La graduatoria di Legadue vede la Trenk al 2° posto a quota 12 punti
- La Gazzetta di Reggio -
29/11/2011 09:08 - di Mauro Grasselli
REGGIO Dopo aver terminato il “novembre terribile” che ha visto la Trenkwalder affrontare Barcellona, Scafati, Brindisi e Pistoia, ed essere giunta circa ad un terzo della stagione regolare (30 turni, di cui 2 di riposo), la squadra di Menetti può pensare positivo e ritenersi soddisfatta, sia dal punto di vista della classifica che da quello del gioco. La graduatoria di Legadue vede la Trenk al 2° posto a quota 12 punti, con Pistoia e Brescia, alle spalle di Brindisi (14). Ma del quartetto di testa solo Reggio e Brescia hanno già osservato il turno di riposo, per cui, almeno in teoria, i biancorossi e i lombardi possono raggiungere la vetta. In 8 partite, 6 vittorie e 2 sconfitte proprio nel “novembre terribile”: prima a Barcellona – dove la Trenk ha regalato i 2 punti sprecando un buon vantaggio, facendosi raggiungere in extremis e battere al supplementare – e poi a Brindisi, dove la squadra ha lottato punto a punto, commettendo troppi errori nell’ultimo minuto. In altre parole, i biancorossi hanno giocato bene con tutte le avversarie affrontate finora, vincendo o “rischiando” di vincere tutte le partite: mai una gara “sbagliata”, mai una prestazione da nascondere in toto sotto il tappeto. E questo è il responso più importante dopo i primi due mesi di campionato. La stagione regolare è ancora lunga e aperta ad ogni tipo di rischio – dal calo fisico all’infortunio di uno o più giocatori, ma questo ovviamente vale per tutte le squadre – tuttavia, alla luce dei progetti estivi e dai propositi espressi dai dirigenti del club, non si può che essere soddisfatti di quanto la squadra ha mostrato finora. Per quanto riguarda il gioco espresso da Valenti e compagni, i motivi per essere fiduciosi ci sono eccome. In effetti, basterebbe ripensare allo scorso campionato per far salti di gioia. Ma anche senza andare a riesumare le macerie cestistiche della passata stagione agonistica, balza all’occhio il buon livello di gioco raggiunto dalla squadra nata proprio dal “gruppo sano” e superstite del torneo 2010-11. Un gruppo consolidato in estare grazie all’innesto di giocatori di valore come Filloy e Taylor, che ora brilla per la solidità sia in difesa (73.3 di media, solo Brindisi fa meglio) che in attacco (82.5, poco meno di Brescia e Barcellona). Insomma: profilo basso e gesti scaramantici, ma le basi ci sono.
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