Trenkwalder Reggio Emilia, il preparatore Tibiletti spiega i segreti per vincere a mezzogiorno

- Il Resto del Carlino -
di Gabriele Gallo 

UNA VOLTA GIOCARE di prima mattina, o a cavallo del pranzo, andava di moda soprattutto nei campionati giovanili. E normalmente gli allenatori dell’epoca, quando vedevano qualche giocatore lento a carburare data l’alzataccia, davano il tradizionale consiglio della nonna:”Vai a lavarti la faccia”.
Oggi che le esigenze televisive costringono anche i professionisti a scendere sul parquet ad orari insoliti, le tecnioche per presentarsi al meglio alla palla a due, sono più evolute. A spiegarcele, Emanuele Tibiletti, preparatore atletico della Trenkwalder (che si trova a giocare 3 partite su 4 in questo periodo sul mezzogiorno).
TIBILETTI, quali sono le principali differenze di approccio a una partita giocata di mattina rispetto a quelle abituali in orario serale?
“Essenzialmente riguardano l’alimentazione, i ritmi sonno-veglia e la preparazione atletica”.
A che ora ha ordinato di andare a letto a Robinson e compagni in preparazione alla partita di domenica contro Verona?
“Bè, io do consigli, non ordini; poi sta alla professionalità dei giocatori attenersi a queste indicazioni nell’interesse loro e della squadra. L’ideale è un sonno di 8-10 ore, con risveglio verso le 7 e 30 così da arrivare già attivi al brunch delle ore 9. Che consideriamo il pasto pregara. Tre ore prima è il tempo ideale infatti per digerire e accumulare energie, naturalmente dopo essersi alimentati non si deve tornare a letto”.
Il menù?
“Circa un etto di pasta, o riso, preferibilmente al pomodoro, per i carboidrati. Poi proteine: quindi una bella porzione di bresaola o parmigiano-reggiano. Infine tanta frutta, che aiuta a mantenere i tassi glicemici a un livello ideale per una partita di basket. Chi non è abituato a mangiare la pasta al mattino può sostituirla con pane e marmellata o crostata di frutta”.
I ragazzi della Trenkwalder sono diligenti nel rispettare questi dettami?
“Nessuno fa il furbo, di questo sono certo. Poi ci sono professionisti al 100% che non sgarrano di un millimetro e altri che fanno più fatica ad adattarsi ma poi si abituano”.
A livello di preparazione atletica cosa cambia?
“Mancando la doppia seduta, visto che ci si allena intorno a mezzogiorno per prepararsi all’orario della gara, si fanno sedute molto intense, quindi tutte di due ore. Il giorno della partita si fa un’attivazione muscolare più pesante, ma più breve”.
Sul piano fisico, chi si adatta meglio a questi orari insoliti?
“Sicuramente i piccoli. Come si è visto contro Piacenza giocatori quali Cervi, Chiacig e lo stesso Filloy, hanno fatto fatica ad inizio partita. E’ normale; per motivi legati alla conformazione fisica e al sistema neuromuscolare. Ecco perché fare due partite consecutive alle 12 non è del tutto negativo. C’è tempo di abituarsi meglio al tutto”.

Commenti

AimonAdidas launches Metalbone Reserve: Ale Galán's exclusive racquetPRO EDT 2025 COLLECTION
Colors Saldi 40% Ocean Hotels - Coupon -25% Prenota con B&B HOTELS Prenota con B&B HOTELS

Post più popolari