Primo passaggio televisivo Trenkwalder su RaiSport.
- Informazione Reggio Emilia -
25/11/2011 09:14 - di Adelmo Tagliavini
Primo passaggio televisivo Trenkwalder su RaiSport. Logico quindi l’anticipo con Pistoia. Palla a due al PalaBigi alle 20.45.
Match of the day
Non è il brano dei Genesis del post Gabriel ma è quanto si desume dalla classifica di Legadue. Basta sommare i punti delle due antagoniste per capire che questa sera ci si gioca qualcosa di grosso. Dodici punti per la formazione toscana e dieci per quella biancorossa con una gara in meno giocata.
Come sta la Trenk
Una vittoria (sofferta) controScafati e due sconfitte (in trasferta) con Barcellona e Brindisi, che nell’arco di una stagione possono essere messe in preventivo.
Quindi nessun dramma.
Dal PalaElio, in casa della band di Piero Bucchi, Reggio ha fatto una degna figura anche perché ha saputo giocarsi la gara sino alla sirena. Come qualche settimana prima in terra sicula alla Trenkwalder è mancata un po’ di lucidità che serve per far risultato lontano dalle mura amiche. In Puglia le rotazioni erano ridotte anche perché Frassineti era in panchina per onor di firma e l’assenza di un cambio per il play titolare si paga a caro prezzo. Poi la difesa dura di Brindisi si è fatta sentire ed il fatto che Reggio abbia messo a segno solamente 67 punti contro gli 83 di media sono un segnale di difficoltà.
L’aggiunta Ruini
L’esperto Fabio Ruini rappresenta l’innesto di un giocatore che servirà per allungare le rotazioni. Play d’ordine vecchio stampo con le capacità per tenere unito il gruppo nel momento in cui Robinson andrà a sedersi in panchina per rifiatare. Questo lo porterà ad essere più lucido nei finali punto a punto. Ruini è un giocatore diligente (scuola Virtus sinonimo di garanzia) che all’occorrenza dispone anche di una buona mano.
L’avversario
Pistoia ha nel reparto piccoli il suo punto di forza. Dwight Hardy è il capocannoniere del campionato con 23,7 punti di media e 44 segnati in faccia a S.Antimo. Sulle sue qualità non c’erano dubbi tanto che l’anno scorso portò St John al titolo NCAA con 18,3 punti di media. Le gare di Hardy sono spesso state giocate al Garden di New York e chi scrive lo ha visto esibirsi nella celebre arena americana con risultati straordinari. Figuriamoci se un giocatore con quelle doti non fosse in grado di fare la voce grossa in Legadue. Nativo del Bronx di New York dall’altra parte dell’Oceano Dwight Hardy ha tanti soprannomi. Da The Hardy boy, Top Shelf oppure The baddest man of the planet che alla lettera significa l’uomo più cattivo del pianeta. L’altro yankee è Bobby Jones arrivato a stagione in corso e protagonista della salvezza di Forlì. Il terzo giocatore di spicco è Jack Galanda. Nome che non necessita di molte presentazioni, vincitore di campionati tricolori con le maglie di Varese, Siena e Fortitudo e per tanti anni protagonista sui nostri parquet di gioco. Nella Nazionale di Recalcati trovò grandi risultati con un oro (‘99), un argento (‘97), un bronzo (2003) ed un altro argento alle Olimpiadi di Atene (2004). Giocatore straordinario dalla mano vellutata in grado di giocare indistintamente (in Legadue) da centro e da ala alta.
La regia è affidata alle mani vellutate di Donte Mathis. In panchina Paolo Moretti, che in fatto di scelta dei giocatori d’oltre Oceano ci sa fare non poco.
Difesa asfissiante
Per far risultato Reggio dovrà lavorar duro perché pensare di impostare la partita su chi segna di più, vorrebbe dire suicidarsi.
25/11/2011 09:14 - di Adelmo Tagliavini
Primo passaggio televisivo Trenkwalder su RaiSport. Logico quindi l’anticipo con Pistoia. Palla a due al PalaBigi alle 20.45.
Match of the day
Non è il brano dei Genesis del post Gabriel ma è quanto si desume dalla classifica di Legadue. Basta sommare i punti delle due antagoniste per capire che questa sera ci si gioca qualcosa di grosso. Dodici punti per la formazione toscana e dieci per quella biancorossa con una gara in meno giocata.
Come sta la Trenk
Una vittoria (sofferta) controScafati e due sconfitte (in trasferta) con Barcellona e Brindisi, che nell’arco di una stagione possono essere messe in preventivo.
Quindi nessun dramma.
Dal PalaElio, in casa della band di Piero Bucchi, Reggio ha fatto una degna figura anche perché ha saputo giocarsi la gara sino alla sirena. Come qualche settimana prima in terra sicula alla Trenkwalder è mancata un po’ di lucidità che serve per far risultato lontano dalle mura amiche. In Puglia le rotazioni erano ridotte anche perché Frassineti era in panchina per onor di firma e l’assenza di un cambio per il play titolare si paga a caro prezzo. Poi la difesa dura di Brindisi si è fatta sentire ed il fatto che Reggio abbia messo a segno solamente 67 punti contro gli 83 di media sono un segnale di difficoltà.
L’aggiunta Ruini
L’esperto Fabio Ruini rappresenta l’innesto di un giocatore che servirà per allungare le rotazioni. Play d’ordine vecchio stampo con le capacità per tenere unito il gruppo nel momento in cui Robinson andrà a sedersi in panchina per rifiatare. Questo lo porterà ad essere più lucido nei finali punto a punto. Ruini è un giocatore diligente (scuola Virtus sinonimo di garanzia) che all’occorrenza dispone anche di una buona mano.
L’avversario
Pistoia ha nel reparto piccoli il suo punto di forza. Dwight Hardy è il capocannoniere del campionato con 23,7 punti di media e 44 segnati in faccia a S.Antimo. Sulle sue qualità non c’erano dubbi tanto che l’anno scorso portò St John al titolo NCAA con 18,3 punti di media. Le gare di Hardy sono spesso state giocate al Garden di New York e chi scrive lo ha visto esibirsi nella celebre arena americana con risultati straordinari. Figuriamoci se un giocatore con quelle doti non fosse in grado di fare la voce grossa in Legadue. Nativo del Bronx di New York dall’altra parte dell’Oceano Dwight Hardy ha tanti soprannomi. Da The Hardy boy, Top Shelf oppure The baddest man of the planet che alla lettera significa l’uomo più cattivo del pianeta. L’altro yankee è Bobby Jones arrivato a stagione in corso e protagonista della salvezza di Forlì. Il terzo giocatore di spicco è Jack Galanda. Nome che non necessita di molte presentazioni, vincitore di campionati tricolori con le maglie di Varese, Siena e Fortitudo e per tanti anni protagonista sui nostri parquet di gioco. Nella Nazionale di Recalcati trovò grandi risultati con un oro (‘99), un argento (‘97), un bronzo (2003) ed un altro argento alle Olimpiadi di Atene (2004). Giocatore straordinario dalla mano vellutata in grado di giocare indistintamente (in Legadue) da centro e da ala alta.
La regia è affidata alle mani vellutate di Donte Mathis. In panchina Paolo Moretti, che in fatto di scelta dei giocatori d’oltre Oceano ci sa fare non poco.
Difesa asfissiante
Per far risultato Reggio dovrà lavorar duro perché pensare di impostare la partita su chi segna di più, vorrebbe dire suicidarsi.
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