E sono tre. Dopo i successi ottenuti con a Piacenza e in casa con Verona, la Trenkwalder ha centrato il tris

- La Gazzetta di Reggio -

27/10/2011 08:42 - REGGIO

E sono tre. Dopo i successi ottenuti con a Piacenza e in casa con Verona, la Trenkwalder ha centrato il tris ottenendo un meritato successo sul difficile campo della Centrale del Latte Brescia, ex capolista solitaria della Legadue, posizione che la squadra lombarda ora condivide, tra le altre, proprio con la formazione reggiana. Un risultato che, più che per il primato in classifica (posizione molto relativa a questo punto della stagione), è importante per la maniera in cui è maturato e per la faccia mostrata in campo dai biancorossi. Una squadra decisa, sicura dei propri mezzi e della propria forza. Un team che, tra l’altro, ha giocato una gara in meno rispetto alle altre squadre in vetta. «Abbiamo rischiato parecchio nel finale – afferma il diesse biancorosso Alessandro Frosini – complicando le cose in seguito a quella chiamata, che definirei antipatica, quando eravamo ancora sul +9. A quel punto la partita si poteva rovinare, ma siamo stati bravi a non perdere il controllo anche dopo quel terribile parziale di15-0». Si riferisce al fallo antisportivo di Slanina e al seguente fallo tecnico fischiato dagli arbitri a Robinson? «Sì, mancava meno di un minuto alla fine della partita ed avevamo un vantaggio piuttosto consistente. Dopo i quattro tiri liberi e la tripla di Bushati, in trasferta e con il clima che si era creato nel palazzetto, non era per nulla scontato riuscire a chiudere ancora una volta la gara». Dopo il 15-0 di Goldwire e soci, si aspettava una ripresa del genere da parte della squadra biancorossa? «Negli ultimi sei-sette minuti del terzo quarto la squadra aveva macinato gioco, riuscendo a scavare un buon margine, ma poi Brescia ha avuto una grande reazione, rifilandoci quel parziale davvero pesante. Sul -5 non era per nulla scontato riuscire a riequilibrare la gara; invece i ragazzi sono stati bravi a non scomporsi e rimanere lì, ritrovando pian piano il proprio gioco». Come definisce la prova di Taylor sul parquet di Brescia? «Taylor ha fatto vedere tanta bella roba, sicuramente. Il suo apporto stato fondamentale, ma mi è piaciuto il comportamento della squadra nel suo insieme. I ragazzi, dopo il parziale incassato da Brescia, si sono ricompattati e uniti, si sono passati tanti palloni e hanno messo a segno diverse conclusioni importanti». Si riferisce anche ai tiri liberi decisivi? «Non solo. Comunque il 4/4 di Valenti e Filloy nel finale sono stati decisivi. Credo sia un bel segnale di concretezza da parte nostra. Quando la mano non trema, significa che c’è sicurezza». Che significato ha questa partenza da parte della formazione biancorossa in vista del prosieguo dell’annata agonistica? «La squadra, in questa come nelle scorse gare, ha dimostrato di avere carattere. Riuscire a giocare così, con continuità, non può che portare cose positive anche in futuro, anche se di sicuro non bisogna adagiarsi su questi primi risultati positivi». Qual la qualità che più di altre le piace di questa nuova Trenkwalder? «Anche se avremmo dovuto chiudere prima la gara, e nel finale abbiamo veramente rischiato di compromettere il risultato, siamo stati bravi a restare in partita senza farci travolgere. Siamo stati cinici al punto giusto, ecco, e quando siamo arrivati al momento decisivo – conclude il diesse della Pallacanestro Reggiana – abbiamo colpito e siamo riusciti a chiudere il risultato».


Daniele Valisena

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