«La nuova Trenkwalder è squadra da primi posti» Basket Legadue, l’ex biancorosso Sandro Dell’Agnello è il tecnico che ha portato alla promozione fra i professionisti del Brescia, prossima avversaria dei reggiani

Ben tornato Sandro Dell'Agnello! L'ex biancorosso, da tempo ormai allenatore, è tornato tra i professionisti alla guida della Centrale del Latte Brescia. La società si è subito mossa sul mercato e il roster è praticamente pronto. L'ossatura sarà quella che ha vinto il campionato lo scorso anno anche perché ci sono in mezzo giocatori che conoscono già la categoria: «Ho voluto confermare sei fra i giocatori che hanno dominato il campionato scorso perché sono sicuramente dei vincenti. In più molti di loro hanno già dimostrato di poter far bene in Legadue e hanno voglia di mettersi in mostra».

Chi ha aggiunto?

«Goldwire da Forlì perché volevo un piccolo con punti nelle mani, poi Thompson che è alla sua prima esperienza fuori dall'America e spero si integri bene. Sotto canestro ho puntato su Busma che è un lungo molto alto ma anche molto mobile. Tra gli italiani è arrivato Scanzi che è un giovane bresciano che ha fatto bene lo scorso anno in A dilettanti».

Si dice che Busma l'abbia impressionata. Cosa le è piaciuto di lui?

«E’ un giocatore su cui si può lavorare e che ha le caratteristiche che voglio. Somma all’altezza, una buona agilità e una mano educata».

Cosa può fare Brescia in Legadue?

«La società vuole consolidarsi nella categoria come prima cosa. Si spera di poterci salvare senza troppi patemi ma in parte dipenderà anche dai roster che allestiranno in nostri avversari. Ancora tante squadre sono in fase di costruzione. Certo è che tutti gli anni tanti partono dicendo di non avere soldi poi alla fine tutti allestiscono delle signore squadre».

Il fallimento di squadre importanti ha liberato giocatori di buon livello. Questo può permettere alle neopromosse di fare squadre più competitive?

«Di certo questo permette a chi ha i soldi di prendere giocatori importanti. Aggiungo però che non si può andare avanti così. Non ha senso che si continui a permettere a squadre che non hanno i requisiti di fare il campionato perché poi è normale che finisca male. Ho provato questo a Livorno: abbiamo giocato il campionato senza soldi. Chi ha mezzi economici e impianto gioca, gli altri faranno i campionati dilettanti. Stop. Non importa il blasone o il nome della società».

La Trenkwalder come le sembra?

«E' sicuramente tra le squadre migliori, da primi posti e non ditemi che non è vero perché mi arrabbio. Ci sono giocatori come Robinson, Chiacig, Frassineti, Valenti e manca ancora il secondo americano».

Riccardo Bellelli - gazzettadireggio











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