La pesante sconfitta rimediata dalla Trenkwalder sul campo della Sunrise Scafati riaccende l’allarme-retrocessione nel club biancorosso

Arriva la capolista Casale, ma Reggio deve vincere per non finire in zona-retrocessione

- La Gazzetta di Reggio -

29/03/2011 09:56 - MAURO GRASSELLI
REGGIO. La pesante sconfitta rimediata dalla Trenkwalder sul campo della Sunrise Scafati riaccende l’allarme-retrocessione nel club biancorosso. Non che in precedenza la situazione fosse tranquilla (anzi), ma il ko in Campania ha accentuato la criticità della posizione in classifica.
Ad allarmare, più della sconfitta, è stato il passo indietro a livello di gioco. I biancorossi di Frates, dopo le 5 sconfitte consecutive a causa delle quali la Pallacanestro Reggiana era precipitata ad un passo dalla zona-retrocessione, venivano da 3 buone prestazioni, al di là dei risultati: la vittoria casalinga su Udine, la resa per un punto al supplementare sul campo di Ferrara e l’importantissimo successo nello scontro diretto con Forlì. Due giorni fa, invece, il -20 finale (78-58) rende l’idea della partita dei biancorossi, entrati in campo con il piede sbagliato: approccio molle, difesa insufficiente e attacco disastroso, soprattutto al tiro dall’arco (2/9 contro il 10/23 degli avversari). E’ vero che Scafati in questo campionato non ha mai perso in casa (12 vittorie su altrettante partite), per cui la sconfitta reggiana era pronosticabile. Ma non l’atteggiamento della squadra, tornata ad essere incapace di lottare e di tenere testa agli avversari, proprio nel turno in cui Forlì ha battuto Udine e San Severo ha fatto vedere i sorci verdi a Venezia, prima di arrendersi negli istanti finali.
RESET. A questo punto del campionato, in casa Trenk non resta che resettare la testa e cominciare a pensare al prossimo match, sulla carta non meno facile di quello disputato a Scafati e di tutti gli altri che restano da qui alla fine della stagione regolare: l’anticipo di venerdì alle 20.45 al Palabigi con la capolista Casale Monferrato. Servirà un’impresa, per battere i piemontesi, ma Reggio non ha alternative, anche perché le principali avversarie nel minitiorneo in coda - MarcoPoloShop.it Forlì e Mazzeo San Severo - affrontano avversarie sulla carta più abbordabili: i romagnoli giocheranno a Jesi; i pugliesi in casa con Veroli.
CODA VIVACE. Due giorni fa Forlì ha messo sotto Udine con una tripla di Goldwire a 4 decimi dalla sirena, e in questo modo i romagnoli hanno lasciato l’ultimo posto in classifica a San Severo, battuta a Mestre dopo aver tenuto testa alla capolista Venezia nonostante la «misteriosa» esclusione dell’ala Donato Cutolo, messo fuori roster per decisione del club pugliese. Insomma, entrambe le squadre di coda dimostrano di essere vive e tutt’altro che rassegnate alla retrocessione in A Dilettanti.
TABELLA CRITICA. Il calendario degli ultimi 5 turni della stagione regolare (vedi tabella) dice che Reggio affronterà, nell’ordine, Casale Monferrato al Palabigi, Venezia in trasferta, Rimini in casa, Barcellona sul campo siciliano e Veroli in via Guasco all’ultimissimo turno. Tutte squadre d’alta classifica, mentre Forlì e San Severo hanno un calendario sulla carta un po’ più facile, anche se l’ultimo turno prevede lo scontro diretto, per cui una delle due è ovviamente destinata a soccombere. Per i romagnoli, dopo Jesi in trasferta arriveranno Pistoia in casa, Ferrara in trasferta, Casale Monferrato in casa e infine il match in Puglia con San Severo. Per la Mazzeo, nell’ordine Veroli in casa, Verona fuori, Jesi a domicilio, Rimini in trasferta e, appunto, lo scontro diretto con Forlì in Puglia.
IL VANTAGGIO. La classifica vede Reggio a quota 16, Forlì a 14 e San Severo a 12. Quantomeno, i risultati dell’ultimo turno non hanno registrato il successo di San Severo, che è in vantaggio negli scontri diretti con la Trenk, ma di Forlì, che per superare Reggio in classifica deve vincere 2 gare in più rispetto ai biancorossi di Frates, da qui alla fine, dal momento che gli scontri diretti sono favorevoli a Reggio.
La corsa per la salvezza continua a coinvolgere queste tre squadre, ma anche Lodi e Verona non possono ancora considerarsi salve, dopo le sconfitte rimediate due giorni fa rispettivamente contro Veroli e Pistoia.
UDINE. Intanto le vicende extrasportive continuano a tenere banco: per esigenze di bilancio, Udine potrebbe cedere alcuni pezzi pregiati. Harrison interessa a Biella e Dordei a Brindisi.

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