Trenkwalder due nuovi acquisti di assoluto rilievo, Demian Filloy e, è storia di ieri, Donell Taylor
- Il Resto del Carlino -
02/08/2011 08:52 - A POCO meno di tre mesi dalla sua ultima performance sul parquet Alessandro Frosini, ora passato alla scrivania quale nuovo direttore sportivo della Trenkwalder, porta sul petto le prime decorazioni da dirigente: gli arrivi in maglia Trenkwalder di due nuovi acquisti di assoluto rilievo, Demian Filloy e, è storia di ieri, Donell Taylor. Con, in più, la conferma del nucleo nevralgico che, sul finire dello scorso campionato, ha portato la Pallacanestro Reggiana alla salvezza, la campagna acquisti del sodalizio biancorosso, parola di Frosini stesso «può dirsi chiusa». Naturale chiederne una valutazione al manager biancorosso.
Frosini, che voto diamo al mercato della Trenkwalder?
«Credo che ci meritiamo tutti un bel 9. Siamo riusciti a non stravolgere lo zoccolo duro che tanto bene aveva fatto nel finale della scorsa stagione e abbiamo inserito due innesti di assoluto valore nei ruoli che mancavano acquisendo pure più fisicità».
Come si è arrivati alla scelta di Taylor?
«La sua candidatura ha preso quota nell’ultimo mese; coach Menetti e il suo vice, Fioretti, ne hanno valutato con attenzione ogni profilo. Su di lui abbiamo ricevuto ottime referenze e, alla fine, è stato considerato il più adatto a sposare il tipo di squadra che avevamo in mente».
C’è stato un momento però in cui in pole-position sembrava esserci Terrance Roderick…
«E’ vero. Ci abbiamo pensato seriamente, ma poi abbiamo optato per chi poteva darci maggiori garanzie nel tiro dalla distanza e nella capacità di innescare i compagni».
E l’ipotesi Dyson?
«E’ stata attentamente considerata, ma il nostro obiettivo principale era un atleta che avesse già esperienza del basket italiano».
Ancora una volta però si è deciso di puntare su una squadra senza un vero play di ruolo. E sembra manchi un’alternativa a Robinson.
«Non sono d’accordo. Dawan ha alle sue spalle Veccia e Viglianisi, due ragazzi che hanno già dimostrato di saper tenere il campo e sui quali abbiamo molta fiducia. Si sappia che se l’idea di puntare sui giovani del vivaio lo scorso campionato era stata momentaneamente sospesa, per il 2011/12 abbiamo deciso di riproporla con convinzione».
Gabriele Gallo
02/08/2011 08:52 - A POCO meno di tre mesi dalla sua ultima performance sul parquet Alessandro Frosini, ora passato alla scrivania quale nuovo direttore sportivo della Trenkwalder, porta sul petto le prime decorazioni da dirigente: gli arrivi in maglia Trenkwalder di due nuovi acquisti di assoluto rilievo, Demian Filloy e, è storia di ieri, Donell Taylor. Con, in più, la conferma del nucleo nevralgico che, sul finire dello scorso campionato, ha portato la Pallacanestro Reggiana alla salvezza, la campagna acquisti del sodalizio biancorosso, parola di Frosini stesso «può dirsi chiusa». Naturale chiederne una valutazione al manager biancorosso.
Frosini, che voto diamo al mercato della Trenkwalder?
«Credo che ci meritiamo tutti un bel 9. Siamo riusciti a non stravolgere lo zoccolo duro che tanto bene aveva fatto nel finale della scorsa stagione e abbiamo inserito due innesti di assoluto valore nei ruoli che mancavano acquisendo pure più fisicità».
Come si è arrivati alla scelta di Taylor?
«La sua candidatura ha preso quota nell’ultimo mese; coach Menetti e il suo vice, Fioretti, ne hanno valutato con attenzione ogni profilo. Su di lui abbiamo ricevuto ottime referenze e, alla fine, è stato considerato il più adatto a sposare il tipo di squadra che avevamo in mente».
C’è stato un momento però in cui in pole-position sembrava esserci Terrance Roderick…
«E’ vero. Ci abbiamo pensato seriamente, ma poi abbiamo optato per chi poteva darci maggiori garanzie nel tiro dalla distanza e nella capacità di innescare i compagni».
E l’ipotesi Dyson?
«E’ stata attentamente considerata, ma il nostro obiettivo principale era un atleta che avesse già esperienza del basket italiano».
Ancora una volta però si è deciso di puntare su una squadra senza un vero play di ruolo. E sembra manchi un’alternativa a Robinson.
«Non sono d’accordo. Dawan ha alle sue spalle Veccia e Viglianisi, due ragazzi che hanno già dimostrato di saper tenere il campo e sui quali abbiamo molta fiducia. Si sappia che se l’idea di puntare sui giovani del vivaio lo scorso campionato era stata momentaneamente sospesa, per il 2011/12 abbiamo deciso di riproporla con convinzione».
Gabriele Gallo
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