UNA LEGADUE che è quasi una serie A per la Trenkwalder

- Il Resto del Carlino -

15/08/2011 10:53 - Gabriele Gallo

UNA LEGADUE che è quasi una serie A. Con fior di giocatori e allenatori approdati in categoria e che fanno presagire un campionato di alto livello tecnico. In pole-position, sulla carta, per tentare la promozione, si trova il poker formato da Venezia, Veroli, Barcellona e Brindisi. La Reyer Venezia, che ha sfiorato la vittoria del campionato l’anno scorso, ha confermato il trio delle meraviglie: Keyden Clark, Alvin Young e Tamar Slay, oltre al pivot Bryan. Al loro fianco coach Mazzon potrà schierare i nuovi arrivati Fantoni e Rosselli, due tra i migliori italiani della categoria. Non nasconde le sue grandi ambizioni anche la Prima Veroli; alla corte di Demis Cavina è approdato un pezzo da novanta come Jason Rowe più Martin Colussi e Riccardo Cortese, scesi dalla Lega A per rinforzare i sogni dei frusinati.
La Sigma Barcellona ha condotto una campagna acquisti da far tremare i polsi: sono arrivati infatti Mike Green, l’anno scorso protagonista, nelle fila della Bennet Cantù, della finale scudetto persa con Siena e Mindaugas Lukauskis, guardia lituana che poteva tranquillamente trovare posto in squadre da Eurolega ma alla fine ha scelto la Sicilia. Per tacere degli ingaggi di due italiani di peso quali Dordei e Piazza. Con l’aggiunta del rinnovo di Hicks a Barcellona sognano, anche se sotto canestro manca un po’ di peso. Sognano anche in casa della retrocessa Enel Brindisi. Ingaggiato un coach di altissimo livello, Piero Bucchi, i pugliesi si sono aggiudicati i servigi della tosta coppia di esterni Usa Jimmy Lee Hunter e Alex Renfoe, più l’ala Klaudio Ndoja, a lungo concupito dalla Trenkwalder e Mitch Poletti.
TRA LE FORMAZIONI di seconda fascia (sempre, giova ricordarlo, guardando all’esito del mercato estivo) si colloca sicuramente Reggio, che con gli ingaggi di Filloy e Donell Taylor ha inserito le pedine giuste al posto giusto. L’incognita è la panchina corta e molto giovane. Ma la forza del gruppo potrebbe consentire ai biancorossi il salto di qualità. A fianco alla Trenkwalder, Verona del nuovo coach Gigi Garelli. All’ombra dell’Arena è stato confermato il pivot azzurro Renzi, ed è arrivato un giocatore Usa di altissimo valore quale Mario West oltre all’ex biancorosso Giorgio Boscagin, senza dimenticare l’ingaggio di Vukcevic, che viaggerà pure verso i 36 anni ma l’anno scorso ha trascinato Rimini ai play-off. Si difende bene anche Scafati, che ha messo sotto contratto il reggiano Andrea Ghiacci e si è affidato all’esperienza di un’altra vecchia conoscenza biancorossa: Paul Marigney. Ottimo anche il “colpo” James Thomas. Merita di stare tra le possibili outsider del torneo pure Pistoia che, dopo aver «pianto miseria» a lungo ha piazzaro colpi importanti come quelli di Bobby Jones (straordinario in primavera a Forlì), Donte Mathis e e Jack Galanda. In Toscana si aspettano molto anche dall’ex Ncaa Dwight Hardy.
A GUIDARE la terza fascia Imola, specie dopo gli arrivi di Erik Daniels, ala grande con trascorsi in A a Biella e Roma, David Cournooh, giovane di belle speranze, di proprietà Montepaschi Siena, che l’anno scorso tanto bene ha fatto a Ferrara, e la conferma del giocatore-totem dei romagnoli: Trent Whiting. A seguire la neopromossa Assi Ostuni, che per raggiungere una tranquilla salvezza si è affidata, in panchina, al veterano Franco Marcelletti, che ha scelto per la cabina di regia Aaron Johnson, affiancandogli un’ala di assoluto valore come l’ex Udine JJ Williams. Di qualità l’arrivo del lituano Jurevicius. Jesi, per giocare le sue carte, si aggrappa al confermatissimo monumento Maggioli e spera di trovare tanti punti da una vecchia conoscenza del basket italiano come Ryan Hoover accanto a nomi importanti della Ncaa quali Jeff Brooks e Richard Mc Connel. Chiude la fascia Forlì. Che prosegue nel matrimonio col basket al fulmicotone di coach Vucinic, conferma il bravo americano Huff e mette sottocontratto il lungo Usa Easley di cui si dice un gran bene.
IL PANORAMA della nuova Legadue si chiude con la novità assoluta Morpho Piacenza: che ha messo a segno il colpo Dwayne Anderson, recente vincitore dell’Eurochallenge Fiba con il Gottinga, accoppiato al forte Harrison già visto a Udine; contando poi sull’esperienza di German Scarone e di “o guerriero” Luca Infante. I campani del Sant’Antimo, anch’essi new entry nel basket professionistico, credono molto in Folarin Campbell, visto per un paio di partite l’anno scorso a Casale. La Centrale del Latte Brescia, di coach Dell’Agnello, punta su Ryan Thompson e sulle qualità di Leemire Goldwire, autore di un buon torneo a Forlì.
UN’INCOGNITA è rappresentata dalla Effe Bologna (ovvero la Fortitudo, anche se per le note diatribe legali il nome del club è tutto un quiz). Si è mossa in ritardo sul mercato, finora ha concluso gli ingaggi di Brent Blizzard, Baldassarre. Pecile, Cutolo e Canavesi, ma manca il pezzo da novanta. Al sempreverde coach Zare Markowski l’arduo compito di trovare la quadratura del cerchio.

Commenti

AimonAdidas launches Metalbone Reserve: Ale Galán's exclusive racquetPRO EDT 2025 COLLECTION
Colors Saldi 40% Ocean Hotels - Coupon -25% Prenota con B&B HOTELS Prenota con B&B HOTELS

Post più popolari