Ad assistere alla preziosa vittoria della Trenkwalder su Forlì domenica c’era anche Nicolò Melli
- La Gazzetta di Reggio -
22/03/2011 12:21 - REGGIO. Ad assistere alla preziosa vittoria della Trenkwalder su Forlì domenica c’era anche Nicolò Melli, il talento che Reggio ha esportato a Milano (che l’ha ceduto in prestito a Pesaro) e che si è guadagnato l’ingresso in Nazionale. La giovane ala ha assistito alla partita assieme al fratello e a papà Leo. Alla fine non ha lesinato i complimenti. «Sono contento - la prima ammissione - perché si tratta di una vittoria importante, che assume ancor più valore se si considera la sconfitta del San Savero, che si è staccato sul fondo. Della Pallacanestro Reggiana mi è piaciuta la voglia di combattere, di non mollare sino alla fine».
E i singoli? I giovani?
«Più che dei giocatori noti mi piace parlare proprio di questi ultimi. Di Pini, ad esempio, che ha offerto un’ottima prestazione».
Un po’ come il Melli della prima ora?
«No, se questo è il suo debutto ha fatto molto meglio di me. Ha dimostrato autorità, è stata una presenza forte, sostanziosa. Davvero bravo. Se non ricordo male, il mio inizio fu meno esplosivo. Ovviamente occorre tener conto della diversa situazione in cui sono avvenute le due prestazioni. In ogni caso, bravo, complimenti».
E gli altri ragazzi?
«Oltre a Pini, conosco Veccia, Germani, Viglianisi e Cervi, tanto per fare qualche nome, perché ho giocato con tutti e non posso che dirne bene. Si può tranquillamente puntare su di loro».
D’accordo, ma prima di arrivare in Nazionale come Melli...
«Sì, non posso negarlo, sono veramente soddisfatto della mia gara in maglia azzurra. Ora devo continuare».
22/03/2011 12:21 - REGGIO. Ad assistere alla preziosa vittoria della Trenkwalder su Forlì domenica c’era anche Nicolò Melli, il talento che Reggio ha esportato a Milano (che l’ha ceduto in prestito a Pesaro) e che si è guadagnato l’ingresso in Nazionale. La giovane ala ha assistito alla partita assieme al fratello e a papà Leo. Alla fine non ha lesinato i complimenti. «Sono contento - la prima ammissione - perché si tratta di una vittoria importante, che assume ancor più valore se si considera la sconfitta del San Savero, che si è staccato sul fondo. Della Pallacanestro Reggiana mi è piaciuta la voglia di combattere, di non mollare sino alla fine».
E i singoli? I giovani?
«Più che dei giocatori noti mi piace parlare proprio di questi ultimi. Di Pini, ad esempio, che ha offerto un’ottima prestazione».
Un po’ come il Melli della prima ora?
«No, se questo è il suo debutto ha fatto molto meglio di me. Ha dimostrato autorità, è stata una presenza forte, sostanziosa. Davvero bravo. Se non ricordo male, il mio inizio fu meno esplosivo. Ovviamente occorre tener conto della diversa situazione in cui sono avvenute le due prestazioni. In ogni caso, bravo, complimenti».
E gli altri ragazzi?
«Oltre a Pini, conosco Veccia, Germani, Viglianisi e Cervi, tanto per fare qualche nome, perché ho giocato con tutti e non posso che dirne bene. Si può tranquillamente puntare su di loro».
D’accordo, ma prima di arrivare in Nazionale come Melli...
«Sì, non posso negarlo, sono veramente soddisfatto della mia gara in maglia azzurra. Ora devo continuare».
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