Trenkwalder Reggio Emilia: la vittoria conquistata sul campo della Fileni Jesi ha spazzato via le nubi e oggi alle 18.15 al Palabigi partita con Assigeco
- Il Resto del Carlino -
10/10/2010 11:03 - Gabriele Gallo
COME UN VELIERO che ha appena lasciato il porto e che ora attende di capire da che parte spiri il vento migliore. La Trenkwalder versione 2010/2011 ha inaugurato in pompa magna, innalzando il gran pavese, il suo viaggio. La vittoria conquistata sul campo della Fileni Jesi ha infatti spazzato via le nubi più scure che si erano addensate sul capo di coach Piero Coen e dei suoi ragazzi, ma un salvifico anticiclone deve ancora arrivare e seppur non si navighi a vista, diversi sono tuttora i problemi da risolvere per un sereno veleggiare.
IN PARTICOLARE, in occasione del match di oggi, in programma al Palabigi (palla a due alle 18 e 15) valido per la seconda giornata del campionato di Legadue, contro l’Assigeco Casalpusterlengo dell’ex Paul Marigney. Nemmeno nei sette giorni appena trascorsi infatti Frosini e compagni hanno potuto allenarsi sempre a ranghi completi. Vuoi per via delle incertezze sull’effettivo recupero di Donatas Slanina, il quale, pur essendosi riaggregato al gruppo a partire da mercoledì non è ancora pronto per giocare e oggi non sarà della partita, vuoi a causa dell’affaticamento muscolare in cui sono incorsi Fultz e Frosini, per tacere dell’influenza che ha colpito Rudy Valenti a inizio settimana, fatto sta che la truppa biancorossa non ha mai potuto fare training in condizioni ideali, per la rabbia, condita da inevitabile rassegnazione, di Coen.
I SUOI DETTAMI di gioco, vari e duttili in attacco così come in retroguardia, richiedono adeguate esercitazioni e applicazione costante, tutte cose che, giocoforza, nei giorni scorsi sono state portate avanti in modo limitato. Sicchè è anche comprensibile la prudenza con cui il coach ha approcciato la gara odierna. All’esordio davanti al proprio pubblico dopo la corroborante e vincente trasferta di Jesi, la Trenkwalder è consapevole che contro Casalpusterlengo occorrerà dare veramente tutto per portare a casa l’intera posta in palio. Contro il già citato Marigney, il talentuoso e dinamico Boykin, e l’esperto play-maker Bertolazzi che, negli ultimi play-off, con indosso la canotta di Vigevano, fece vedere i sorci verdi ai reggiani, occorrerà, e Coen non ha mancato di sottolinearlo, essere intensi ed aggressivi fin dall’inizio.
LA TRENKWALDER, in sostanza, dovrà essere più energica degli avversari già dalla palla a due. Perché i lodigiani finora, al di là della sconfitta patita contro la Fastweb Casale Monferrato, dove è stato l’attacco a fare cilecca completamente, non il gruppo in sé, hanno dimostrato di essere più squadra dei biancorossi i quali, come è stato più volte evidenziato, sono ancora un cantiere aperto. Dove, tuttavia, operano bravi capi mastro e più che discreti muratori, stante il bel match giocato in terra marchigiana.
DA ALCUNI di loro, Fultz, Beck, Joel Salvi, si attendono fondamentali conferme, da altri (Kudlacek e Frassineti su tutti) qualcosina in più, soprattutto in termini di impatto con la gara, il primo, e di intraprendenza, il secondo. In questa fase embrionale del torneo e non dimenticando il fatto che, con la promozione da conquistare nei play-off, occorrerà essere al massimo in primavera, il pronostico è quanto mai aperto. La Trenkwalder deve onorare i suoi tanti supporters (in particolare i quasi 1800 abbonati che le hanno dato fiducia a priori per tutta la stagione, più di 100 rispetto alla scorsa annata) con una prestazione che non lasci adito a dubbi sul piano dell’intensità e della grinta. Se questo impegno sarà mantenuto più della metà del tragitto necessario per scalare il monte Assigeco, sarà già stato percorso.
