Basket lega due: la Trenkwalder Reggio Emilia chiude in testa il girone d'andata

La Trenkwalder porta a casa il match contro Forlì, lottando fino all’ultimo secondo per tenere a debita distanza gli avversari: finisce 97-86, con i biancorossi che si godono un meritato primato nel girone d’andata di Legadue. Merito soprattutto di un Robinson in gran spolvero (22 punti, 16 dei quali nei primi due quarti) e di un Cervi capace di stoppate che fanno male.
I primi minuti della squadra di Menetti sono stregati: sotto 0-5 in un attimo.Il primo canestro per la Trenk arriva solamente dopo due minuti e quarantatre secondi: segna Chiacig, e subito dopo anche Robinson segnala la sua presenza con una bomba pesante. Tanto basta per far disunire Forlì: palla rubata e schiaccione di Taylor, la Trenk passa in avanti 11-10 e infiamma il Pala Bigi. Forlì, però, si conferma squadra quantomai abile in attacco, capace di 90 punti a partita: la bomba di Trapani rimette in equilibrio la gara. La Trenkwalder sembra subire soprattutto le incursioni del nuovo acquisto forlivese Wanamaker, ma la maggior precisione al tiro fa sì che, dopo una bomba di Filloy, i biancorossi terminino in vantaggio il primo quarto.
Al rientro in campo, è ancora Robinson sugli scudi: Dawan, in grande spolvero, infila la sua terza tripla consecutiva, e gestisce il gioco con maestria e lucidità. E’ alla sua prestazione maiuscola che si aggrappa l’intera squadra. Non lo stesso si può dire per Chiacig: troppe le palle perse per lui in attacco quest’oggi, e il numero 19 esce dal campo senza troppi rimpianti da parte del pubblico. In difesa la Trenkwalder si aggrappa ai rimbalzi di Slanina e a un Cervi maiuscolo: due sue stoppate consecutive negano il canestro al quintetto forlivese, e i biancorossi si issano fino al 44-38. Per una Marcopoloshop.it disorientata e incapace di cambiare gioco arriva il tempo di un time-out: la situazione, però, non cambia granchè, e a metà gara la Trenkwalder è in avanti di 7, 51-44.
Al rientro in campo, la situazione rimane in grande equilibrio: la squadra reggiana non riesce a piazzare il colpo del ko e anzi allarga un po’ troppo le maglie in difesa, ma una Forlì appena più spumeggiante non riesce ad approfittarne. Avanti di 10 punti (61-51), coach Menetti toglie dal campo un bolso Chiacig, e un Taylor molto in palla inizia a mitragliare come sa. Eppure, come spesso accade, la Trenk non chiude: Filloy pasticcia, nervoso, e viene sostituito. Entrambe le squadre vedono poco il canestro e appaiono stanche: la differenza finisce per farla Ruini, che mette a segno ben 7 punti nel terzo quarto e porta la sua squadra a condurre 75-63 quando mancano solo dieci minuti al termine. Nell’ultimo quarto Menetti cambia le carte in tavola, e mette in campo Robinson, Frassineti, Pini, Cervi e Ruini. Il colpo del ko non arriva, e le troppe palle perse portano Forlì a meno 8: Menetti corre ai ripari facendo rientrare Filloy, che subito ringrazia mettendo una tripla e procurandosi un fallo che porta a un canestro di Ruini, autentico mattatore del match. Reggio vola a +14 (81-67), ma c’è ancora da soffrire: Huff suona la carica ai suoi e Forlì si riporta a -9 (89-80) a 2’30” dal termine e ancora 95-86 a 28” dalla fine. Cervi lotta come un leone sotto canestro, un arbitraggio troppo morbido non fischia qualche fallo per la squadra reggiana, ma la Trenk resiste e tiene a distanza gli avversari: finisce 97-86, e i biancorossi terminano il girone d’andata in testa alla classifica.

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