Nell'anticipo di Faenza vince la Trenkwalder con una bomba del messicano Beck allo scadere
Tripla di Romel Beck allo scadere, sul -2, con sirena che suona mentre la palla è in volo. E' con la più elettrizzante delle giocate che la Trenkwalder Reggio Emilia sbanca il PalaCattani, sorpassando l'Aget proprio all'ultimo secondo. 78-79 il finale, che regala due punti d'oro a una Reggiana arrivata in Romagna tra difficoltà di ogni tipo, di classifica e tecniche, ma se ne va con un pieno di fiducia. Salva la panchina di Piero Coen, che rischiava parecchio ma ha avuto dai suoi le risposte che cercava, specie sul piano caratteriale.
BINGO DI ROMEL - Nel tiro vincente del messicano, pescato coi piedi sull'arco con un avventuroso scarico da Joe Troy Smith ma bravo a fintare per far saltare il difensore e poi tirare proprio a fil di sirena, c'è bravura e fortuna. Reggio Emilia, che ha rimesso a riposo il lituano Slanina ancora non in condizione di giocare, merita comunque il successo. Splendido il finale di partita di Fultz (11), solidi Smith (18), Frosini (11) e soprattutto lo stesso Beck (19). Piange lacrime amare invece un'Aget sprecona, che ha condotto a lungo ma non è riuscita a dare il colpo del ko. Grave un 2/4 dalla lunetta di Patricio Prato nell'ultimo minuto e mezzo, Lasi recrimina per un fallo antisportivo non concesso che avrebbe dato la vittoria ai suoi, ma Imola deve fare autocritica per le occasioni mancate e lo scarso apporto della panchina.
corrieredellosport.it
BINGO DI ROMEL - Nel tiro vincente del messicano, pescato coi piedi sull'arco con un avventuroso scarico da Joe Troy Smith ma bravo a fintare per far saltare il difensore e poi tirare proprio a fil di sirena, c'è bravura e fortuna. Reggio Emilia, che ha rimesso a riposo il lituano Slanina ancora non in condizione di giocare, merita comunque il successo. Splendido il finale di partita di Fultz (11), solidi Smith (18), Frosini (11) e soprattutto lo stesso Beck (19). Piange lacrime amare invece un'Aget sprecona, che ha condotto a lungo ma non è riuscita a dare il colpo del ko. Grave un 2/4 dalla lunetta di Patricio Prato nell'ultimo minuto e mezzo, Lasi recrimina per un fallo antisportivo non concesso che avrebbe dato la vittoria ai suoi, ma Imola deve fare autocritica per le occasioni mancate e lo scarso apporto della panchina.
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