Il match odierno (ore 18,15) tra Trenkwalder e Naturhouse Ferrara rappresenta un fondamentale banco di prova per la formazione reggiana, da poco targata Alex Finelli, al debutto casalingo

- Il Resto del Carlino -

21/11/2010 13:02 - Gabriele Gallo

LA PROVA DELLA VERITÀ. O quasi. Il match odierno (ore 18,15) tra Trenkwalder e Naturhouse Ferrara rappresenta un fondamentale banco di prova per la formazione reggiana, da poco targata Alex Finelli, al debutto casalingo. Sia per valutare i primi risultati della nuova impostazione data alla squadra dal coach bolognese, che per comprendere quale risposta Frosini e compagni siano in grado di dare a loro stessi innanzitutto, allo staff tecnico e ai tifosi, dopo il cambio della guida tecnica. Non a caso, Finelli, in settimana, oltre ad affinare i dettami tecnici impartiti e ad infondere precisi criteri da rispettare negli schemi d’attacco e difesa: ruolo per ruolo e posizione per posizione, ha insistito molto sull’approccio mentale alle gare, sul mantenere costante l’intensità per tutti i quaranta minuti e soprattutto sul concetto di responsabilità individuale. Perchè solo tramite questa si può contribuire al successo della squadra.
PURO vangelo, ma solo il parquet stabilirà in che misura gli atleti biancorossi avranno assimilato i concetti del coach. In particolari quelli legati alla continuità. Sotto questo profilo infatti la misura è colma: nessuno vuole più rivedere i black-out mentali e di gioco, nei finali di partita, che alla Trenkwalder sono già costati la bellezza di 6 punti quando essi, a pochi minuti dalla fine, con vantaggi anche cospicui accumulati, sembravano già in tasca. Dal punto di vista del gioco Finelli ha individuato i punti cardine per portare a casa la vittoria: controllo dei rimbalzi difensivi, applicazione costante dei giochi d’attacco, difesa collettiva ed aggressiva. Ricetta perfetta, sulla carta, ma ovviamente i conti bisognerà farli con l’oste, ovvero la formazione estense di Alberto Martellossi.
IN NETTA RIPRESA, reduce da tre vittorie consecutive, la Naturhouse punterà sull’esperienza e sulla verve di Farabello, sulla precisione di Jerman Boyette, che con quasi 19 punti di media, conditi da ottime percentuali, è il principale riferimento offensivo di Ferrara, e sull’italo-albanese Klaudio Ndoja, rivelazione di questo inizio di campionato per la sua squadra, fino ad ora quasi devastante dalla linea dei 6,75. Finelli ha assicurato di avere individuato le giuste contromisure per frenare le velleità di questo trio, ma in campo vanno i giocatori, e toccherà a loro metterle in pratica.
SUL VERSANTE Trenkwalder le sensazioni sono buone: ci si è allenati con continuità e, finalmente, anche se non tutta la settimana, a ranghi completi. Lo spogliatoio appare unitissimo e i giocatori più acciaccati, Fultz, Frosini e Slanina, sono sulla via del recupero. In particolare il tanto atteso lituano progredisce costantemente e stasera potrebbe cominciare a dire la sua. Il pronostico è comunque incerto, Reggio finora al Palabigi ha, paradossalmente, più sofferto che in trasferta, ma la caratura tecnica della squadra è tale da non dover avere paura della Naturhouse, pur essendo essa un complesso temibile e coeso. Ma se si vogliono raggiungere i play-off e, come ha precisato Alessandro Finelli, «in una posizione tale da poter competere», ottenere i due punti nel match di oggi è un imperativo.

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