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- Ufficio Stamoa Legadue -

16/04/2011 17:31 - di Fabrizio Pungetti

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A Reggio Emilia, dopo le vittorie con Casale e a Venezia, serve un’altra impresa nella sua rincorsa alla salvezza. Rimini ha voglia di riscatto dopo 2 ko , a Scafati e in casa con l’Assigeco. Gran duello sotto canestro tra guerrieri come Rudy Valenti e Demian Filloy, a confronto la leadership di Robinson e Vuckcevic, duello fra lunghi espertissimi come Chiacig e Lollis, ma anche giovani in campo come Frassineti (forlivese, è un derby per lui), Pini, Tomassini, Piazza.

ULTIME DAI CAMPI - Settimana di buon lavoro senza intoppi su entrambi i fornti.

LA PAROLA AI PROTAGONISTI - In casa reggiana Rudy Valenti ha fiducia: “Non siamo più quelli di prima, fragili e pieni di paure, ora siamo unitissimi, stiamo bene insieme e tutti, sottolineo tutti, lavoriamo per l’obiettivo che ci siamo posti: la salvezza. Io il trascinatore emotivo della squadra? Vi ringrazio per la stima. Ma credo di non fare nulla di speciale tranne dare tutto me stesso sul parquet. Dopo l’arrivo di Frates, quando tutto si è stabilizzato e ogni giocatore ha avuto un ruolo preciso ho avuto modo di mostrare le mie qualità e ne sono molto contento. Coach Frates ha dimostrato di credere molto in me... ma non diversamente da tutta la squadra e, direi, tutto l’ambiente, anche la mia annata è stata costellata di momenti difficili. Ci sono stati dubbi pure sulla mia permanenza qui. Quando però Frates è arrivato ha detto che mi voleva e che avrei giocato. E’ stato un onore per me, ma anche una responsabilità. L’assenza del coach è stata una botta tremenda per tutti. Ma avevamo il dovere di reagire, soprattutto per lui. Prima della partita contro Venezia ci ha mandato un sms, dicendo che era orgoglioso di noi e che dovevamo scendere in campo con grandissima grinta. Per me le sue parole sono state preziose, ma credo anche per tutti i miei compagni. Adesso ci siamo stretti tutti intorno a Max Menetti, che è un bravissimo allenatore e sta portando avanti alla grande il lavoro di Fabrizio”
Per i Crabs, ecco il pensiero di Alessandro Piazza. “Devo migliorare in continuità, con l’Assigeco ho fatto male, e nel tiro da tre punti perché non sono costante. Va bene invece nella pressione a tutto campo, cerco sempre di infastidire il portatore di palla avversario. Con la mia stazza fisica posso infilarmi nel palleggio di chi marco e così arriva il recupero. Migliorare? Sempre, non bisogna accontentarsi come dice giustamente Caja. Soprattutto, come ho detto, nel tiro da tre punti, specialità nella quale mi sono un po' sbloccato ma in cui mi manca costanza. Mi alleno tutti i giorni anche dopo la fine della seduta, ringrazio gli assistenti per la pazienza e spero di aumentare le mie percentuali perché la squadra ha bisogno anche dei miei canestri. Se le vinciamo tutte il quarto posto è raggiungibile. Sarà durissima perché Reggio è ancora in ballo per la salvezza e giocherà alla morte contro di noi. Gli emiliani sono in forma, come dimostra il blitz che hanno fatto a Venezia, perciò dovremo dare il massimo per provare a vincere. Per i play-offe tutto in gioco, possiamo raggiungere anche il quarto posto a patto di vincerle tutte da qui alla fine. È il nostro obiettivo e ci proveremo con ogni mezzo”.

ALL’ANDATA ANDO’ COSI’- Fa relativamente testo, perché Reggio doveva ancora effettuare la rivoluzione finale. Vittoria di Rimini comunque sofferta, 87-86, con Reggio spesso avanti. Grandissimo Roderick con 33p in 35’ (12/16, 2/4, 3/3, 5 rimbalzi, 3 recuperate) solido Vukcevic con 15p in 30’ (6/10, 1/3, 2 assist), tra i reggiani Smith 25p in 27 con 4/6, 3/7, 8/10 e un buon Frasisneti da 14p in 32’ con 1/ 4, un ottimo 4/5 nelle triple, 2 assist.

I PRECEDENTI - 16 le sfide di LegaDue tra Reggiana e Basket Rimini: gli emiliani conducono 9-7.

GLI EX – Fugace apparizione di Demian Filloy a Reggio Emilia, nella stagione ‘08/09 5 presenze, 36 punnti, 7.2 a gara.

