Satira sulla Trenkwalder: Trenk, scelto l’esorcista... ma non serve, occorrono invece nuovi programmi
Pubblichiamo un articolo satirico apparso su "La Gazzetta di Reggio"
Tafazzi fa causa, in arrivo pure Kobe Bryant
- La Gazzetta di Reggio -
03/03/2011 10:29 - MAURO GRASSELLI
REGGIO. In attesa della ripresa del campionato, dopo la pausa per le finali di Coppa Italia, la Gazzetta di Reggio è in grado di anticipare che cosa accadrà da ora alla fine della stagione in casa Pallacanestro Reggiana, grazie ad un baule di documenti riservati acquistati da Wikileaks.
3 marzo. La Trenkwalder accoglie il neoingaggiato Troy Bell. E’ il terzo Troy stagionale, dopo Joe Troy Smith e Troy Ostler. Il presidente Ivan Paterlini: «Visto l’andazzo, lo sapevo che la stagione finiva a Troy».
4 marzo. Memore del ritiro punitivo al «Relais delle Vele» di Villa Sesso e delle successive sconfitte con Imola e Pistoia, la dirigenza della Trenkwalder, al termine di un brain storming di 48 ore nella sede societaria, dispone il «ritiro preventivo» in vista del match con la Snaidero Udine. Sede del ritiro: un motel nel cuore del quartiere Pappagnocca, scelto «per coerenza» con Sesso (località a 4 chilometri dal centro cittadino), dopo un meditato ballottaggio con camper parcheggiato nel quartiere Buco del Signore. Stanziata la cifra extrabudget di 2 milioni di euro per l’ingaggio di Lele Mora in qualità di animatore delle serate punitive, più 900mila euro per gli «accessori».
5 marzo. Azione legale della Pallacanestro Reggiana contro lo «Zombiewalk» organizzato sabato 26 lungo le vie del centro. «Lo Zombiewalk l’abbiamo inventato noi ad ottobre - si legge in una nota del club - come hanno potuto vedere gli spettatori del Palabigi in questi mesi».
6 marzo. Trenkwalder-Udine 58-85. Il risultato palindromo attiva, misteriosamente, il neurone residuo e induce lo staff biancorosso a passare alle maniere forti: «Tutti in ritiro punitivo a Gazzo di Bigarello, in provincia di Mantova».
7 marzo. Dopo un «testa-o-croce» in attesa del semaforo verde, l’amministratore delegato Alessandro Dalla Salda decide che alla Pallacanestro Reggiana ha bisogno di un «President Cabinet - Head of External Relations», come quello di Sonia Masini, presidente della Provincia (sponsor del club biancorosso). Membri del President Cabinet: Gaia Spallanzani, Fabrizia Paolini, Alfonso Signorini e Capitan Ventosa, quest’ultimo prelevato da «Striscia la notizia» in cambio del fratellino di Nicolò Melli e della sorella di Gianluca Basile, entrambi sotto contratto con il club biancorosso. Spesa extrabugdet di 750mila euro, di cui 800 euro suddivisi tra le prime due e 749.200 euro per Signorini & Ventosa.
8 marzo. Coach Fabrizio Frates allenta la tensione in vista del prossimo match tenendo un clinic alla Festa della Donna di Pappagnocca sul tema: «Fallo personale, fallo antisportivo e doppia doppia».
13 marzo. Ferrara-Trenk 101-39. Frates prende i voti sacerdotali e si accorda con la Curia per farsi assegnare (ma solo a fine stagione) ad un monastero femminile.
14 marzo. Annullato il tesseramento di Troy Bell. Non per mancanza del visto d’espatrio o per altri problemi burocratici, ma perché la Pallacanestro Reggiana, causa spiacevole errore, ha inviato la documentazione alla Legacoop anziché alla Legadue. Quindi, tesseramento inesistente. In compenso, dalla Legacoop arrivano un buono sconto per i surgelati dell’Ipercoop Ariosto e una interessante proposta della Cooperativa Muratori Reggiolo, che intende trasformare il Palabigi e il vicino ex ospedale psichiatrico giudiziario nella sede della famosa Polisportiva destinata a riunire Pallacanestro Reggiana e Ac Reggiana, ovvero le eccellenze (si fa per dire) dello sport reggiano. Core business della Polisportiva: le bocce (unico sport futuribile). Al posto del Palabigi e dell’ex Opg sorgerà lo sconfinato PalaCatòmesTòt, il più grande bocciodromo al mondo (12 piani, con piste anche in salita, una pure innevata), per andare incontro all’invecchiamento della popolazione reggiana. Lo stadio Giglio sarà trasformato parte in prosciuttificio, parte in deposito di protesi ortopediche.