10/10/2010 11:03 - Gabriele Gallo
COME UN VELIERO che ha appena lasciato il porto e che ora attende di capire da che parte spiri il vento migliore. La Trenkwalder versione 2010/2011 ha inaugurato in pompa magna, innalzando il gran pavese, il suo viaggio. La vittoria conquistata sul campo della Fileni Jesi ha infatti spazzato via le nubi più scure che si erano addensate sul capo di coach Piero Coen e dei suoi ragazzi, ma un salvifico anticiclone deve ancora arrivare e seppur non si navighi a vista, diversi sono tuttora i problemi da risolvere per un sereno veleggiare.
IN PARTICOLARE, in occasione del match di oggi, in programma al Palabigi (palla a due alle 18 e 15) valido per la seconda giornata del campionato di Legadue, contro l’Assigeco Casalpusterlengo dell’ex Paul Marigney. Nemmeno nei sette giorni appena trascorsi infatti Frosini e compagni hanno potuto allenarsi sempre a ranghi completi. Vuoi per via delle incertezze sull’effettivo recupero di Donatas Slanina, il quale, pur essendosi riaggregato al gruppo a partire da mercoledì non è ancora pronto per giocare e oggi non sarà della partita, vuoi a causa dell’affaticamento muscolare in cui sono incorsi Fultz e Frosini, per tacere dell’influenza che ha colpito Rudy Valenti a inizio settimana, fatto sta che la truppa biancorossa non ha mai potuto fare training in condizioni ideali, per la rabbia, condita da inevitabile rassegnazione, di Coen.
I SUOI DETTAMI di gioco, vari e duttili in attacco così come in retroguardia, richiedono adeguate esercitazioni e applicazione costante, tutte cose che, giocoforza, nei giorni scorsi sono state portate avanti in modo limitato. Sicchè è anche comprensibile la prudenza con cui il coach ha approcciato la gara odierna. All’esordio davanti al proprio pubblico dopo la corroborante e vincente trasferta di Jesi, la Trenkwalder è consapevole che contro Casalpusterlengo occorrerà dare veramente tutto per portare a casa l’intera posta in palio. Contro il già citato Marigney, il talentuoso e dinamico Boykin, e l’esperto play-maker Bertolazzi che, negli ultimi play-off, con indosso la canotta di Vigevano, fece vedere i sorci verdi ai reggiani, occorrerà, e Coen non ha mancato di sottolinearlo, essere intensi ed aggressivi fin dall’inizio.
LA TRENKWALDER, in sostanza, dovrà essere più energica degli avversari già dalla palla a due. Perché i lodigiani finora, al di là della sconfitta patita contro la Fastweb Casale Monferrato, dove è stato l’attacco a fare cilecca completamente, non il gruppo in sé, hanno dimostrato di essere più squadra dei biancorossi i quali, come è stato più volte evidenziato, sono ancora un cantiere aperto. Dove, tuttavia, operano bravi capi mastro e più che discreti muratori, stante il bel match giocato in terra marchigiana.
DA ALCUNI di loro, Fultz, Beck, Joel Salvi, si attendono fondamentali conferme, da altri (Kudlacek e Frassineti su tutti) qualcosina in più, soprattutto in termini di impatto con la gara, il primo, e di intraprendenza, il secondo. In questa fase embrionale del torneo e non dimenticando il fatto che, con la promozione da conquistare nei play-off, occorrerà essere al massimo in primavera, il pronostico è quanto mai aperto. La Trenkwalder deve onorare i suoi tanti supporters (in particolare i quasi 1800 abbonati che le hanno dato fiducia a priori per tutta la stagione, più di 100 rispetto alla scorsa annata) con una prestazione che non lasci adito a dubbi sul piano dell’intensità e della grinta. Se questo impegno sarà mantenuto più della metà del tragitto necessario per scalare il monte Assigeco, sarà già stato percorso.
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