La Trenkwalder batte 77-70 Piacenza, ma lo fa al termine di 40' di sofferenza pura
Basti pensare che dopo il 13-11, i reggiani hanno rimesso il naso avanti sul 66-65 quando sul cronometro erano rimasti solo 4'. Eroi di giornata Ruini - canestro imperiale da 8 metri in un momento difficilissimo - e Filloy, assente in tutto il primo tempo. Va da sè che, se si vincono partite in questo modo, il futuro non può che essere roseo. Anzi, biancorosso.
Per il secondo derby consecutivo in via Guasco Menetti si affida all'ormai consueto quintetto che vede Robinson e Taylor formare il backcourt con Slanina ala piccola, Filloy ala grande e Chiacig centro. Il matinée risulta indigesto alla Trenkwalder che nei primi 4' perde tre palloni sbagliando una serie consistente di tiri che producono contropiede immediato. E così a metà frazione Piacenza è avanti 11-7 e Menetti provvede ad alzare le barricate inserendo Cervi per Chiacig e spedendo dentro anche Frassineti per Slanina. L'effetto è immediato e con un 6-0 di parizale firmato Robinson-Taylor Reggio rimette la freccia. L'azione biancorossa tuttavia non è fluida e Piacenza, con buone idee, mette insieme un 8-0 che fa 19-13 e ovvio time-out Menetti. La frazione si chiude sul 23-13 con Reggio che non riesce assolutamente a esprimersi sui soliti livelli anche a causa di una difesa assolutamente porosa e un attacco asfittico.
All'inizio del secondo quarto in campo si vede Ruini, che mette dentro la bomba del -7 dall'angolo. Piacenza risponde con un 4-0 e va al massimo vantaggio (27-16). E' una gara, questa, che vive di scosse: basta un tiro errato per scatenare contropiede e canestri in serie. Dopo un'entrata di Robinson, è Slanina a bruciare la retina da tre per il nuovo -6 (21-27) al 13'. Ruini e Pini ne mettono altrettante in pochi secondi e la contesa è di nuovo in parità. Parziali si danno e si prendono: Reggio non si accoppia bene in transizione e prima HarrisonSimoncelli e Casella da tre ridanno un consistente margine di vantaggio alla Morpho (39-31). Taylor risponde con l'ennesimo controparziale di 5-0 e così il risultato al 18' è di 36-39 Morpho. Il tempo si chiude sul punteggio di 40-42 con quattro liberi consecutivi di Robinson.
Filloy a inizio ripresa sigla la nuova parità, ma prima Anderson e poi il solito Simoncelli in transizione da tre ricacciano indietro Reggio (47-42). Dopo aver realizzato 1/2 dalla lunetta, a Taylor viene fischiato un antisportivo che Anderson converte per il 49-43. La schiacciata di Amoroso dopo un'orrenda persa a metà campo vale il nuovo +10 Piacenza (43-53) e minuto per Menetti. La reazione biancorossa fatica ad arrivare e a meno di 3' dalla fine sul 48-55, è via Guasco che inizia a fischiare i possessi ospiti con Menetti che sceglie la zona sfidando i tiratori avversari. La scelta sortisce effetto, ma sui tagliafuori la difesa non è attenta e Voskuil, il più basso, raccoglie il tap-in e mette dentro il nuovo 59-52 prima che una bomba di Filloy e un back door di Robinson mandino in archivio anche la terza frazione sul 59-57 Morpho.
Per due volte, come sempre in questa partita, il canestro del possibile vantaggio viene sbagliato e così Scarone da tre segna il nuovo +5 Piacenza (57-52). Dopo un canestro di Filloy, Ruini dalla distanza sbaglia per l'ennesima volta il tiro del pareggio e il sospetto che si tratti di una gara maledetta inzia ad aleggiare al "PalaBigi". Taylor manda dentro il -1 (61-62), ma il "boia" Simoncelli colpisce ancora da tre, imitato questa volta sì da Ruini che allo scadere da 8 metri sgancia il siluro che manda in visibilio tutto il palazzo. La difesa ora gira discretamente e i liberi di Robinson rimandano in testa Reggio (66-65), che non metteva il naso avanti dal 13-11. Gli arbitri fischiano pure i sosperi e in un amen ne affibbiano due a Robinson e uno a Slanina, con bonus per la Trenkwalder. Con la difesa, gira anche l'attacco: Robinson in entrata di potenza e Filloy con una bomba dal peso specifico monumentale danno un +5 a Reggio (71-66): il time-out questa volta è tutto per Corbani a 3' dalla fine. D'incanto Piacenza è incapace di segnare e Taylor in allungo segna il 73-66. Ora via Guasco è una bolgia e arrivare anche solo nei pressi del canestro per Infante e compagni è un'impresa. Dall'altra parte Robinson non sbaglia più nulla, Infante mette dentro un canestro pesante (75-70), ma Taylor subito dopo aggancia la giugulare con il canestro spezzagambe. E' la fine, Piacenza cade 77-70.
Una partita soffertissima e dalle mille sfaccettature: Trenkwalder irriconoscibile per 30' e mortifera sui due lati del campo negli ultimi 10'. La striscia vincente continua e se oltre al risultato di via Guasco ne dovessero arrivare altrettanti positivi stasera... sarebbe di nuovo fuga.
Il tabellino
TRENKWALDER REGGIO EMILIA: Robinson 21, Viglianisi, Taylor 20, Veccia, Frassineti, Pini 3, Filloy 15, Slanina 5, Cervi, Germani, Chiacig 2, Ruini 11. Allenatore: Menetti.