15 marzo. Approfittando della serrata Nba, la Trenkwalder spende l’ultimo gettone disponibile ingaggiando Kobe Bryant, come anticipato da Cuttie News, prestigiosa testata appartenente all’ex stella Nba Scottie Pippen e al cugino Fottie Pippen. Costo dell’operazione: 14 milioni di euro, più mansarda a Montecavolo (dove Kobe abitò da bambino con il padre Joe), più chiavetta di Dorando caricata con 50mila euro. Il tutto, per avere la stella Nba a Reggio per le ultime 7 gare della stagione regolare. Kobe viene preferito, dopo una notte di yoga e reiki sul Monte Ventasso, all’«usato sicuro» Vasil Vasco Evtimov, il boiler bulgaro già visto in maglia biancorossa nella stagione 2008-09.
16 marzo. San Severo risponde ingaggiando Carmelo Anthony. Forlì si consola con Danilo Gallinari, strappato a Denver.
20 marzo. Sfida decisiva per la salvezza al Palabigi: Trenk-Forlì. Kobe Bryant, impippito quanto basta dalle poche ore trascorse nel depressissimo spogliatoio biancorosso, chiude i 38 minuti di gioco con 0/7 da due, 0/5 da tre, 2/28 dalla lunetta e una rissa con il Collettivo Biancorosso, che aveva esporto lo striscione «Meglio il Gobe del Kobe». Vince Forlì 115-61 (42 punti di Veccia).
23 marzo. Dopo un brain storming di 72 ore in una trattoria della Bassa, il neonato «President Cabinet - Head of External Relations» decide che alla Pallacanestro Reggiana serve un motivatore. Non Livio Sgarbi (ingaggiato nell’anno dell’ultima retrocessione dalla A) ma un personaggio dalla personalità «forte - spiega l’ad Dalla Salda - e mirata a valorizzare il settore giovanile che tutta Europa ci invidia e la serietà del club biancorosso che tutto il mondo ci riconosce». Dopo un serrato ballottaggio a quattro con Mara Maionchi, l’ex vescovo Emmanuel Milingo e il Divino Otelma, viene scelto padre Gabriele Amorth, l’esorcista della Diocesi di Roma. Decisiva, per la scelta del presbitero modenese in qualità di nuovo mental coach biancorosso, una delle sue frasi più famose: «Io paura di Satana? E’ lui che deve avere paura di me: io opero in nome del Signore del mondo. E lui è solo la scimmia di Dio». E come afferma Frates, il problema della Trenkwalder è proprio togliersi la scimmia dalle spalle.
27 marzo. Scafati-Trenk 80-66. A fine gara Max Menetti, con una botta di lungimiranza, si iscrive alla «Prova del cuoco» di Antonella Clerici. Poi ci ripensa e prenota un trapianto di capelli «color Ivan Paterlini» (nuova tonalità lanciata da Garnier), come extrema ratio dello staff. «Le altre mosse tattiche - spiega - le abbiamo già provate tutte».
1 aprile. Niccolò Ghedini, Piero Longo e Giorgio Perroni - il pool di legali che Stefano Landi ha appena strappato a Berlusconi con un contratto multimilionario più tessera nel parterre del Palabigi accanto alla «tifosa che sgallona» - studia l’utilizzo del legittimo impedimento per bloccare l’ultimo turno della stagione regolare (6 maggio), quello che decreterà la retrocessione delle ultime due squadre in classifica, sostenendo che in quella data la squadra biancorossa è attesa alla «Locanda da Cines» a Castelnovo Monti per consueta tigellata di Primavera e per la partita di basket saponato in piazza Gramsci contro i Los Angeles Lakers, arrivati appositamente sull’Appennino reggiano come da clausola del contratto d’ingaggio di Kobe Bryant.