I COACH - Massimiliano Menetti, nato a Palamanoiva (Udine) il 27 gennaio 1973, e cresciuto nel settore giovanile della Pallacanestro Reggiana, sostituirà momentaneamente Frates. E’ già stato capo allenatore nella stagione ‘06/07 in A1 subentrando a Renato Pasquali e realizzando 10 vittorie in 28 gare non riuscendo a evitare la retrocessione anche per molta sfortuna e per il caso Lorbek. E’ stato capo allenatore di Reggio anche per… un’ altra gara quest’anno dopo le dimissioni di Finelli in attesa di Frates: ed era proprio contro Venezia all’andata, vedi il destino…La differenza è che stavolta, Venezia, l’ha battuta e in casa sua.
Attilio Caja è al primo anno a Rimini: nato a Pavia il 20 maggio 1961, sposato con Giovanna, ha iniziato ad allenare giovanissimo, invogliato dall’ammirazione per il suo coach nelle giovanili ed arrivato sulle panchine di grandi club come Roma, Pesaro, Napoli e Milano. Tra i colleghi nutre particolare stima per Messina, Scariolo e Pianigiani. Non solo basket nella sua vita: è infatti un tifoso sfegatato dell’Inter, al punto da usarne l’inno come suoneria del cellulare e da volare a Madrid per la storica finale di Champions. Il suo atleta favorito è Carl Lewis, cui andrebbe aggiunto Michael Schumacher se solo non fosse rientrato... Rimasto folgorato dai sette anni alla guida della Virtus Roma, adora la Città Eterna. Forse anche per questo il suo attore preferito è Cristian De Sica. Amante della buona tavola, ha due passioni culinarie assolute, riguardo le quali non scende a compromessi: la pizza e il gelato. In carriera – 533 presenze (quinto tra quelli in attività) 264 vittorie (49.6%) In Legadue questa è la seconda stagione (dopo quella negativa di Novara, stagione ‘07/08), 41 presenze, 20 vittorie (50%).

GLI ARBITRI - Alessandro Terreni di Vicenza, nato il 14 aprile 1964, 249 presenze in Legadue, impiegato; Enrico Bartoli di Trieste, nato il 9 giugno 1976, 41 presenze in Legadue, libero professionista; Francesco Paronelli di Gavirate (Varese), nato il 14 novembre 1974, 103 presenze, impiegato,

NATURHOUSE FERRARA-MARCOPOLOSHOP.IT FORLI’ C/O PALASEGEST ORE 18.15
Derby e scontro salvezza: PalaSegest in fermento, nuovo esodo forlivese, circa 500 e perché non hanno avuto più biglietti, altrimenti sarebbero stati il doppio. Ferrara vincendo sarebbe al sicuro, Forlì continuerebbe la sua splendida rincorsa da 5 vittorie nelle ultime 6. Sfida imprevedibile, con l’ex Borsarto, l’ex mancato Hoover che troverà in Nardi che è andato al suo posto in Romagna un avversario in gran forma, i duello tra il sornione Boyette e l’esplosivo Goldwire, coppie di lunghi perimetrali e atipici, Kotti-Ndoja,, con l’aggiunta di un Canavesi ottimo nelle prime due gare con gli estensi, contro lo scatenato Jones, un Polettii n crescita e un Campani giovane ma pericoloso anche da tre.

ULTIME DAI CAMPI - Rientrato Boyette a inizio settimana dagli States dove era volato per problemi familiari, tutti presenti nelle due squadre .

