Trenkwalder, con Sigma Barcellona il bivio più importante dell’annata
- La Gazzetta di Reggio -
30/04/2011 09:20 - MAURO GRASSELLI
REGGIO. E’ una stagione maledetta, nata col marchio d’infamia, quella che oggi alle 20.45 porta la Trenkwalder all’ennesimo bivio da testa-o-croce, forse quello più importante per le sorti biancorosse.
Il penultimo turno della stagione regolare vede tutte le squadre in campo alla stessa ora e fotografa una classifica impietosa: Pallacanestro Reggiana intruppata a quota 20, sul penultimo gradino assieme a Verona, Lodi e Forlì, ma alle spalle di tutt’e tre per il calcolo degli scontri diretti, favorevoli con i romagnoli e pessimi con le altre due. Alle spalle c’è solo la già retrocessa San Severo. Davanti, Ferrara non può ritenersi fuori dalla mischia, nonostante i 22 punti. E allora non resta che lanciare le monete in aria e attendere i risultati di Barcellona-Trenkwalder, Forlì-Casale Monferrato, Imola-Lodi, Verona-Venezia e Ferrara-Udine.
Inutile fare calcoli, anche perché i risultati sarebbero deprimenti, ora che il penultimo posto e quindi il cerino-retrocessione è nelle mani dei biancorossi, per la prima volta nella stagione, dopo il canestro-beffa di Metreveli allo scadere di Trenkwalder-Rimini.
Allora non resta che scendere in campo e giocarsela «con rabbia agonistica e con più motivazioni dei nostri avversari», come ha detto Max Menetti alla vigilia della partenza per la Sicilia. Anche oggi sarà lui a guidare la squadra, assieme ad Andrea Menozzi, così come avverrà venerdì prossimo nell’ultimo turno della stagione, dal momento che ieri il club biancorosso ha ufficializzato ciò che tutti hanno messo in conto fin dal momento in cui si è saputo dell’intervento chirurgico urgente per Fabrizio Frates: il coach salterà anche la gara casalinga con Veroli, perché il decorso post-operatorio non è una passeggiata.
Mancava giusto questa tegola nell’annata nera, nata male e proseguita peggio. Una stagione fatta di rivoluzioni, l’ultima delle quali sembrava destinata a raddrizzare la barra, finalmente. Ma nonostante le vittorie sulle capolista Casale Monferrato e Venezia - difficilmente pronosticabili e preziose: basti pensare alla situazione in cui si troverebbe ora la squadra - la scimmia non scende dalle spalle. Ma il quadro è questo, e Reggio, per salvare un trentennio di basket professionistico, non può fare altro che vincere - questa sera a Barcellona Pozzo di Gotto e venerdì prossimo al Palabigi contro Veroli - e poi attendere i risultati provenienti dagli altri campi. Perché se è vero che la Trenk oggi affronta la matricola-rivelazione del campionato, più che mai determinata a chiudere la stagione con il salto in serie A, è altrettanto vero che le coinquiline a quota 20 non hanno avversarie facili, a cominciare da Forlì e Verona, che stasera ospitano Casale e Venezia.
Anche ieri la squadra biancorossa si è allenata a Reggio senza particolari problemi. Nel pomeriggio la partenza per la Sicilia con i sette veterani più Cervi, Germani, Pini e Veccia.
30 Aprile 2011 ore 11:32
30/04/2011 09:20 - MAURO GRASSELLI
REGGIO. E’ una stagione maledetta, nata col marchio d’infamia, quella che oggi alle 20.45 porta la Trenkwalder all’ennesimo bivio da testa-o-croce, forse quello più importante per le sorti biancorosse.
Il penultimo turno della stagione regolare vede tutte le squadre in campo alla stessa ora e fotografa una classifica impietosa: Pallacanestro Reggiana intruppata a quota 20, sul penultimo gradino assieme a Verona, Lodi e Forlì, ma alle spalle di tutt’e tre per il calcolo degli scontri diretti, favorevoli con i romagnoli e pessimi con le altre due. Alle spalle c’è solo la già retrocessa San Severo. Davanti, Ferrara non può ritenersi fuori dalla mischia, nonostante i 22 punti. E allora non resta che lanciare le monete in aria e attendere i risultati di Barcellona-Trenkwalder, Forlì-Casale Monferrato, Imola-Lodi, Verona-Venezia e Ferrara-Udine.
Inutile fare calcoli, anche perché i risultati sarebbero deprimenti, ora che il penultimo posto e quindi il cerino-retrocessione è nelle mani dei biancorossi, per la prima volta nella stagione, dopo il canestro-beffa di Metreveli allo scadere di Trenkwalder-Rimini.
Allora non resta che scendere in campo e giocarsela «con rabbia agonistica e con più motivazioni dei nostri avversari», come ha detto Max Menetti alla vigilia della partenza per la Sicilia. Anche oggi sarà lui a guidare la squadra, assieme ad Andrea Menozzi, così come avverrà venerdì prossimo nell’ultimo turno della stagione, dal momento che ieri il club biancorosso ha ufficializzato ciò che tutti hanno messo in conto fin dal momento in cui si è saputo dell’intervento chirurgico urgente per Fabrizio Frates: il coach salterà anche la gara casalinga con Veroli, perché il decorso post-operatorio non è una passeggiata.
Mancava giusto questa tegola nell’annata nera, nata male e proseguita peggio. Una stagione fatta di rivoluzioni, l’ultima delle quali sembrava destinata a raddrizzare la barra, finalmente. Ma nonostante le vittorie sulle capolista Casale Monferrato e Venezia - difficilmente pronosticabili e preziose: basti pensare alla situazione in cui si troverebbe ora la squadra - la scimmia non scende dalle spalle. Ma il quadro è questo, e Reggio, per salvare un trentennio di basket professionistico, non può fare altro che vincere - questa sera a Barcellona Pozzo di Gotto e venerdì prossimo al Palabigi contro Veroli - e poi attendere i risultati provenienti dagli altri campi. Perché se è vero che la Trenk oggi affronta la matricola-rivelazione del campionato, più che mai determinata a chiudere la stagione con il salto in serie A, è altrettanto vero che le coinquiline a quota 20 non hanno avversarie facili, a cominciare da Forlì e Verona, che stasera ospitano Casale e Venezia.
Anche ieri la squadra biancorossa si è allenata a Reggio senza particolari problemi. Nel pomeriggio la partenza per la Sicilia con i sette veterani più Cervi, Germani, Pini e Veccia.
30 Aprile 2011 ore 11:32
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