La Sigma Barcellona si prepara ad affrontare sabato alle 20,45 una Trenkwalder Reggio Emilia ancora senza Fabrizio Frates

Max Passalacqua
Ha approfittato della breve pausa in concomitanza con le feste di Pasqua per riunire la famiglia, con l'arrivo dei figli, e concedersi una gita nella bella Sicilia sudorientale (Noto e Siracusa le tappe). Ha colto l'occasione per porgere, attraverso il sito Internet della società, «i più sinceri auguri di buona Pasqua ai tifosi di basket ed ai barcellonesi, al mio staff, alla dirigenza, al gm Santoro, all'amministratore unico Tommaso Donato, al presidente Bonina». Ha trovato nell'uovo... Jeremy Wise, l'americano "di scorta" per i playoff. Alla vigilia della ripresa degli allenamenti (fissata per stamattina), Cesare Pancotto è più che mai carico per la volata delle ultime due giornate di regular season.
«Non avremo ancora Mocavero e Cardinali – informa il coach di Porto San Giorgio – il primo, dopo le due amichevoli con Viola e Orlandina, ha sentito riacutizzarsi il dolore alla caviglia e quindi effettuerà nuove terapie per poi unirsi alla squadra» probabilmente giovedì, con la speranza di averlo disponibile per sabato sera contro Reggio Emilia al "PalAlberti". Quanto a Cardinali, sta recuperando dall'infortunio e sarà pronto per i playoff.
– In più c'è Wise, un suo "pallino" visto che già in estate faceva parte della sua lista di playmaker.
«L'idea che sottende all'ingaggio di Wise è sin troppo chiara: abbiamo voluto dare forza alla squadra che sin qui ha ricambiato la nostra fiducia. È un giocatore che non è un rinforzo, ma che innanzitutto ci consentirà di allenarci meglio e con continuità visto che ormai siamo in otto da parecchio tempo».
– Suscita qualche interrogativo la scelta del ruolo: essendo extracomunitario potrà sostituire solo Crispin o Hicks, e in regia c'è già l'alternativa Sorrentino mentre in ala piccola non avete un altro giocatore che faccia quello che fa Hicks.
«In realtà, per me Wise è una combo guard moderna, non un play classico ma piuttosto un giocatore di energia, che batte l'uomo e attacca il canestro, che difende magari meglio sulla palla che sull'uomo, atletico pur non essendo altissimo, quindi abbiamo scelto un po' nel mezzo, un giocatore che porta palla ma può anche entrare nella rotazione degli esterni. A me piace molto ma andrà messo a confronto con il basket europeo, a cominciare dagli allenamenti».
– Per il resto, come arriva la sua squadra allo striscione dell'ultimo chilometro? Nove vittorie in tredici partite la pongono in prima fila tra quelle più in forma.
«Compatibilmente con gli infortuni siamo in ottime condizioni, e questo non è un caso: siamo stati molto attenti ai particolari dall'inizio dell'anno, programmando ogni minimo dettaglio per arrivare a questo punto della stagione al massimo della forma. Abbiamo lavorato più degli altri perché ne avevamo bisogno essendo una neopromossa, oggi raccogliamo i frutti del lavoro».
– Nella scorsa settimana si è finalmente conclusa la telenovela Udine. Ora può finalmente dirci che idea si è fatto di questa storia, se e quanto le brucia quel -1 in classifica che vi toglie anche il piacere di controllare scontri diretti e classifiche avulse...
«Ho rimosso. Udine è in una scatola chiusa ermeticamente, che alla fine dell'anno andrò a riaprire. In questo momento voglio pensare esclusivamente al campionato. Proiezioni sugli accoppiamenti nei playoff? Mancano ancora due giornate, ci sono gli scontri diretti e quindi troppe variabili, e poi non voglio mettere le idee davanti ai fatti. Restiamo concentrati su quello che serve per arrivare ai playoff nella migliore posizione possibile, partita dopo partita, passo dopo passo; prima Reggio Emilia, poi Venezia».
– Però coach, sia sincero: da un po' di tempo, forse da quando avete ricominciato a vincere in trasferta, lei sembra più fiducioso rispetto alla cautela dei primi tempi.
«Io sono fiducioso solo nel lavoro. Vede, non sono un "mago", ma una persona molto organizzata, che non lascia niente al caso. Ho fiducia nel lavoro che abbiamo fatto e che continueremo a fare, ho fiducia nella squadra, nella società e nell'ambiente».
Con la fiducia di coach Pancotto, dunque, la Sigma Barcellona si prepara ad affrontare sabato alle 20,45 una Trenkwalder Reggio Emilia ancora senza Fabrizio Frates (dimesso dopo il ricovero per le complicanze di una violenta colica renale) in panchina e con il dubbio relativo alle condizioni di Roberto Chiacig che ha saltato gli ultimi allenamenti prima della pausa.

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