Peccato. Svanisce negli ultimi secondi, pagando troppi errori ai tiri liberi, la bella rimonta della Trenkwalder a Forlì
La Trenkwalder completa la rimonta ma si schianta nel finale a Forlì I reggiani alla fine escono sconfitti con il risultato di 79 a 76
REGGIO EMILIA (29 novembre 2010) - Peccato. Svanisce negli ultimi secondi, pagando troppi errori ai tiri liberi, la bella rimonta della Trenkwalder a Forlì, nel secondo derby consecutivo. I biancorossi di Finelli hanno riaperto nella ripresa una partita sporca e imprecisa (43 palle perse in totale) che nel primo tempo i forlivesi avevano controllato agevolmente. La bella reazione collettiva reggiana nella ripresa, ha regalato tante emozioni, fino all’aggancio negli ultimissimi minuti, con 2 liberi di Fultz. Ma a quel punto, nella sarabanda dalla lunetta, sono arrivati 3 errori su 4 che non hanno permesso di chiudere l’opera. E così la Trenk se ne torna a casa arrabbiata e delusa, lacrimando sui 50 punti subiti dalla coppia americana Gordon-Wittman (oltre il 70% dei punti di Forlì) e sulla sofferenza a rimbalzo: 39 a 29 il totale, con ben 20 carambole offensive concesse ai rivali, che hanno permesso ai romagnoli di non pagare percentuali di tiro piuttosto basse. Oltre che sul brusco crollo nel secondo quarto, finito 30 a 16 per i padroni di casa. Il match si è aperto lì, la rimonta è quasi riuscita ma nel finale si è pagato, in termini di energia e lucidità, il grande sforzo della ripresa, segnato fra l’altro da un’ottima distribuzione del gioco: ben 5 biancorossi in doppia cifra, più Valenti a quota 9. Il solito Frosini e Frassineti, autori dell’ultimo allungo, non sono purtroppo bastati a evitare una sconfitta un po’ dura da digerire, ripensando agli errori dalla lunetta e all’ormai consueto black out, che ha costretto a una lunghissima rincorsa.
Forlì parte come da copione, con la palla sotto a Lorenzo Gordon, che ripaga: dopo 5 minuti ha già 9 punti a referto e scava il primo allungo. Reggio si riaccende con l’ex Frassineti , che spara 4 punti filati. Dopo Gordon tocca agli esterni dare energia, con Randy Wittman a far male, dopo i primi errori: da 3 si accende, subisce tanti falli e rimbastisce il più 6 romagnolo. Le rotazioni reggiane, con l’enorme qualità che arriva dalla panchina, danno nuova linfa alla Trenk, che riesce a chiudere il quarto sul meno 3, 21 a 18. Il secondo periodo prosegue all’insegna di Wittman e a metà quarto, poi, Forlì piazza la botta più forte, con le accelerazioni dei piccoli e una scarica di Ranuzzi. Anche Gordon torna al lavoro, la falla si e si sprofonda sul meno 19, 51 a 32. Si vede anche il secondo ex di giornata, il bagnolese Luca Campani. Nella ripresa, Beck prova a dare una fiammata, ma subito lo aiuta solo Valenti, mentre Gordon rimane incontenibile e mantiene il divario in abbondante doppia cifra. Però il resto di Forlì si spegne, totalmente: i romagnoli finiranno il quarto con soli 9 punti segnati, e tutti dal lungo americano. E così la Trenkwalder, con orgoglio, si riavvicina: Salvi e Smith segnano 8 liberi filati, tutti a segno e riportano Pallacanestro Reggiana al meno 10 a fine tempo.
L’ultimo quarto parte all’insegna di Robert Fultz, 5 punti filati in velocità, attaccando il ferro, che riaprono definitivamente la sfida. I romagnoli accusano il colpo, e si affidano completamente alla coppia di americani, ma in qualche modo provano a riscappare, toccando il più 8 grazie al primo canestro della ripresa di un italiano, Piazza. La tensione cresce, e ci pensa capitan Frosini, con un canestro e fallo, a riaprire i giochi. Finelli prova la carta dei 4 piccoli, per l’ultimo assalto all’arma bianca. La mossa paga, Frassineti, con una bomba e un canestro, e Frosini regalano il meno 1. È tutto da giocare, inizia la giostra dei falli sistematici e dei liberi. Forlì non è particolarmente precisa, ma nemmeno Reggio: uno 0 su 2 di Fultz e un 1 su 2 di Smith lasciano Forlì a più 2, prima dell’1 su 2 di Licartovsky che lascia il tempo solo per l’ultima preghiera di Fultz. Non accolta.
