La Trenkwalder fa suo il match con la Fileni Jesi vincendo 74-65
La Trenkwalder fa suo il match con la Fileni Jesi vincendo 74-65 grazie alla maggiore voglia di arrivare per prima al traguardo. Coach Frates deve ringraziare l’ultimo arrivato, Dawan Robinson, che nonostante i soli due allenamenti svolti si è caricato sulle spalle la squadra realizzando 24 punti. L’altro eroe di giornata è stato Matteo Frassineti, autore di 20 punti compresi quelli della staffa.
Alla palla a due sul parquet di presentano Robinson e Smith da guardie, Frassineti da “tre” – Slanina è stato dirottato in tribuna per lasciare spazio al nuovo play – Olstler e Valenti sotto canestro. La partita nei primi minuti è soprattutto fisica più che tecnica. Frates consegna da subito le chiavi del gioco biancorosso a Robinson, sgravando così dal compito Smith. Sotto canestro Maggioli e Ostler fanno a sportellate e un gomito dell’ex Pallacanestro Reggiana costringe il mormone a uscire dal campo con un’ampia ferita all’arcata sopraccigliare sinistra. E’ Robinson a regalare il primo strappo: i suoi 4 punti in fila fanno 17-12 Trenkwalder. Dall’altra parte Elder chiude il primo quarto sul 17-14. Jesi torna però a farsi sotto, il punteggio è piuttosto basso e la partita vive su strappi da una parte e dall’altra. Oltre a difendere sul portatore di palla, la fisicità porta Robinson a prendersi tanti post bassi come quello che vale il 25-23 interno. Tuttavia, sono sempre i rimbalzi offensivi il tallone d’Achille della squadra di Frates con tante, troppe seconde opportunità concesse agli avversari. La difesa biancorossa non riesce a trovare un efficace antidoto per Elder e quando la palla viene portata dall’altra parte gli errori sotto canestro permettono ai marchigiani di volare sul +5 con una delle quattro triple di serata di Tusek. E’ Frassineti, con il suo secondo canestro da tre, a frenare la fuga ospite chiudendo il primo tempo sul 30-32.
L’ex Forlì comincia la ripresa esattamente da dove aveva finito nel secondo quarto, realizzando cioé l’ennesimo canestro pesante (33-32). Elder e Tusek da una parte, Valenti e Robinson dall’altra fanno salire di colpi la contesa, con il punteggio che non ne vuole sapere di pendere con decisione né da una parte né dall’altra. Frates sceglie di difendere a zona e così facendo deve soccombere sotto canestro, dove Tusek imperversa in ogni modo. Sull’ultima azione del quarto Frosini perde la maniglia lanciando così in contropiede Elder che brucia la sirena per il 51-50. Parte l’ultimo quarto e Robinson prima mette dentro il siluro del +2 (53-51), recupera quindi due palloni prima di insaccare anche il 55-51. Il play da Erie mette il bavaglio a Pecile, difendendo sempre pulito e tirando fuori il play marchigiano dalla partita, chiusa con un imbarazzante 1/9 al tiro. Per sovrammercato, il 5 biancorosso sfrutta un blocco mal preso da Nocedal per bruciare la retina da dietro l’arco. Significa ancora +5 (59-55) e il “PalaBigi” diventa una bolgia. Jesi non riesce più a essere incisiva come nei primi tre quarti e così la Trenkwalder prova la fuga. Quando Valenti va ad appoggiare su assist di Robinson il tabellone recita 60-53. Tusek ci mette una pezza dall’arco, ma Ostler risponde con la stessa moneta per il nuovo +7 a 5′-46″ dalla fine. Cioppi chiama time-out, ma è sempre il pennello mancino di Frassineti a colpire per il +9 (65-56). Quando ci si mette pure la tabella a premiare il “long-two” di Fultz, la Trenkwalder veleggia verso il traguardo finale con Cioppi costretto a rifermare il gioco.