LA PAROLA AI PROTAGONISTI - Ryan Hoover è pronto e vuole fare il bis dell’andata: “È come una finale per entrambi. E al momento non voglio pensare che, se andasse male, avremmo comunque altre due chance. Vogliamo vincere domani e festeggiare. Della partita di andata è meglio dimenticarsi in fretta, perchè Forlì ha cambiato praticamente tutto il quintetto ed i risultati le stanno dando ragione. Anche noi però stiamo bene, abbiamo vinto recentemente belle partite con Pistoia e Reggio Emilia, e fuori casa ce la siamo giocata sempre punto a punto a Barcellona, Jesi e Veroli.Ci serve una vittoria, ce la meritiamo Mi piace quando si gioca in un’atmosfera bollente, con tanta gente a vederci e posta in palio elevata. Mi stimolano queste atmosfere e personalmente non vedo l’ora di scendere in campo. Attenzione però, perché la Naturhouse ha molti armi: il nostro capitano Farabello, oppure Canavesi, che si è inserito subito alla perfezione. E non dimentico Boyette, che prima di tornare negli Usa ha giocato due ottime gare, oppure Klaudio (Ndoja, ndr), uno che di fronte alle responsabilità non si tira mai indietro. Loro hanno ingaggiato giocatori di talento, conosco bene Nardi e Jones, ed il loro modo di giocare oggi privilegia il potenziale offensivo che hanno. Sarà una bella sfida anche per questo motivo. Io credo che la Naturhouse abbia le carte in regola per giocare in differenti maniere. Vediamo come va la partita, magari cercando a volte di rallentare un po’...”
In casa forlivese l’ex Borsato punta grosso. “Ferrara? È cambiata parecchio da quando c’ero io. È una squadra particolare, che non dà grossi punti di riferimento. Dovremo fare più attenzione a noi stessi che a loro. Hanno più difesa di Forlì? Dubito. Non credo.. noi dalla nostra abbiamo l’inerzia, la voglia, l’intensità. Giochiamo con più brio e ritmo alto, abbiamo più intesa. Ciome talento invece siamo pari.Non guardiamo alla classifica. Io non so neanche quanti punti hanno Verona e Lodi... I conti si faranno il 7 maggio. Siamo gasati, c’è fiducia, i risultati arrivano e l’ambiente è sereno”.

ALL’ANDATA ANDO’ COSI’ - Vittoria Naturhouse 61-67 a Forlì ma era un’altra squadra quella romagnola. Partita a punteggio basso, Ferrara con la zona costrinse Forlì solo al 20% da tre e vinse tirando a sua volta con 38.2 da due e 37.5 da tre e pur soccombendo a rimbalzo 45-37. Decisivo Hoover con 18p in 29’ (1/ 4, 5/9, ½), Boyette 14p in 34’ generoso ma pasticcione ( 2/7, 1/5, 7/8, 5 rimblsazi, 3 assist, ma anche 5 perse). Gordon a 23+10 in 37’.

I PRECEDENTI - Essendo la prima volta tra i professionisti della FulgorLibertas solo quello dell’andata.

GLI EX - Partiti Foiera e Lestini, l’ex di Forlì ora è Stefano Borsato che ha iniziato proprio questa stagione a Ferrara: 16 presenze, 59 punti (high 26, 4.2 in 13’ a gara). All’andata 4 punti ocn 1/1 da due e 2/2 ai liberi.

I COACH - Alberto Martelossi ha tanta voglia di rimettersi in gioco dopo un anno di inattività. Proprio lui che è un califfo della categoria: dopo la trafila nel settore giovanile del Basket Udine, dove allena anche Galanda, trascorre infatti diversi anni a Pavia, con la promozione nel 2000/2001 e tante partecipazioni ai play off di Legadue (storica la vittoria contro la Virtus di Bucci). Ma Ferrara, in qualche modo, era nel suo destino: la moglie Samantha Gori, ex cestista professionista, ha infatti giocato per tre stagioni negli anni ’90 nell’allora Copma Ferrara. Tra i maestri di Martelossi ci sono Bardini, Blasone e Scariolo; senza i loro consigli, sarebbe probabilmente diventato un arbitro, ruolo nel quale prometteva assai bene. Quando non pensa agli schemi corre in bicicletta, o prepara viaggi enogastronomici. In carriera – 6 stagioni con quella in corso (1 A1, 5 Legadue), è alla 200ma presenza, 84 vittorie (42.2%). In Legadue – E’ la sua quinta stagione (prima a Pavia e Imola), arriva a 188 presenze, 83 vittorie (44.2%).
Nenad Vučinić è un allenatore serbo, ex cestista, nato a Belgrado 45 anni fa da padre montenegrino e madre croata. Ha due figli, il maschio studia all’università in Nuova Zelanda, la femmina gioca a basket in un college della Louisiana.La sua carriera inizia come giocatore a Belgrado e successivamente vira in Nuova Zelanda dove, prima da cestista poi da allenatore, rimane per 18 anni, prendendo anche la cittadinanza. Sarà protagonista in nazionale, nei Tall Black, di cui dal 2001 a tutt’oggi è allenatore. Atterra a Forlì a fine gennaio dopo una stagione al Darussafaka, nel campionato turco. A Forlì ha esordito con un ko nel derby contro Imola (81-82) e per ora ha totalizzato 5 vittorie in 9 incontri (55.5%).

