Quella che la Trenkwalder troverà domenica al Palaolimpia di Verona sarà una squadra “arrabbiata”, che vuole assolutamente fare punti in casa e uscire dal tunnel in cui si è infilata

La Tezenis doveva essere tra le superpotenze del campionato, e invece, pur avendo tanti buoni giocatori, non riesce a decollare.

Tra di loro, quello che tutti i tifosi reggiani in trasferta a Verona vorranno salutare sarà sicuramente Giorgio Boscagin. “Il Bosca” è tornato nella sua città, dopo gli anni a Reggio e l’esperienza in serie A, e sta dando il massimo per far risalire la Tezenis.

«Sto bene qui e per adesso sono contento delle mie prestazioni. Magari nelle ultime gare sono leggermente sceso in attacco, ma sarebbe tutto ottimo se non fosse che non riusciamo a decollare, nonostante la squadra giochi bene e spesso sia in testa durante le partite. Appena riusciremo a vincere qualche gara in più, allora sì che potrò dirmi pienamente soddisfatto».

Che situazione sta vivendo la Tezenis?

«Veniamo da due trasferte perse di un punto dopo essere stati davanti per 35 minuti. Sarebbero stati punti preziosi. Siamo molto dispiaciuti, e a maggior ragione non vogliamo concedere punti in casa. Domenica, davanti al nostro pubblico, vogliamo vincere».

Com’è cambiata la Tezenis Verona con l’arrivo di Martelossi?

«Lui ha subito focalizzato l’attenzione sulla difesa, sia uno contro uno che come sistema di squadra. I risultati sono arrivati, perché ora siamo tra le migliori difese del campionato, ma a quanto pare ancora non basta per scalare la classifica».

Il pubblico comunque vi è vicino?

«Sì. C’è grande passione, e quando abbiamo perso, poco tempo fa in casa contro Piacenza, nonostante sia stata una delle nostre peggiori partite della stagione, il pubblico ci ha sempre sostenuti. Anche per ripagare i tifosi del loro calore, vogliamo blindare il nostro palazzetto e imporci nelle gare casalinghe».

Il fatto di giocare a mezzogiorno come lo vede?

«E’ una cosa a cui ci si può tranquillamente abituare allenandosi a quell’ora in settimana. Non influisce sulle prestazioni».

Della Trenkwalder che cosa pensa?

«Reggio sta andando davvero bene, è la sorpresa del campionato. Penso che nessuno se l’aspettasse così solida. Lo scorso anno, tra mille problemi, si è cementato un gruppo al quale sono stati inseriti 2-3 giocatori di spessore, creando un ottimo gruppo».

Come vede la lotta in vetta e in fondo alla classifica?

«In cima vedo molto bene Barcellona, che ha trovato il giusto ritmo per rincorrere la Trenkwalder, e anche Scafati, che vincendo a Barcellona ha dimostrato di essere tra le grandi, visto anche che in casa non concede punti. In basso c’è davvero tanto equilibrio, e ora che Sant’Antimo ha recuperato lo svantaggio iniziale tutto è in gioco. Bastano 2 vittorie a fila che tutto cambia, per questo aver perso certe partite ci fa arrabbiare. Ora potremmo essere molto più in alto».

Che cosa manca alla sua squadra?

«Dobbiamo essere più cinici, chiudere le partite quando possiamo. Abbiamo perso 4 partite di 1 punto. Un po’ sarà sfortuna, ma questo fatto si è ripetuto troppo spesso; sono cose che fan perdere fiducia. Noi dobbiamo riuscire a capitalizzare la mole di gioco che produciamo – conclude Giorgio Boscagin – anche perché spesso siamo davanti, e quindi le qualità per far bene in squadra ci sono».

Riccardo Bellelli - gazzettadireggio

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