MORPHO BASKET PIACENZA: Casella 3, Infante 9, Harrison 6, Perego 2, De Nicolao, Simoncelli 17, Varrone, Mori, Voskuil 5, Anderson 16, Scarone 5, Amoroso 6. Allenatore: Corbani.
Parziali: 13-23; 40-42; 57-59. poi
Per il secondo derby consecutivo in via Guasco Menetti si affida all'ormai consueto quintetto che vede Robinson e Taylor formare il backcourt con Slanina ala piccola, Filloy ala grande e Chiacig centro. Il matinée risulta indigesto alla Trenkwalder che nei primi 4' perde tre palloni sbagliando una serie consistente di tiri che producono contropiede immediato. E così a metà frazione Piacenza è avanti 11-7 e Menetti provvede ad alzare le barricate inserendo Cervi per Chiacig e spedendo dentro anche Frassineti per Slanina. L'effetto è immediato e con un 6-0 di parizale firmato Robinson-Taylor Reggio rimette la freccia. L'azione biancorossa tuttavia non è fluida e Piacenza, con buone idee, mette insieme un 8-0 che fa 19-13 e ovvio time-out Menetti. La frazione si chiude sul 23-13 con Reggio che non riesce assolutamente a esprimersi sui soliti livelli anche a causa di una difesa assolutamente porosa e un attacco asfittico.
All'inizio del secondo quarto in campo si vede Ruini, che mette dentro la bomba del -7 dall'angolo. Piacenza risponde con un 4-0 e va al massimo vantaggio (27-16). E' una gara, questa, che vive di scosse: basta un tiro errato per scatenare contropiede e canestri in serie. Dopo un'entrata di Robinson, è Slanina a bruciare la retina da tre per il nuovo -6 (21-27) al 13'. Ruini e Pini ne mettono altrettante in pochi secondi e la contesa è di nuovo in parità. Parziali si danno e si prendono: Reggio non si accoppia bene in transizione e prima HarrisonSimoncelli e Casella da tre ridanno un consistente margine di vantaggio alla Morpho (39-31). Taylor risponde con l'ennesimo controparziale di 5-0 e così il risultato al 18' è di 36-39 Morpho. Il tempo si chiude sul punteggio di 40-42 con quattro liberi consecutivi di Robinson.
Filloy a inizio ripresa sigla la nuova parità, ma prima Anderson e poi il solito Simoncelli in transizione da tre ricacciano indietro Reggio (47-42). Dopo aver realizzato 1/2 dalla lunetta, a Taylor viene fischiato un antisportivo che Anderson converte per il 49-43. La schiacciata di Amoroso dopo un'orrenda persa a metà campo vale il nuovo +10 Piacenza (43-53) e minuto per Menetti. La reazione biancorossa fatica ad arrivare e a meno di 3' dalla fine sul 48-55, è via Guasco che inizia a fischiare i possessi ospiti con Menetti che sceglie la zona sfidando i tiratori avversari. La scelta sortisce effetto, ma sui tagliafuori la difesa non è attenta e Voskuil, il più basso, raccoglie il tap-in e mette dentro il nuovo 59-52 prima che una bomba di Filloy e un back door di Robinson mandino in archivio anche la terza frazione sul 59-57 Morpho.
Per due volte, come sempre in questa partita, il canestro del possibile vantaggio viene sbagliato e così Scarone da tre segna il nuovo +5 Piacenza (57-52). Dopo un canestro di Filloy, Ruini dalla distanza sbaglia per l'ennesima volta il tiro del pareggio e il sospetto che si tratti di una gara maledetta inzia ad aleggiare al "PalaBigi". Taylor manda dentro il -1 (61-62), ma il "boia" Simoncelli colpisce ancora da tre, imitato questa volta sì da Ruini che allo scadere da 8 metri sgancia il siluro che manda in visibilio tutto il palazzo. La difesa ora gira discretamente e i liberi di Robinson rimandano in testa Reggio (66-65), che non metteva il naso avanti dal 13-11. Gli arbitri fischiano pure i sosperi e in un amen ne affibbiano due a Robinson e uno a Slanina, con bonus per la Trenkwalder. Con la difesa, gira anche l'attacco: Robinson in entrata di potenza e Filloy con una bomba dal peso specifico monumentale danno un +5 a Reggio (71-66): il time-out questa volta è tutto per Corbani a 3' dalla fine. D'incanto Piacenza è incapace di segnare e Taylor in allungo segna il 73-66. Ora via Guasco è una bolgia e arrivare anche solo nei pressi del canestro per Infante e compagni è un'impresa. Dall'altra parte Robinson non sbaglia più nulla, Infante mette dentro un canestro pesante (75-70), ma Taylor subito dopo aggancia la giugulare con il canestro spezzagambe. E' la fine, Piacenza cade 77-70.
Una partita soffertissima e dalle mille sfaccettature: Trenkwalder irriconoscibile per 30' e mortifera sui due lati del campo negli ultimi 10'. La striscia vincente continua e se oltre al risultato di via Guasco ne dovessero arrivare altrettanti positivi stasera... sarebbe di nuovo fuga.
Il tabellino
TRENKWALDER REGGIO EMILIA: Robinson 21, Viglianisi, Taylor 20, Veccia, Frassineti, Pini 3, Filloy 15, Slanina 5, Cervi, Germani, Chiacig 2, Ruini 11. Allenatore: Menetti.
MORPHO BASKET PIACENZA: Casella 3, Infante 9, Harrison 6, Perego 2, De Nicolao, Simoncelli 17, Varrone, Mori, Voskuil 5, Anderson 16, Scarone 5, Amoroso 6. Allenatore: Corbani.
Parziali: 13-23; 40-42; 57-59. poi
Alessio Fontanesi - reggionline.com
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