Trenkwalder: «Cestinato» il regista ceko Il giovane emerso dal vivaio per ora resta in squadra ma con lui se ne va il «modello Reggio»

- La Gazzetta di Reggio -

17/10/2010 12:05 - MAURO GRASSELLI

REGGIO. Dopo aver preparato il terreno con critiche risibili, spalmate ad arte nelle ultime settimane, la Pallacanestro Reggiana ha ufficialmente «cestinato» Jakub Kudlacek. Ieri l’ingaggio ufficiale dell’americano Joe Troy Smith, play-guardia l’anno scorso in maglia Angelico Biella.
Joe Smith da New Orleans, 33 anni a dicembre, è un ottimo realizzatore. Uscito dall’università di Alabama-Huntsville (Division 2 Ncaa), nel 2004-05 è approdato in Italia, a Montecatini (Legadue). Nella stagione seguente passa a Biella, poi torna in Legadue risultando uno degli artefici della promozione in serie A di Rieti. Segue una stagione allo Spartak San Pietroburgo, poi firma un biennale con Biella. Nell’ultima stagione, in 28 gare totalizza in media 13.5 punti (46.6% da due, 35.6% da tre, 84% ai liberi), 2.2 rimbalzi e 4.1 assist. Smith si aggregherà alla Trenk non appena espletate le pratiche per il visto d’ingresso in Italia.
DEFINITIVA. «L’arrivo di Smith completa in maniera definitiva il nostro pacchetto degli esterni - commenta il direttore sportivo Pier Francesco Betti tramite un comunicato stampa -. L’esperienza e la capacità di giocare in due ruoli sono le caratteristiche che Joe sicuramente metterà a disposizione della squadra per cercare di fare sempre meglio».
Betti aveva dichiarato chiusa la campagna acquisti anche a metà agosto, nel momento in cui annunciò l’ingaggio di Beck («Con l’arrivo di Beck si conclude la nostra campagna acquisti», Gazzetta 15 agosto), ma ora la campagna è chiusa «in maniera definitiva».
TESTA FUMANTE. «Sono molto eccitato per questa nuova esperienza che sta per iniziare», commenta Joe Troy Smith, detto Smokin Joe, «perché da giovane - si legge nella sua scheda sul sito della Legabasket - quando giocava anche a football americano aveva la caratteristica, dopo essersi tolto il casco protettivo, di produrre fumo per lo sforzo».
«Ho già disputato il campionato di Legadue negli anni passati - prosegue Smith - e non vedo l’ora di dare il mio contributo alla squadra. Voglio ringraziare la Pallacanestro Reggiana per avermi dato la possibilità di tornare in Italia. Darò il massimo, il mio obiettivo è vincere».
«NAPOLI JOE». Smith è una guardia innamorata della palla ed è convinto di essere un grande play. Conosce bene l’Italia, parla la nostra lingua ed è bravo a promuovere la propria immagine. «Napoli Joe» (questo un altro suo soprannome) è fisicamente a posto (nessuna partita saltata a Biella). L’estate scorsa, negli States, ha organizzato un camp per insegnare basket ai bambini.
CASSONETTO. Difficile dire quali saranno le conseguenze del suo arrivo a Reggio. Si potrebbe pensare che il club biancorosso nutra qualche dubbio sul recupero fisico di Slanina, e se così fosse si spiegherebbe l’ingaggio di una guardia. Ma Slanina pare sia realmente vicino al rientro in squadra. Si potrebbe pensare a una sorta di scarsa fiducia circa la continuità di Fultz (il play venerdì, a margine della conferenza stampa post-vittoria, ironizzava annunciando, a livello di battuta, l’arrivo di tre nuovi play), e sarebbe assurdo. Ma di assurdità ne abbiamo viste altre. L’ultima: «cestinare» Kudlacek. Che per ora resta sotto contratto e anche in squadra, ma è destinato a far spazio a Smith.
MODELLO REGGIO. Forse la Trenk con Smith guadagna in termini di media-punti ottenuta da uno straniero, ma di certo rinnega la propria storia e perde molti punti in termini d’immagine. Addio «modello Reggio».

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