3 aprile. Trenk-Casale Monferrato 74-75 con bomba di Simone Pierich sull’ultima sirena. Tiro debolissimo da centrocampo, ma palla spinta a bersaglio da un urlo del coach Marco Crespi, l’uomo che non sussurra ai canestri.
6 aprile. Grazie all’apertura della Legabasket femminile alle straniere anche in serie B, viene trovata una soluzione per alleggerire i costi della Trenkwalder: rescissione contrattuale con Troy Ostler, ingaggiato dalla Memar Juvenilia dopo una breve vacanza a Casablanca. Vibrate proteste del giocatore: «Mi avevano parlato di un clinic sulle palle perse, ma non credevo avvenisse sotto anestesia».
10 aprile. Venezia-Trenk. Grazie ad un autocanestro sulla sirena, realizzato da Alvin Young (pagato sottobanco con un weekend gratis al relais di Villa Sesso), i biancorossi vincono in laguna 71-72. Ma poi perdono 0-20 a tavolino perché sono transitato col rosso ad un semaforo del Passante di Mestre, considerato strumentazione obbligatoria dal regolamento di Legadue.
13 aprile. Effetto-domino: dopo la serie A, tutti i campionati inferiori si adeguano - seppur «fortemente indignati contro la salvezza comprata» - alla regola che concede alla penultima in classifica di evitare la retrocessione pagando una somma all’avente diritto alla promozione: 500mila euro nella massima serie, 250mila in Legadue, fino alla Prima Divisione, dove la penultima può evitare la retrocessione ricaricando agli aventi diritto la chiavetta di Dorando (5 euro ciascuno), ma per la sola «bevanda al gusto di té».
17 aprile. Trenk-Rimini 51-50 dopo tre tempi supplementari. Ma Reggio perde 0-20 perché una cugina di secondo grado del direttore del Palabigi Claudio Sarti è stata sorpresa in via Guasco dagli uomini del RisDue, neonato Reparto Investigazioni Scientifiche della Legadue, con un anabbagliante bruciato (pure quella strumentazione obbligatoria).
28 aprile. Dopo la brutta stagione a Reggio, con conseguente risoluzione contrattuale, il diesse Pier Francesco Betti decide di lasciare l’Italia. Un peschereccio libico intercetta il suo barcone a tre miglia dalle coste africane.
30 aprile. Barcellona-Trenk 71-69, dopo il +29 (40-69) a 5’22” dalla fine, quando uno spettatore starnutisce e per i biancorossi scatta il consueto black-out. Scrotogramma piatto in casa Trenkwalder.
2 maggio. Giacomo Poretti, del trio «Aldo, Giovanni e Giacomo», chede al club biancorosso le royalties per il personaggio di Tafazzi. «E’ vero che i biancorossi non giocano in calzamaglia nera e non si percuotono l’inguine con una bottiglia di plastica - afferma Giacomo a sostegno della sua richiesta - ma è palese il masochismo e, pertanto, il plagio del personaggio da me interpretato». Inutile l’intervento del pool di avvocati, impegnati a chiarire la distinzione psichiatrica tra Tafazzismo (masochismo volontario) e Sindrome di Tafazzi (patologia biancorossa ufficialmente riconosciuta dall’Organizzazione mondiale della sanità).
6 maggio. La Trenkwalder perde anche con Veroli (44-97). Classifica in coda dopo l’ultima giornata della regular season: San Severo e Forlì 20, Trenkwalder 12.
8 maggio. Il ragionier Spinelli, strappato 48 ore prima al premier Silvio Berlusconi, abbandona i conteggi dell’Olgettina e si mette a quantificare le spese biancorosse 2010-11 considerando i contratti sottoscritti e il successivo acquisto di valigie per 14 fra giocatori (Kudlacek, Verri, Beck, Smith, Salvi, Fultz, Defant, Pugi), allenatori (Coen, Finelli), dirigenti (Betti) e tecnici dello staff (Chiavolelli, Bellelli, Colombini). Il ragioniere si dimette dopo 48 ore. Costo del suo ingaggio: 75mila euro più gita nel Triangolo Biancorosso (Villa Sesso, Pappagnocca, Buco del Signore).
