Dopo Barcellona, la Trenkwalder va a Brindisi per affrontare l’Enel di Piero Bucchi

- La Gazzetta di Reggio -

20/11/2011 11:23 - REGGIO
Dopo Barcellona, la Trenkwalder va a Brindisi per affrontare l’Enel di Piero Bucchi, con cui condivide la testa della classifica. La squadra è partita con tutti i giocatori, ma bisognerà aspettare fino all’ultimo per sapere se Matteo Frassineti potrà scendere in campo, come spiega il coach Max Menetti. «Frassineti risente ancora dell’infortunio arrivato domenica scorsa, e solo all’ultimo sapremo se potrà giocare. In ogni caso il suo minutaggio sarà molto limitato. Anche Cervi ha avuto un problema in settimana. Ha preso una botta ad un tendine che era già dolorante, ma contro Brindisi sarà regolarmente presente, pronto a giocare. Per il resto, gli allenamenti sono andati bene». Riproporrà Filloy da ala piccola? «Sì, viste le condizioni di Frassineti. Anche Germani domenica ha fatto bene. Se non altro questa volta Filloy giocherà nel ruolo dopo averlo provato in settimana. Domenica ci si è dovuti affidare al suo talento, essendo stato un cambio d’urgenza». Bucchi, coach di Brindisi, ha fatto i complimenti a lei e alla sua squadra. «Mi fa piacere ricevere attestati di stima dai colleghi. Se davvero sentono questa come una partita importante, vuol dire che ormai siamo considerati una realtà importante. Batterci è motivo di orgoglio per gli altri, che avranno quindi motivazioni extra in campo». Lei dell’Enel Brindisi cosa pensa? «E’ una squadra con tanti giocatori di categoria che possono entrare dalla panchina, che è molto lunga, e dare man forte a un quintetto con giocatori di talento come Ndoja e Hunter. Bucchi ha un roster molto ampio, ma mi pare che, come suo solito, abbia creato delle gerarchie ben definite e stia ottenendo buoni risultati. D’altra parte, Brindisi non ha mai nascosto di puntare alla serie A». Ha parlato con la squadra delle rimonte che subisce? Come lo spiegano i giocatori? «Credo che questi black-out siano stati causati da motivi diversi. Io li vedo dal punto di vista tecnico, non facciamoli diventare una cosa psicologica. Ad esempio, domenica scorsa eravamo a corto di energie nella seconda parte per l’infortunio di Frassineti, i falli di Slanina e i troppi minuti in campo di Chiacig. Le altre volte sono state altre le cause». Di Ruini, aggregato alla squadra, che cosa può dirci? E’ la persona giusta per voi? «Lo stiamo valutando seriamente e credo che entro una decina di giorni si prenderà una decisione. Certamente è un giocatore esperto, molto motivato, che conosce la piazza e che non fa mistero di voler giocare a Reggio, la sua città. Ci siamo guardati intorno ma play puri, intelligenti, che difendano e che sappiano gestire i tempi del gioco non esistono; nemmeno la Nazionale ce l’ha. Quindi è inutile rincorrere cose impossibili. E poi è importante prendere uno che non alteri gli equilibri di squadra. Tanto per dire , se Stockton arrivasse con passaporto italiano, ci penserei se prenderlo o meno, perché è si bravo, ma potrebbe creare problemi nella chimica di squadra. Ruini potrebbe davvero essere la persona giusta che può inserirsi senza rompere i nostri equilibri».

Riccardo Bellelli

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