L’impatto in Legadue di Matteo Frassineti è stato ondivago con alti e bassi.
- Informazione Reggio Emilia -
21/10/2011 08:54 - di Adelmo Tagliavini
L’impatto in Legadue di Matteo Frassineti è stato ondivago con alti e bassi.
Il giocatore lo sa, è consapevole che il rendimento offerto alla causa Trenkwalder sia stato al di sotto delle attese. Nove punti in totale in due gare giocate contro Piacenza e Verona con -5 e +1 di valutazione, non rappresenta un dato particolarmente esaltante. Il giocatore lo sa e si rende conto che dovrà far meglio.
Frassineti, quando vedremo la sua impronta?
Spero presto.
Già da Brescia?
Non sarebbe male.
Non può certo pensare siano sempre quelli a tirare la carretta.
No, non è giusto. Anch’io devo far meglio.
Fisicamente ha qualche problema?
Da qualche settimana accuso un problema ad un muscolo che non mi dà modo di rendere come vorrei.
In quale zona del corpo?
Tra l’anca e il quadricipite. L’ecografia ha evidenziato un leggero stiramento, quindi strappo scongiurato.
Questo vuol dire ch’è pronto per giocare?
Questa settimana mi sono sempre allenato regolarmente.
In quella precedente no?
Avevo saltato qualche seduta.
Questa Trenkwalder la sente sua?
Si. Mi trovo bene e non ho particolari problemi.
Però sta rendendo al di sotto delle possibilità.
E’ vero. Venivo da un ottimo precampionato con medie positive di realizzazione. Ero carico, ma nelle due gare giocate, ho dato un apporto non soddisfacente.
C’è un motivo?
Mi sono sentito contratto e sono andato avanti con alti e bassi.
Nella scorsa stagione veniva utilizzato anche come sentinella, come si trova in questo ruolo?
E’ uno stimolo per far sempre meglio.
Ma lavorare duro in difesa la porta a sentirsi meglio e più sicuro in attacco?
Diciamo che l’attacco nasce dalla difesa e la nostra identità di squadra parte dall’approccio difensivo.
Quindi se in attacco va male è perché in difesa non ringhia.
Questo non lo so, ma è certo che lavorare forte nella propria metà campo deve diventare il mio primo obiettivo.
L’assenza di Veccia per infortunio, può portarla anche ad agire da playnaker?
Abbiamo dei giovani validi in organico che devono crescere. Viglianisi è pronto per giocare e questo ruolo spetta a lui.
Taylor può dare una mano ma i ragazzi per sopperire all’assenza di Veccia li abbiamo.
Si aspettava l’inizio positivo della Trenkwalder?
Diciamo che non è stata una sorpresa. La squadra è partita con un organico che aveva già una sua identità. Abbiamo inserito due pedine valide come Taylor e Filloy che ci hanno aiutato a crescere. Però siamo appena all’inizio della stagione.
D’accordo ma stare al vertice non è male.
No. E’ una bella sensazione e sarebbe molto bello restarci sino a fine stagione.
Veroli, Brindisi e Barcellona alle spalle se lo aspettava?
Sono squadre nuove, noi invece abbiamo già un’identità. Forse questo tipo di problema ci riguardava di più l’anno scorso. Nulla è scontato ed i meccanismi si instaurano col lavoro.
Domenica sarete a Brescia e giocherete su di un campo che vi ha già visto soccombere in Coppa Italia. Come pensate di ribaltare?
Quel giorno giocammo male. Sbagliammo approccio con scelte rivedibili e tanta confusione. E’ passato un mese da quella gara ed oggi siamo più equilibrati.
Chi marcherà?
Questo non lo so però penso Gergati o Goldwire.
Cosa vorrebbe dire far risultato?
Ci darebbe un’ulteriore spinta per far sempre meglio.
21/10/2011 08:54 - di Adelmo Tagliavini
L’impatto in Legadue di Matteo Frassineti è stato ondivago con alti e bassi.
Il giocatore lo sa, è consapevole che il rendimento offerto alla causa Trenkwalder sia stato al di sotto delle attese. Nove punti in totale in due gare giocate contro Piacenza e Verona con -5 e +1 di valutazione, non rappresenta un dato particolarmente esaltante. Il giocatore lo sa e si rende conto che dovrà far meglio.
Frassineti, quando vedremo la sua impronta?
Spero presto.
Già da Brescia?
Non sarebbe male.
Non può certo pensare siano sempre quelli a tirare la carretta.
No, non è giusto. Anch’io devo far meglio.
Fisicamente ha qualche problema?
Da qualche settimana accuso un problema ad un muscolo che non mi dà modo di rendere come vorrei.
In quale zona del corpo?
Tra l’anca e il quadricipite. L’ecografia ha evidenziato un leggero stiramento, quindi strappo scongiurato.
Questo vuol dire ch’è pronto per giocare?
Questa settimana mi sono sempre allenato regolarmente.
In quella precedente no?
Avevo saltato qualche seduta.
Questa Trenkwalder la sente sua?
Si. Mi trovo bene e non ho particolari problemi.
Però sta rendendo al di sotto delle possibilità.
E’ vero. Venivo da un ottimo precampionato con medie positive di realizzazione. Ero carico, ma nelle due gare giocate, ho dato un apporto non soddisfacente.
C’è un motivo?
Mi sono sentito contratto e sono andato avanti con alti e bassi.
Nella scorsa stagione veniva utilizzato anche come sentinella, come si trova in questo ruolo?
E’ uno stimolo per far sempre meglio.
Ma lavorare duro in difesa la porta a sentirsi meglio e più sicuro in attacco?
Diciamo che l’attacco nasce dalla difesa e la nostra identità di squadra parte dall’approccio difensivo.
Quindi se in attacco va male è perché in difesa non ringhia.
Questo non lo so, ma è certo che lavorare forte nella propria metà campo deve diventare il mio primo obiettivo.
L’assenza di Veccia per infortunio, può portarla anche ad agire da playnaker?
Abbiamo dei giovani validi in organico che devono crescere. Viglianisi è pronto per giocare e questo ruolo spetta a lui.
Taylor può dare una mano ma i ragazzi per sopperire all’assenza di Veccia li abbiamo.
Si aspettava l’inizio positivo della Trenkwalder?
Diciamo che non è stata una sorpresa. La squadra è partita con un organico che aveva già una sua identità. Abbiamo inserito due pedine valide come Taylor e Filloy che ci hanno aiutato a crescere. Però siamo appena all’inizio della stagione.
D’accordo ma stare al vertice non è male.
No. E’ una bella sensazione e sarebbe molto bello restarci sino a fine stagione.
Veroli, Brindisi e Barcellona alle spalle se lo aspettava?
Sono squadre nuove, noi invece abbiamo già un’identità. Forse questo tipo di problema ci riguardava di più l’anno scorso. Nulla è scontato ed i meccanismi si instaurano col lavoro.
Domenica sarete a Brescia e giocherete su di un campo che vi ha già visto soccombere in Coppa Italia. Come pensate di ribaltare?
Quel giorno giocammo male. Sbagliammo approccio con scelte rivedibili e tanta confusione. E’ passato un mese da quella gara ed oggi siamo più equilibrati.
Chi marcherà?
Questo non lo so però penso Gergati o Goldwire.
Cosa vorrebbe dire far risultato?
Ci darebbe un’ulteriore spinta per far sempre meglio.
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