15 maggio. In sede di bilancio consuntivo 2010-11, la Pallacanestro Reggiana constata un esborso stagionale di 42.5 milioni di euro (41 oltre il budget fissato ad inizio stagione). «L’anno in cui ho risparmiato sulla macchinetta del caffé - commenta l’ad Dalla Salda - sono stato ignorato. I-gno-ra-to. Ora è tutta colpa mia, cioè del diesse Betti, di cui ho avallato le scelte. Il problema è che sono tutti invidiosi della mia poltrona».
24 maggio. Carlo Lucarelli dedica una puntata di «Blu Notte» alla Trenkwalder 2010-11. Picco di ascolto: share del 58% (meglio di Sanremo), nonostante il bollino rosso per gli inevitabili aspetti hard della trasmissione.
28 giugno. Mediante un’asta vinta da Dan Brown, che la spunta su Stieg Larsson e Ken Follett, la Pallacanestro Reggiana cede i diritti d’autore sul campionato biancorosso e tappa il buco di bilancio. Restano anche qualche soldo per cominciare a pianificare la stagione 2011-12. Prima mossa: l’ingaggio di Costantino Della Gherardesca (liberato dal Chiambretti Night mediante versamento di 800mila euro) in qualità di diesse. Seconda mossa: la scelta del terzo allenatore. Ad affiancare Frates e Menetti sarà padre Georg, strappato alla Segreteria papale in cambio della metanizzazione - a cura della «Landi Renzo Spa» - dei ceri votivi delle chiese cattoliche dell’emisfero settentrionale.
2 luglio. La ricostituita Banda della Magliana lancia un’opa sui prodotti finanziari che gravitano attorno alla Pallacanestro Reggiana. Stefano Landi resiste e difende il club biancorosso dall’assalto.
20 luglio. La Trenkwalder viene ripescata in Legadue per il fallimento di 12 squadre su 16 del campionato 2010-11. I biancorossi vengono classificati al 4º posto. «Risultato in linea con gli obiettivi d’inizio stagione - commenta il presidente Paterlini - e senza la fatica di dover affrontare i play off».
22 luglio. Attirata dall’opa della quasi omonima Banda, la neonata Banca della Magliana (spot su Radio2: «Tutti attorno a te. Col passamontagna») scalza la Trenkwalder e diventa primo sponsor della Pallacanestro Reggiana in cambio di 8 milioni di euro l’anno. Soldi ben spesi.
Tafazzi fa causa, in arrivo pure Kobe Bryant
- La Gazzetta di Reggio -
03/03/2011 10:29 - MAURO GRASSELLI
REGGIO. In attesa della ripresa del campionato, dopo la pausa per le finali di Coppa Italia, la Gazzetta di Reggio è in grado di anticipare che cosa accadrà da ora alla fine della stagione in casa Pallacanestro Reggiana, grazie ad un baule di documenti riservati acquistati da Wikileaks.
3 marzo. La Trenkwalder accoglie il neoingaggiato Troy Bell. E’ il terzo Troy stagionale, dopo Joe Troy Smith e Troy Ostler. Il presidente Ivan Paterlini: «Visto l’andazzo, lo sapevo che la stagione finiva a Troy».
4 marzo. Memore del ritiro punitivo al «Relais delle Vele» di Villa Sesso e delle successive sconfitte con Imola e Pistoia, la dirigenza della Trenkwalder, al termine di un brain storming di 48 ore nella sede societaria, dispone il «ritiro preventivo» in vista del match con la Snaidero Udine. Sede del ritiro: un motel nel cuore del quartiere Pappagnocca, scelto «per coerenza» con Sesso (località a 4 chilometri dal centro cittadino), dopo un meditato ballottaggio con camper parcheggiato nel quartiere Buco del Signore. Stanziata la cifra extrabudget di 2 milioni di euro per l’ingaggio di Lele Mora in qualità di animatore delle serate punitive, più 900mila euro per gli «accessori».
5 marzo. Azione legale della Pallacanestro Reggiana contro lo «Zombiewalk» organizzato sabato 26 lungo le vie del centro. «Lo Zombiewalk l’abbiamo inventato noi ad ottobre - si legge in una nota del club - come hanno potuto vedere gli spettatori del Palabigi in questi mesi».
6 marzo. Trenkwalder-Udine 58-85. Il risultato palindromo attiva, misteriosamente, il neurone residuo e induce lo staff biancorosso a passare alle maniere forti: «Tutti in ritiro punitivo a Gazzo di Bigarello, in provincia di Mantova».
