Si parla di Giovanni Pini, le cui qualità sono emerse prepotentemente nel recente successo della Trenkwalder contro Forlì.
- Il Resto del Carlino -
26/03/2011 11:05 - Gabriele Gallo
EROE DEL giorno è sicuramente un po’ troppo. Perché se da un lato è giusto esultare quando un ragazzo del vivaio si rivela un fattore fondamentale nella vittoria più importante della stagione, d’altra parte è necessario stare attenti a non enfatizzare troppo la sua prestazione: per non bruciarlo. Si parla di Giovanni Pini, le cui qualità sono emerse prepotentemente nel recente successo della Trenkwalder contro Forlì. Ne tesse le lodi Alessandro Ramagli, capo allenatore biancorosso tra il 2008 e il 2010, ma pure coach di Pini, nella Nazionale Under 18, nel 2009. «Giovanni è un giocatore molto solido, bravo a spaziare sul campo. Un 4 dalla mano calda anche se il suo tiro deve migliorare in continuità e morbidezza, fondamentale che può tranquillamente acquisire. E’ un combattente, fortemente motivato e di grande intelligenza cestistica». Verrebbe da dire il giovane quasi perfetto per il “sistema Frates”. «Se Fabrizio l’ha fatto giocare vuol dire che lo ritiene affidabile e ha fiducia nelle sue prestazioni per aiutare la prima squadra. Magari non ha un talento sconfinato, ma vi supplisce con una volontà di ferro».
«E’UN GIOVANE di eccellenti qualità umane – dice di lui Antonio Bocchino, attuale Ct della Nazionale Under 16 che ha lavorato con Pini in varie occasioni – che nei team azzurri giovanili ha sempre rappresentato un punto di riferimento per i compagni. Ha grandi margini di miglioramento sa dove vuole arrivare, ma nel contempo è molto umile. In più se si sente coinvolto riesce ad andare oltre i suoi massimi». Bocchino ne traccia anche un profilo tecnico: «La migliore qualità è che ha già compreso, quasi fosse un veterano, come si gioca a basket. In più è un atleta versatile, che può giocare sia fronte che spalle a canestro. Potenzialmente ha pure un buon tiro, specialmente in posizione frontale e dalla linea dei 3 punti». Il suo limite, a giudizio del tecnico federale è che «ha bisogno di migliorare la sua tolleranza ai contatti con giocatori fisicamente più dotati. In questo senso l’esperienza che sta facendo in Legadue, specialmente in allenamento a fianco di giocatori dell’esperienza di Frosini e Chiacig, gli sarà utilissima». Le gesta di Pini sono costantemente monitorate dal settore squadre Nazionali. In particolare dall’allenatore dell’Under 20, Stefano Sacripanti (che guida in A1 la Pepsi Caserta) il quale puntualizza: «Non ho ancora avuto modo di allenarlo direttamente, ma è un giocatore che teniamo nella dovuta considerazione, anche perché è nel giro azzurro da diversi anni e lo conosciamo bene. E’nella mia lista».
26/03/2011 11:05 - Gabriele Gallo
EROE DEL giorno è sicuramente un po’ troppo. Perché se da un lato è giusto esultare quando un ragazzo del vivaio si rivela un fattore fondamentale nella vittoria più importante della stagione, d’altra parte è necessario stare attenti a non enfatizzare troppo la sua prestazione: per non bruciarlo. Si parla di Giovanni Pini, le cui qualità sono emerse prepotentemente nel recente successo della Trenkwalder contro Forlì. Ne tesse le lodi Alessandro Ramagli, capo allenatore biancorosso tra il 2008 e il 2010, ma pure coach di Pini, nella Nazionale Under 18, nel 2009. «Giovanni è un giocatore molto solido, bravo a spaziare sul campo. Un 4 dalla mano calda anche se il suo tiro deve migliorare in continuità e morbidezza, fondamentale che può tranquillamente acquisire. E’ un combattente, fortemente motivato e di grande intelligenza cestistica». Verrebbe da dire il giovane quasi perfetto per il “sistema Frates”. «Se Fabrizio l’ha fatto giocare vuol dire che lo ritiene affidabile e ha fiducia nelle sue prestazioni per aiutare la prima squadra. Magari non ha un talento sconfinato, ma vi supplisce con una volontà di ferro».
«E’UN GIOVANE di eccellenti qualità umane – dice di lui Antonio Bocchino, attuale Ct della Nazionale Under 16 che ha lavorato con Pini in varie occasioni – che nei team azzurri giovanili ha sempre rappresentato un punto di riferimento per i compagni. Ha grandi margini di miglioramento sa dove vuole arrivare, ma nel contempo è molto umile. In più se si sente coinvolto riesce ad andare oltre i suoi massimi». Bocchino ne traccia anche un profilo tecnico: «La migliore qualità è che ha già compreso, quasi fosse un veterano, come si gioca a basket. In più è un atleta versatile, che può giocare sia fronte che spalle a canestro. Potenzialmente ha pure un buon tiro, specialmente in posizione frontale e dalla linea dei 3 punti». Il suo limite, a giudizio del tecnico federale è che «ha bisogno di migliorare la sua tolleranza ai contatti con giocatori fisicamente più dotati. In questo senso l’esperienza che sta facendo in Legadue, specialmente in allenamento a fianco di giocatori dell’esperienza di Frosini e Chiacig, gli sarà utilissima». Le gesta di Pini sono costantemente monitorate dal settore squadre Nazionali. In particolare dall’allenatore dell’Under 20, Stefano Sacripanti (che guida in A1 la Pepsi Caserta) il quale puntualizza: «Non ho ancora avuto modo di allenarlo direttamente, ma è un giocatore che teniamo nella dovuta considerazione, anche perché è nel giro azzurro da diversi anni e lo conosciamo bene. E’nella mia lista».
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