Trenkwalder, parla l'ex Boscagin: «Reggio è solida e pesca sempre il jolly in panchina. Ma a Verona non si passa»
- Il Resto del Carlino -
26/01/2012 08:38 - Gabriele Gallo
PER I TIFOSI reggiani sarà sempre “Il Bosca”, indimenticato fromboliere in due periodi di diversi della Pallacanestro Reggiana. Con tante gioie, e qualche amarezza, nelle sue quattro stagioni e mezzo (nel 2008/2009 arrivò a febbraio) in maglia biancorossa.
OGGI, GIORGIO BOSCAGIN, 28 anni da Tregnago, è il capitano della Tezenis Verona, prossima avversaria (domenica, ore 12.15, sul parquet veneto) di Robinson e compagni. Dati gli avvenimenti di queste ultime ore (scossa di terremoto quasi contemporanea con epicentro i dintorni di entrambe le città) inutile dire che si profila un match “movimentato”. Come conferma il diretto interessato…
“Ci pensavo giusto adesso – commenta tra il serio e il faceto - decisamente è una coincidenza un po’ strana”.
Evidentemente il karma del basket ha i suoi percorsi. Anche dalle vostre parti tutto okay?
“Sì, a parte un po’ di comprensibile paura e la naturale confusione che si origina in questi casi. Come squadra abbiamo dovuto rivoluzionare un po’ la nostra giornata di allenamento. Dovevamo farlo a mezzogiorno per prepararci alla partita di domenica, ma la prefettura ha tenuto chiuso il Palasport più a lungo per ragioni di sicurezza e siamo scesi sul parquet solo nel primo pomeriggio”.
All’andata eravate in profonda crisi, ora, è molto probabile che per la Trenkwalder sarà più difficile battervi. Cosa è cambiato?
“All’epoca eravamo una squadra completamente nuova. Ci voleva tempo per trovare la giusta chimica; perché nel basket di oggi non si inventa nulla dall’oggi al domani. Reggio è un esempio perfetto di come si devono fare le cose. Ha costruito un gruppo sinora vincente partendo dallo zoccolo duro di quello dell’anno passato”.
Secondo lei la sua ex-squadra è davvero la più forte del lotto?
“Sicuramente è la più solida. I ragazzi di Menetti hanno sempre tenuto duro in tutte le partite, e trovato dalla panchina, ogni volta, l’uomo che ha saputo risolvere le situazioni più brutte. Seguo il più possibile le vicende di Reggio e sono sicuro di questo”.
Nella nostra città fa vedere ogni tanto?
“Ho mantenuto contatti con alcuni tifosi”.
Come pensate di battere la Trenkwalder?
“Partendo dal fatto che in casa non possiamo più regalare niente. Faremo quindi una partita di totale intensità, per quaranta minuti. E’ vero che ultimamente il nostro rendimento è altalenante e abbiamo buttato via partite già vinte come con Veroli e Jesi. Ma al PalaOlimpia non deve più passare nessuno”.
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