7 marzo. Dopo un «testa-o-croce» in attesa del semaforo verde, l’amministratore delegato Alessandro Dalla Salda decide che alla Pallacanestro Reggiana ha bisogno di un «President Cabinet - Head of External Relations», come quello di Sonia Masini, presidente della Provincia (sponsor del club biancorosso). Membri del President Cabinet: Gaia Spallanzani, Fabrizia Paolini, Alfonso Signorini e Capitan Ventosa, quest’ultimo prelevato da «Striscia la notizia» in cambio del fratellino di Nicolò Melli e della sorella di Gianluca Basile, entrambi sotto contratto con il club biancorosso. Spesa extrabugdet di 750mila euro, di cui 800 euro suddivisi tra le prime due e 749.200 euro per Signorini & Ventosa.
8 marzo. Coach Fabrizio Frates allenta la tensione in vista del prossimo match tenendo un clinic alla Festa della Donna di Pappagnocca sul tema: «Fallo personale, fallo antisportivo e doppia doppia».
13 marzo. Ferrara-Trenk 101-39. Frates prende i voti sacerdotali e si accorda con la Curia per farsi assegnare (ma solo a fine stagione) ad un monastero femminile.
14 marzo. Annullato il tesseramento di Troy Bell. Non per mancanza del visto d’espatrio o per altri problemi burocratici, ma perché la Pallacanestro Reggiana, causa spiacevole errore, ha inviato la documentazione alla Legacoop anziché alla Legadue. Quindi, tesseramento inesistente. In compenso, dalla Legacoop arrivano un buono sconto per i surgelati dell’Ipercoop Ariosto e una interessante proposta della Cooperativa Muratori Reggiolo, che intende trasformare il Palabigi e il vicino ex ospedale psichiatrico giudiziario nella sede della famosa Polisportiva destinata a riunire Pallacanestro Reggiana e Ac Reggiana, ovvero le eccellenze (si fa per dire) dello sport reggiano. Core business della Polisportiva: le bocce (unico sport futuribile). Al posto del Palabigi e dell’ex Opg sorgerà lo sconfinato PalaCatòmesTòt, il più grande bocciodromo al mondo (12 piani, con piste anche in salita, una pure innevata), per andare incontro all’invecchiamento della popolazione reggiana. Lo stadio Giglio sarà trasformato parte in prosciuttificio, parte in deposito di protesi ortopediche.
15 marzo. Approfittando della serrata Nba, la Trenkwalder spende l’ultimo gettone disponibile ingaggiando Kobe Bryant, come anticipato da Cuttie News, prestigiosa testata appartenente all’ex stella Nba Scottie Pippen e al cugino Fottie Pippen. Costo dell’operazione: 14 milioni di euro, più mansarda a Montecavolo (dove Kobe abitò da bambino con il padre Joe), più chiavetta di Dorando caricata con 50mila euro. Il tutto, per avere la stella Nba a Reggio per le ultime 7 gare della stagione regolare. Kobe viene preferito, dopo una notte di yoga e reiki sul Monte Ventasso, all’«usato sicuro» Vasil Vasco Evtimov, il boiler bulgaro già visto in maglia biancorossa nella stagione 2008-09.
16 marzo. San Severo risponde ingaggiando Carmelo Anthony. Forlì si consola con Danilo Gallinari, strappato a Denver.
20 marzo. Sfida decisiva per la salvezza al Palabigi: Trenk-Forlì. Kobe Bryant, impippito quanto basta dalle poche ore trascorse nel depressissimo spogliatoio biancorosso, chiude i 38 minuti di gioco con 0/7 da due, 0/5 da tre, 2/28 dalla lunetta e una rissa con il Collettivo Biancorosso, che aveva esporto lo striscione «Meglio il Gobe del Kobe». Vince Forlì 115-61 (42 punti di Veccia).