GLI ARBITRI - Stefano Ursi di Livorno, nato il 25 novembre 1971, 334 presenze tra Lega A e Legadue, professione impiegato; Giovanni Di Modica di Vittoria (Catanzaro), nato il 22 febbraio 1967, 380 presenze tra Lega A e Legadue, imprenditore; Manuel Mazzoni di Groseto, nato il 25 luglio 1978, esordiente, 20 presenze in Legadue, agente di commercio;

MAZZEO SAN SEVERO-FILENI BPPA JESI ORE 18.15 C/O PALACASTELLANA
La formazione di coach Bartocci retrocessa matematicamente vuole regalare una chiusura dignitosa la suo pubblico affezionatissimo, ma Jesi cerca punti play off. Da vedere il duello Dickens-Maggioli, coach Cioppi dovrà gestire risorse limitate dalle assenze.

ULTIME DAI CAMPI - Out Pecile per un virus che rischia di averlo messo ko fino a fine stagione, ancorai n dubbio anche Elder e Nocedal su cui si deciderà all’ultimo, Cioppi chiederà minuti importanti a Santiangeli su cui Jesi punta per il futuro.

ALL’ANDATA ANDO’ COSI’ -Fu il primo successo trai professionisti di San Severo, da cui iniziò una bella risalita fino a sperare nel miracolo. Jesi era nel momento più critico dell’anno. 73-77 per coach Bartocci la vendetta dell’ex grazie a Childress direttore d’orchestra (12p in 31’, 2/3, 0/4, 8/11 ai liberi e tanto fosforo), a Stefanov come cecchino con 23p in 35 con 4/9, 5/6 e anche 5 rimbalzi e 3 recuperate, anche Zanelli ottimo con 18p in 36’ (3/4, 3/8, 3/4). Per Jesi non bastò un generoso Pecile da 23p in 34’ (4/5, 4/9, 3/3 e anche 7 rimblazi), Maggioli invece in ombra con 12+4 in 32 ‘(4/8, 0/1) bene invece Tusek, al suoi debutto, con 2/6, 3/6, 6/6, 9 rimbalzi, Elder mpreciso, solo 8p in 32’ (4(9, 0/2)..

I PRECEDENTI - Il primo quello dell’andata

GLI EX - Coach Maurizio Bartocci a Jesi l’anno scorso, 7 vittorie in 16 gare.

I COACH - Maurizio Bartocci, specialista in interventi in corsa (due anni fa a Scafati ha sostituito Franco Gramenzi alla guida tecnica del club gialloblù).Per lui, giunto a Scafati immediatamente dopo la sconfitta interna del 21 febbraio 2009 (Harem Scafati – Energetic Livorno: 81-84), 15 gare all’attivo con 8 vittorie e 7 sconfitte. Dal suo arrivo a Jesi l’anno scorso al posto di Vanoncini, 7 vittorie in 16 gare. In Legadue il suo totale presenze con questa gara va a 55, 21 vittorie (38.8%). Stefano Cioppi è nato a Pesaro il 15 giugno 1971, sposato con Erika, pesarese come lui, ha due figlie: Elena di 9 anni, giocatrice di mini basket, e Francesca di 2. Torna in Legadue dopo aver vinto il playoff 2009 con Soresina. Lascia presto il basket giocato per un infortunio alla schiena ed inizia ad allenare nelle giovanili della Scavolini per arrivare ad esordire come capo in Lega A nell’aprile 2003, subentrando a Crespi. I suoi idoli cestistici sono: Dragan Kicanovic, Darren Daye, Darwin Cook, Valerio Bianchini (da buon pesarese, cresciuto nella Scavo), ma anche Drazen Petrovic e Dan Peterson. I suoi preferiti negli altri sport sono Marco Pantani, i fratelli Abbagnale e Valentino Rossi. In pochi sanno che è un discreto podista: tesserato per il gruppo “centro storico Pesaro”, appena può corre gare competitive. La prima domenica di luglio non cercatelo: celebra per tutta la giornate la festa del porto di Pesaro che per lui è un must. Adora gli antipasti di pesce e non sa scegliere tra Roma e Parigi come città preferita. In carriera – 6 stagioni con l’attuale (1 in A, 4 in Legadue), 176 presenze, 85 vittorie (48.5%). In Legadue - 5 stagioni (Fabriano, Ferrara, Soresina), 155 presenze, 79 vittorie (51.2%).

GLI ARBITRI - Andrea Masi di Firenze, nato il 24 febbraio 1971, 163 presenze tra Lega A e Legadue; Roberto Castelluccio di Napoli , nato il 26 settembre 1968, 109 presenze in Legadue,Nicola Ranaudo di Miilano, 5 settembre 1975, esordiente in questa stagione, già 19 presenze, architetto

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