Finelli: Reggio, il coach deve essere al centro di un progetto e condividere le scelte
- La Gazzetta di Reggio -
19/12/2010 11:44 - REGGIO. Come sono andate le cose?
«Massimo rispetto per la società - risponde Alessandro Finelli poche ore dopo aver rassegnato le dimissioni da coach -. Abbiamo condiviso l’obiettivo da raggiungere, ma purtroppo sono emersi due differenti stili nella gestione delle persone, dello staff e del team, per cui probabilmente non sono l’allenatore giusto per questa realtà».
Perché si è dimesso?
«Mi faccio da parte proprio per permettere a Reggio di raggiungere i suoi obiettivi tecnici. Penso che un allenatore debba essere al centro di un progetto e debba condividere le scelte che riguardano la gestione del team e dello staff. Così non è stato, evidentemente. Sono elersi due differenti stili di gestione e mi faccio da parte perché ho idee differenti su come affrontare le situazioni».
Se lei ha uno stile, chi detiene l’altro?
«Non uno in particolare. La società».
D’accordo gli stili, ma poche ore prima era stato licenziato Colombini, pure lui bolognese, con cui l’anno scorso ha lavorato in Fortitudo. C’entra Colombini?
«Anche. Ho allenato la squadra ieri pomeriggio (venerdì per chi legge, ndr) e questa mattina ho dato le dimissioni».
E’ vero che ha informato la società con un sms, come il club fece con Marcelletti?
«Ho mandato un sms al diesse Betti dicendo “chiamami”. Dopo 30 secondi mi ha chiamato, ci siamo dati appuntamento e alle 10.30 ero in sede con lui, Paterlini e Dalla Salda».
S’immaginava un epilogo del genere?
«Assolutamente no. Ma le percezioni cambiano in base agli eventi».
Andandosene, rinuncia anche ai soldi. Scelta non frequente, di questi tempi. E non potrà allenare, per quest’anno.
«Rinuncio, tranne a quelli maturati. Non potrò allenare in Italia sino a fine stagione».
Tra licenziamenti e uscite volontarie, è l’ennesimo che esce dal club, quest’anno.
«Non ero presente e non ha senso esprimere opinioni sui casi precedenti».
La squadra si salverà?
«Il campionato è duro, ma si sono le potenzialità e il tempo per farlo, considerando che a breve rientreranno gli infortunati».
Ha parlato con la squadra? Le reazioni?
«Sì, ho informato i giocatori. Ho ricevuto qualche telefonata da giocatori e staff. C’è dispiacere da entrambe le parti».
(m.g.)
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