23 marzo. Dopo un brain storming di 72 ore in una trattoria della Bassa, il neonato «President Cabinet - Head of External Relations» decide che alla Pallacanestro Reggiana serve un motivatore. Non Livio Sgarbi (ingaggiato nell’anno dell’ultima retrocessione dalla A) ma un personaggio dalla personalità «forte - spiega l’ad Dalla Salda - e mirata a valorizzare il settore giovanile che tutta Europa ci invidia e la serietà del club biancorosso che tutto il mondo ci riconosce». Dopo un serrato ballottaggio a quattro con Mara Maionchi, l’ex vescovo Emmanuel Milingo e il Divino Otelma, viene scelto padre Gabriele Amorth, l’esorcista della Diocesi di Roma. Decisiva, per la scelta del presbitero modenese in qualità di nuovo mental coach biancorosso, una delle sue frasi più famose: «Io paura di Satana? E’ lui che deve avere paura di me: io opero in nome del Signore del mondo. E lui è solo la scimmia di Dio». E come afferma Frates, il problema della Trenkwalder è proprio togliersi la scimmia dalle spalle.
27 marzo. Scafati-Trenk 80-66. A fine gara Max Menetti, con una botta di lungimiranza, si iscrive alla «Prova del cuoco» di Antonella Clerici. Poi ci ripensa e prenota un trapianto di capelli «color Ivan Paterlini» (nuova tonalità lanciata da Garnier), come extrema ratio dello staff. «Le altre mosse tattiche - spiega - le abbiamo già provate tutte».
1 aprile. Niccolò Ghedini, Piero Longo e Giorgio Perroni - il pool di legali che Stefano Landi ha appena strappato a Berlusconi con un contratto multimilionario più tessera nel parterre del Palabigi accanto alla «tifosa che sgallona» - studia l’utilizzo del legittimo impedimento per bloccare l’ultimo turno della stagione regolare (6 maggio), quello che decreterà la retrocessione delle ultime due squadre in classifica, sostenendo che in quella data la squadra biancorossa è attesa alla «Locanda da Cines» a Castelnovo Monti per consueta tigellata di Primavera e per la partita di basket saponato in piazza Gramsci contro i Los Angeles Lakers, arrivati appositamente sull’Appennino reggiano come da clausola del contratto d’ingaggio di Kobe Bryant.
3 aprile. Trenk-Casale Monferrato 74-75 con bomba di Simone Pierich sull’ultima sirena. Tiro debolissimo da centrocampo, ma palla spinta a bersaglio da un urlo del coach Marco Crespi, l’uomo che non sussurra ai canestri.
6 aprile. Grazie all’apertura della Legabasket femminile alle straniere anche in serie B, viene trovata una soluzione per alleggerire i costi della Trenkwalder: rescissione contrattuale con Troy Ostler, ingaggiato dalla Memar Juvenilia dopo una breve vacanza a Casablanca. Vibrate proteste del giocatore: «Mi avevano parlato di un clinic sulle palle perse, ma non credevo avvenisse sotto anestesia».
10 aprile. Venezia-Trenk. Grazie ad un autocanestro sulla sirena, realizzato da Alvin Young (pagato sottobanco con un weekend gratis al relais di Villa Sesso), i biancorossi vincono in laguna 71-72. Ma poi perdono 0-20 a tavolino perché sono transitato col rosso ad un semaforo del Passante di Mestre, considerato strumentazione obbligatoria dal regolamento di Legadue.
13 aprile. Effetto-domino: dopo la serie A, tutti i campionati inferiori si adeguano - seppur «fortemente indignati contro la salvezza comprata» - alla regola che concede alla penultima in classifica di evitare la retrocessione pagando una somma all’avente diritto alla promozione: 500mila euro nella massima serie, 250mila in Legadue, fino alla Prima Divisione, dove la penultima può evitare la retrocessione ricaricando agli aventi diritto la chiavetta di Dorando (5 euro ciascuno), ma per la sola «bevanda al gusto di té».
17 aprile. Trenk-Rimini 51-50 dopo tre tempi supplementari. Ma Reggio perde 0-20 perché una cugina di secondo grado del direttore del Palabigi Claudio Sarti è stata sorpresa in via Guasco dagli uomini del RisDue, neonato Reparto Investigazioni Scientifiche della Legadue, con un anabbagliante bruciato (pure quella strumentazione obbligatoria).
28 aprile. Dopo la brutta stagione a Reggio, con conseguente risoluzione contrattuale, il diesse Pier Francesco Betti decide di lasciare l’Italia. Un peschereccio libico intercetta il suo barcone a tre miglia dalle coste africane.
