Frosini: «La nuova Trenk vale i play off»

di Dario Giordo
REGGIO
Smettere di giocare e trovarsi di punto in bianco dietro a una scrivania è stato tutt’altro che un trauma. Per Alessandro Frosini, ex capitano della Pallacanestro Reggiana e neo ds biancorosso, la vita va avanti: con un pizzico di nostalgia per il campo, ma con molta più frenesia fuori.
Frosini, che effetto le hanno fatto le sue prime settimane da ex giocatore?
«È cambiato molto, ho fatto un salto in un ambiente lavorativo vero e proprio. Prima c’era spazio solo per allenamenti e partite, ora l’impegno è costante in tutta la giornata. Le cose da fare sono tante, e ancora non mi sono reso conto del fatto che ho smesso di giocare. Per ora non ho rimpianti, ma non so come reagirò quando vedrò i miei ex compagni in campo».
Fra i nuovi impegni c’è il mercato, e ha portato Filloy e Taylor.
«Ci puntiamo tantissimo, sono giocatori importanti. Filloy è un grosso acquisto, come uomo e come giocatore, è il tassello che è mancato l’anno scorso e che ci permetterà di fare il salto di qualità nello spot da quattro. Legge bene il gioco ed è un buon tiratore, porterà in squadra pericolosità dal perimetro. Taylor invece ci darà centimetri e peso, anche in difesa, senza dimenticare che è in grado di fare canestro in tanti modi».
Ora che il roster è completo si può parlare di obiettivi stagionali?
«Prematuro, ma la squadra è buona e dico che i play off li valiamo di sicuro».
Dagli italiani cosa si aspetta?
«Il massimo contributo da tutti. Valenti nel finale di stagione ha fatto vedere potenziale, carattere e attaccamento alla maglia, Frassineti ha mostrato qualità alla prima esperienza in Legadue e ora, lavorando duramente sui fondamentali, dovrà fare il salto di qualità. E poi ci sono i giovani, Cervi e Pini su tutti, che dovranno dare sempre il massimo».
L’ossatura è la stessa dell’anno scorso, con due pedine nuove. Non teme un campionato di basso profilo?
«La squadra che ha finito la stagione era però diversa da quella che l’ha iniziata. Ha concluso in crescendo, battendo quasi tutte le grandi, e da lì si dovrà ripartire. Fidatevi, gli uomini per far bene non ci mancano».
Sotto canestro la coperta forse è un po’ corta.
«Macché, chi lo pensa ha bevuto troppo. Abbiamo cinque lunghi buoni, non sono molte le squadre che hanno un reparto così abbondante».
C’è anche l’incognita Slanina.
«È tornato ai suoi livelli, e questo dovrà essere il suo anno. La sua condizione era precaria, e in campo non era tranquillo. Ma è un grande professionista, e speriamo ora che raccolga i frutti».
Le favorite del campionato quali sono?
«Venezia, Veroli, Brindisi e Barcellona, sono quelle che hanno lavorato meglio sul mercato».
Ieri è arrivata l’ufficialità del primo avversario in Coppa Italia, Brescia.
«Una neopromossa che si sta muovendo bene sul mercato. Non la sottovaluteremo, anche perché abbiamo l’intenzione è di fare più strada possibile nel torneo».
Prima però ci sarà il “Frosini Day” al PalaBigi: è pronto?
«Ci stiamo lavorando, probabilmente l’avversario sarà la Virtus Bologna. Ne approfitteremo per presentare al pubblico la nuova squadra, e io per fare un’altra partita e salutare i tifosi. Per ora senza rimpianti».

gazzettadireggio

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