I chiodi sulla bara di Jesi li conficca un monumentale Dawan Robinson, che prima difende in modo eroico su Pecile e quindi s’inventa una parabola pazzesca per mettere a segno i punti del 69-58, i suoi 23 e 24 personali. Nocedal ed Elder da tre fanno riavvicinare Jesi, ma il 2+1 di Frassineti mette in ghiacciaia la contesa. Finisce 74-65, con Robinson sotto la curva. E se il buongiorno si vede dal mattino…
Alla palla a due sul parquet di presentano Robinson e Smith da guardie, Frassineti da “tre” – Slanina è stato dirottato in tribuna per lasciare spazio al nuovo play – Olstler e Valenti sotto canestro. La partita nei primi minuti è soprattutto fisica più che tecnica. Frates consegna da subito le chiavi del gioco biancorosso a Robinson, sgravando così dal compito Smith. Sotto canestro Maggioli e Ostler fanno a sportellate e un gomito dell’ex Pallacanestro Reggiana costringe il mormone a uscire dal campo con un’ampia ferita all’arcata sopraccigliare sinistra. E’ Robinson a regalare il primo strappo: i suoi 4 punti in fila fanno 17-12 Trenkwalder. Dall’altra parte Elder chiude il primo quarto sul 17-14. Jesi torna però a farsi sotto, il punteggio è piuttosto basso e la partita vive su strappi da una parte e dall’altra. Oltre a difendere sul portatore di palla, la fisicità porta Robinson a prendersi tanti post bassi come quello che vale il 25-23 interno. Tuttavia, sono sempre i rimbalzi offensivi il tallone d’Achille della squadra di Frates con tante, troppe seconde opportunità concesse agli avversari. La difesa biancorossa non riesce a trovare un efficace antidoto per Elder e quando la palla viene portata dall’altra parte gli errori sotto canestro permettono ai marchigiani di volare sul +5 con una delle quattro triple di serata di Tusek. E’ Frassineti, con il suo secondo canestro da tre, a frenare la fuga ospite chiudendo il primo tempo sul 30-32.
L’ex Forlì comincia la ripresa esattamente da dove aveva finito nel secondo quarto, realizzando cioé l’ennesimo canestro pesante (33-32). Elder e Tusek da una parte, Valenti e Robinson dall’altra fanno salire di colpi la contesa, con il punteggio che non ne vuole sapere di pendere con decisione né da una parte né dall’altra. Frates sceglie di difendere a zona e così facendo deve soccombere sotto canestro, dove Tusek imperversa in ogni modo. Sull’ultima azione del quarto Frosini perde la maniglia lanciando così in contropiede Elder che brucia la sirena per il 51-50. Parte l’ultimo quarto e Robinson prima mette dentro il siluro del +2 (53-51), recupera quindi due palloni prima di insaccare anche il 55-51. Il play da Erie mette il bavaglio a Pecile, difendendo sempre pulito e tirando fuori il play marchigiano dalla partita, chiusa con un imbarazzante 1/9 al tiro. Per sovrammercato, il 5 biancorosso sfrutta un blocco mal preso da Nocedal per bruciare la retina da dietro l’arco. Significa ancora +5 (59-55) e il “PalaBigi” diventa una bolgia. Jesi non riesce più a essere incisiva come nei primi tre quarti e così la Trenkwalder prova la fuga. Quando Valenti va ad appoggiare su assist di Robinson il tabellone recita 60-53. Tusek ci mette una pezza dall’arco, ma Ostler risponde con la stessa moneta per il nuovo +7 a 5′-46″ dalla fine. Cioppi chiama time-out, ma è sempre il pennello mancino di Frassineti a colpire per il +9 (65-56). Quando ci si mette pure la tabella a premiare il “long-two” di Fultz, la Trenkwalder veleggia verso il traguardo finale con Cioppi costretto a rifermare il gioco.
I chiodi sulla bara di Jesi li conficca un monumentale Dawan Robinson, che prima difende in modo eroico su Pecile e quindi s’inventa una parabola pazzesca per mettere a segno i punti del 69-58, i suoi 23 e 24 personali. Nocedal ed Elder da tre fanno riavvicinare Jesi, ma il 2+1 di Frassineti mette in ghiacciaia la contesa. Finisce 74-65, con Robinson sotto la curva. E se il buongiorno si vede dal mattino…
Il tabellino
TRENKWALDER: Veccia, Robinson 24, Valenti 13, Fultz 7, Frassineti 20, Germani, Frosini 2, Ostler 6, Zanotti, Smith 2.
Allenatore: Frates.
Allenatore: Frates.
FILENI: Maggioli 11, Rossi, Pirani, Nocedal 7, Pecile 3, Tagliabue, Pergolini, Migliori 6, Tusek 20, Elder 18, Mobley.
Allenatore: Cioppi.
Allenatore: Cioppi.
Parziali: 17-14; 30-32; 50-51.
fonte: reggionline
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