30 aprile. Barcellona-Trenk 71-69, dopo il +29 (40-69) a 5’22” dalla fine, quando uno spettatore starnutisce e per i biancorossi scatta il consueto black-out. Scrotogramma piatto in casa Trenkwalder.
2 maggio. Giacomo Poretti, del trio «Aldo, Giovanni e Giacomo», chede al club biancorosso le royalties per il personaggio di Tafazzi. «E’ vero che i biancorossi non giocano in calzamaglia nera e non si percuotono l’inguine con una bottiglia di plastica - afferma Giacomo a sostegno della sua richiesta - ma è palese il masochismo e, pertanto, il plagio del personaggio da me interpretato». Inutile l’intervento del pool di avvocati, impegnati a chiarire la distinzione psichiatrica tra Tafazzismo (masochismo volontario) e Sindrome di Tafazzi (patologia biancorossa ufficialmente riconosciuta dall’Organizzazione mondiale della sanità).
6 maggio. La Trenkwalder perde anche con Veroli (44-97). Classifica in coda dopo l’ultima giornata della regular season: San Severo e Forlì 20, Trenkwalder 12.
8 maggio. Il ragionier Spinelli, strappato 48 ore prima al premier Silvio Berlusconi, abbandona i conteggi dell’Olgettina e si mette a quantificare le spese biancorosse 2010-11 considerando i contratti sottoscritti e il successivo acquisto di valigie per 14 fra giocatori (Kudlacek, Verri, Beck, Smith, Salvi, Fultz, Defant, Pugi), allenatori (Coen, Finelli), dirigenti (Betti) e tecnici dello staff (Chiavolelli, Bellelli, Colombini). Il ragioniere si dimette dopo 48 ore. Costo del suo ingaggio: 75mila euro più gita nel Triangolo Biancorosso (Villa Sesso, Pappagnocca, Buco del Signore).
15 maggio. In sede di bilancio consuntivo 2010-11, la Pallacanestro Reggiana constata un esborso stagionale di 42.5 milioni di euro (41 oltre il budget fissato ad inizio stagione). «L’anno in cui ho risparmiato sulla macchinetta del caffé - commenta l’ad Dalla Salda - sono stato ignorato. I-gno-ra-to. Ora è tutta colpa mia, cioè del diesse Betti, di cui ho avallato le scelte. Il problema è che sono tutti invidiosi della mia poltrona».
24 maggio. Carlo Lucarelli dedica una puntata di «Blu Notte» alla Trenkwalder 2010-11. Picco di ascolto: share del 58% (meglio di Sanremo), nonostante il bollino rosso per gli inevitabili aspetti hard della trasmissione.
28 giugno. Mediante un’asta vinta da Dan Brown, che la spunta su Stieg Larsson e Ken Follett, la Pallacanestro Reggiana cede i diritti d’autore sul campionato biancorosso e tappa il buco di bilancio. Restano anche qualche soldo per cominciare a pianificare la stagione 2011-12. Prima mossa: l’ingaggio di Costantino Della Gherardesca (liberato dal Chiambretti Night mediante versamento di 800mila euro) in qualità di diesse. Seconda mossa: la scelta del terzo allenatore. Ad affiancare Frates e Menetti sarà padre Georg, strappato alla Segreteria papale in cambio della metanizzazione - a cura della «Landi Renzo Spa» - dei ceri votivi delle chiese cattoliche dell’emisfero settentrionale.
2 luglio. La ricostituita Banda della Magliana lancia un’opa sui prodotti finanziari che gravitano attorno alla Pallacanestro Reggiana. Stefano Landi resiste e difende il club biancorosso dall’assalto.
20 luglio. La Trenkwalder viene ripescata in Legadue per il fallimento di 12 squadre su 16 del campionato 2010-11. I biancorossi vengono classificati al 4º posto. «Risultato in linea con gli obiettivi d’inizio stagione - commenta il presidente Paterlini - e senza la fatica di dover affrontare i play off».
22 luglio. Attirata dall’opa della quasi omonima Banda, la neonata Banca della Magliana (spot su Radio2: «Tutti attorno a te. Col passamontagna») scalza la Trenkwalder e diventa primo sponsor della Pallacanestro Reggiana in cambio di 8 milioni di euro l’anno. Soldi ben spesi.
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