ilgiornaledireggio.it
REGGIO EMILIA (29 novembre 2010) - Peccato. Svanisce negli ultimi secondi, pagando troppi errori ai tiri liberi, la bella rimonta della Trenkwalder a Forlì, nel secondo derby consecutivo. I biancorossi di Finelli hanno riaperto nella ripresa una partita sporca e imprecisa (43 palle perse in totale) che nel primo tempo i forlivesi avevano controllato agevolmente. La bella reazione collettiva reggiana nella ripresa, ha regalato tante emozioni, fino all’aggancio negli ultimissimi minuti, con 2 liberi di Fultz. Ma a quel punto, nella sarabanda dalla lunetta, sono arrivati 3 errori su 4 che non hanno permesso di chiudere l’opera. E così la Trenk se ne torna a casa arrabbiata e delusa, lacrimando sui 50 punti subiti dalla coppia americana Gordon-Wittman (oltre il 70% dei punti di Forlì) e sulla sofferenza a rimbalzo: 39 a 29 il totale, con ben 20 carambole offensive concesse ai rivali, che hanno permesso ai romagnoli di non pagare percentuali di tiro piuttosto basse. Oltre che sul brusco crollo nel secondo quarto, finito 30 a 16 per i padroni di casa. Il match si è aperto lì, la rimonta è quasi riuscita ma nel finale si è pagato, in termini di energia e lucidità, il grande sforzo della ripresa, segnato fra l’altro da un’ottima distribuzione del gioco: ben 5 biancorossi in doppia cifra, più Valenti a quota 9. Il solito Frosini e Frassineti, autori dell’ultimo allungo, non sono purtroppo bastati a evitare una sconfitta un po’ dura da digerire, ripensando agli errori dalla lunetta e all’ormai consueto black out, che ha costretto a una lunghissima rincorsa.
Forlì parte come da copione, con la palla sotto a Lorenzo Gordon, che ripaga: dopo 5 minuti ha già 9 punti a referto e scava il primo allungo. Reggio si riaccende con l’ex Frassineti , che spara 4 punti filati. Dopo Gordon tocca agli esterni dare energia, con Randy Wittman a far male, dopo i primi errori: da 3 si accende, subisce tanti falli e rimbastisce il più 6 romagnolo. Le rotazioni reggiane, con l’enorme qualità che arriva dalla panchina, danno nuova linfa alla Trenk, che riesce a chiudere il quarto sul meno 3, 21 a 18. Il secondo periodo prosegue all’insegna di Wittman e a metà quarto, poi, Forlì piazza la botta più forte, con le accelerazioni dei piccoli e una scarica di Ranuzzi. Anche Gordon torna al lavoro, la falla si e si sprofonda sul meno 19, 51 a 32. Si vede anche il secondo ex di giornata, il bagnolese Luca Campani. Nella ripresa, Beck prova a dare una fiammata, ma subito lo aiuta solo Valenti, mentre Gordon rimane incontenibile e mantiene il divario in abbondante doppia cifra. Però il resto di Forlì si spegne, totalmente: i romagnoli finiranno il quarto con soli 9 punti segnati, e tutti dal lungo americano. E così la Trenkwalder, con orgoglio, si riavvicina: Salvi e Smith segnano 8 liberi filati, tutti a segno e riportano Pallacanestro Reggiana al meno 10 a fine tempo.
L’ultimo quarto parte all’insegna di Robert Fultz, 5 punti filati in velocità, attaccando il ferro, che riaprono definitivamente la sfida. I romagnoli accusano il colpo, e si affidano completamente alla coppia di americani, ma in qualche modo provano a riscappare, toccando il più 8 grazie al primo canestro della ripresa di un italiano, Piazza. La tensione cresce, e ci pensa capitan Frosini, con un canestro e fallo, a riaprire i giochi. Finelli prova la carta dei 4 piccoli, per l’ultimo assalto all’arma bianca. La mossa paga, Frassineti, con una bomba e un canestro, e Frosini regalano il meno 1. È tutto da giocare, inizia la giostra dei falli sistematici e dei liberi. Forlì non è particolarmente precisa, ma nemmeno Reggio: uno 0 su 2 di Fultz e un 1 su 2 di Smith lasciano Forlì a più 2, prima dell’1 su 2 di Licartovsky che lascia il tempo solo per l’ultima preghiera di Fultz. Non accolta.
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