hanno limitato i pericoli. Bettoni e D’Alessandro non hanno invece esaltato.
Pronti via e la Regia ha subito un’occasione d’oro. Alessi lancia Temelin defilato sulla destra. Cross preciso per Arati che calcia al volo. Ostricati si supera e dice no.
Spampatti è un furetto e, dopo un disimpegno errato di Mei, si invola sulla sinistra. Pennellata per Bernardi che di testa, complice un’uscita a vuoto di un incerto Manfredini, deposita in rete. Uno a zero e Giglio raggelato. E’ il nono minuto. Aya commette qualche fallo ingenuo ma, con lo scorrere delle lancette, prende le misure agli attaccanti lombardi. E non disdegna nemmeno qualche sfuriata offensiva.
Al minuto 18 è Alessi a disegnare una parabola perfetta. Il giovane difensore è solo a centro area ma la sua capocciata termina incredibilmente a lato. Sei minuti più tardi, complice l’ennesima uscita a farfalle di Manfredini, l’Alzanocene sfiora il raddoppio. Tutti i palloni passano sull’asse Alessi-Viapiana. Bettoni e D’Alessandro sono spesso arretrati e i pochi cross sono sbilenchi e imprecisi. Ci pensa allora Maschio ad individuare il corridoio giusto. Ma Chinellato spara alle stelle.
Nella ripresa la musica non cambia. Fino al 52’: Maritato subentra ad Arati, si passa al 4-2-3-1. E la Reggiana si fa più pericolosa. Dieci minuti e il pareggio è cosa fatta: Bettoni calcia una punizione tesa dalla sinistra. Maritato, complice una ‘micia’ di Ostricati, è il più lesto di tutti ad insaccare. Mangone chiede di avanzare il baricentro, l’Alzanocene ha finito la benzina.
I granata sono più pericolosi ma ci vogliono i supplementari. Viapiana, Alessi e Maritato fanno le prove. Chinellato, al minuto 107, dopo un’azione di forza, trafigge Osticati con un potente destro.
Missione compiuta: ma quanta fatica. Davvero troppa. Ora, a ferragosto, i granata giocheranno il secondo turno a Empoli: servirà un’altra Reggiana...
Roberto Giampietri - ilrestodelcarlino
Reggio Emilia, 9 agosto 2010. Reggiana-Alzanocene 2-1 (dopo i supplementari)
Reggiana (4-3-1-2): Manfredini; D’Alessandro, Aya, Mei, Bettoni; Maschio, Viapiana (dal 96’ Romizi), Arati (dal 52’ Maritato); Alessi; Temelin (dal 105’ Bovi); Chinellato. A disp.: Offredi, Oliomarini, Migliaccio, Guerra. All: Mangone.
AlzanoCene (4-4-2); Ostricati; Rota (dal 72’ Marini), Magnani, Gusmini, Forconi; Agostinelli, Leoni, Bernardi, Perucchini; Valenti (dal 53’ Manzoni), Spampatti (dal 69’ Foresti). A disp.: Gherardi, Pergreffi, Mazza. All. Imberti.
Arbitro: Rocca di Vibo Valentia (Bellagamba e Camillucci). 4° uomo: Benassi.
Reti: 9’ Bernardi; 63’ Maritato, 107’ Chinellato.
Note: spettatori paganti 635 per un incasso di 7107 euro; ammoniti: Mei, Gusmini, Forconi, Agostinelli e Leoni. Tiri in porta: Reggiana 3, Alzanocene 2; tiri fuori: Reggiana 10, Alzanocene 3; Corner 15 a 1 per la Reggiana. Fuorigioco: Reggiana 13, Alzanocene 4. Recupero: 2’+3’.
Spettacolo, velocità, bel gioco. Tutto questo nella partita dei sogni. Reggiana-Alzanocene, valevole per il primo turno della Tim Cup, è stato l’esatto contrario.
Alla fine i granata hanno avuto la meglio. Ma a vincere, per l’intera durata dell’incontro, sono stati noia e sbadigli. Ci è voluto Piergiuseppe Maritato, subentrato ad un Arati in versione vacanziera, a dare un po’ di brio alla manovra dei ragazzi di Mangone, fino a quel momento spenti e inconcludenti. E imbrigliati, senza troppi patemi, da Gusmini e C.
Vero che il calcio agostano va preso con le molle e non fa testo. Altrettanto vero, però, che la Reggiana ha dato l’impressione di essere una squadra incompleta; una formazione a cui mancano almeno due tasselli fondamentali: un regista di ruolo, nonostante Viapiana si sia espresso a buoni livelli, e un centravanti rapido. Temelin e Chinellato si sono spesso ‘pestati i piedi’ e la loro convivenza non è apparsa tutta rose e fiori. Aya e Mei, un po’ lenti, hanno limitato i pericoli. Bettoni e D’Alessandro non hanno invece esaltato.
Pronti via e la Regia ha subito un’occasione d’oro. Alessi lancia Temelin defilato sulla destra. Cross preciso per Arati che calcia al volo. Ostricati si supera e dice no.
Spampatti è un furetto e, dopo un disimpegno errato di Mei, si invola sulla sinistra. Pennellata per Bernardi che di testa, complice un’uscita a vuoto di un incerto Manfredini, deposita in rete. Uno a zero e Giglio raggelato. E’ il nono minuto. Aya commette qualche fallo ingenuo ma, con lo scorrere delle lancette, prende le misure agli attaccanti lombardi. E non disdegna nemmeno qualche sfuriata offensiva.
Al minuto 18 è Alessi a disegnare una parabola perfetta. Il giovane difensore è solo a centro area ma la sua capocciata termina incredibilmente a lato. Sei minuti più tardi, complice l’ennesima uscita a farfalle di Manfredini, l’Alzanocene sfiora il raddoppio. Tutti i palloni passano sull’asse Alessi-Viapiana. Bettoni e D’Alessandro sono spesso arretrati e i pochi cross sono sbilenchi e imprecisi. Ci pensa allora Maschio ad individuare il corridoio giusto. Ma Chinellato spara alle stelle.
Nella ripresa la musica non cambia. Fino al 52’: Maritato subentra ad Arati, si passa al 4-2-3-1. E la Reggiana si fa più pericolosa. Dieci minuti e il pareggio è cosa fatta: Bettoni calcia una punizione tesa dalla sinistra. Maritato, complice una ‘micia’ di Ostricati, è il più lesto di tutti ad insaccare. Mangone chiede di avanzare il baricentro, l’Alzanocene ha finito la benzina.
I granata sono più pericolosi ma ci vogliono i supplementari. Viapiana, Alessi e Maritato fanno le prove. Chinellato, al minuto 107, dopo un’azione di forza, trafigge Osticati con un potente destro.
Missione compiuta: ma quanta fatica. Davvero troppa. Ora, a ferragosto, i granata giocheranno il secondo turno a Empoli: servirà un’altra Reggiana...
Roberto Giampietri - ilrestodelcarlino
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