Edilesse: Serie A2, i gialloneri con una gara perfetta affondano la seconda in classifica. Cantù perde, per Orduna e compagni si allontana lo spettro dell’ultimo posto
Prima il pareggio sul 9-9, poi il nuovo aggancio sul 17-17 per non mollare più fino al 25-20. La cronaca dell’impresa compiuta dall’Edilesse Conad ieri sera al PalaBigi contro la Bcc-Nep Castellana Grotte inizia con un set da vere tigri e procede con un secondo parziale da ricordare, chiuso con 9 punti di vantaggio, per chiudere in bellezza sul 25-21 finale con l’intera squadra che va ad applaudire alla curva giallonera, e viceversa.
Chi credeva che i pugliesi, secondi in classifica a 53 punti, avrebbero rullato in un soffio i ragazzi di Conte, ancora orfani di Barbareschi e Bigarelli, si è dovuto ricredere fin da subito di fronte al coraggio dei reggiani, complice il discorso fatto negli spogliatoi martedì scorso, con l’ordine del patron Bertaccini di «dare il tutto per tutto perché non siamo inferiori agli altri».
A sottolineare una prestazione al di sopra delle righe la curva giallonera e tutto il resto del palazzetto che hanno battuto le mani dal primo all’ultimo punto, caricandosi di fronte ai due ace consecutivi di Bakumovski nel primo set sul 23-19 e ad altri importanti gesti atletici e di cuore che hanno fatto la differenza, come Orduna che sull’11-11 prende un colpo all’occhio destro da Castellano ma torna subito in campo stringendo i denti.
Di segreti non ce ne sono: a pallavolo vince chi osa, chi forza in battuta come ha fatto bene Ippolito, chi prova le pipe e le porta a termine come Bakumovski, chi si china a difendere anche se è alto 203 centimetri come Paoletti, chi mura come Tondo e Luppi, chi non spreca nessun appoggio come Peli e chi alza tutto, anche a una mano sola come Orduna. Insomma vince chi gioca di squadra, chi non si perde d’animo e chi può contare sul sostegno di tutti i compagni, dalla panchina agli infortunati come Barbareschi e Bigarelli che in palestra hanno voluto esserci comunque, per non parlare di Conte, il settimo uomo in campo, sempre al fianco dei suoi ragazzi per riprendere insieme le redini di una stagione iniziata male ma che, come dimostrato sul campo contro la vice capolista, può ancora essere raddrizzata.
Dal punto di vista dell’arbitraggio la partita è stata nervosa fin da subito, con capitan Orduna che era sotto al seggiolone già sul 2-4 del primo set e con il capitano avversario, Cicola, che al seggiolone ci si è attaccato sul 19-13 del secondo set, concretizzando le proteste del suo allenatore sull’ace di Paoletti che i pugliesi avevano visto fuori: è arrivato così il giallo che ha portato un punto al forziere giallonero, che si è poi arricchito fino al 25esimo punto. Nuove proteste si sono avute sul 23-21 del terzo set dopo un fischio arbitrale arrivato in ritardo, ma senza nessun esito. Nel mentre la Cassa Rurale Cantù, dopo aver sognato la scorsa gara vincendo contro Atripalda, ha perso 3-0 contro Città di Castello e resta ferma dov’è, all’ultimo posto a 13 punti, togliendo un pensiero all’Edilesse.
Francesca Manini - gazzettadireggio
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