La Trenkwalder si aggiudica lo scontro al vertice con la Sigma Barcellona al termine di una vera e propria battaglia. Finisce 63-62
La Trenk incenerisce pure Barcellona nella giungla di via Guasco
domenica 19 febbraio 2012
I biancorossi vincono 63-62 in una partita piena di botte ed errori dal campo. Ma questi due punti valgono doppio

REGGIO EMILIA - La Trenkwalder si aggiudica lo scontro al vertice con la Sigma Barcellona al termine di una vera e propria battaglia. Finisce 63-62 per i reggiani in una partita onestamente brutta. Ma la posta in palio era talmente alta, soprattutto per i padroni di casa, che non poteva essere altrimenti. La classifica, con questi due punti, sorride ancora a Reggio che in attesa di recuperare la partita con Veroli - e soprattutto che le dirette rivali riposino - inizia a fare selezione alle proprie spalle.
Piena fiducia al quintetto titolare nel big match di giornata: in regìa c'è Robinson affiancato da Taylor; Slanina agisce da ala piccola con Filloy e Chiacig sotto canestro. Prima della palla a due un minuto di silenzio per ricordare Gianfranco Benvenuti, giocatore prima e storico allenatore poi, scomparso venerdì scorso.
L'inizio di gara è molto fisico, con le due squadre contrate e tantissima pressione sugli attacchi. Il risultato, dopo i primi 4', è inchiodato sul 4-2 Trenkwalder. I lunghi biancorossi non coprono a dovere il canestro sui secondi possessi e così la Sigma banchetta a piacere all'interno del pitturato. Menetti decide per questo di mandare in campo Cervi al posto di Chiacig. Le polveri dell'attacco sono ben più che bagnate e piano piano Barcellona si allontana sull'11-4 (7'). Il secondo quintetto entra in campo ben prima del dovuto, con Frassineti e Antonutti che rilevano Slanina e Filloy, entrambi gravati di due falli. Il quarto si chiude sul 16-10 per gli ospiti con 7 punti di Mocavero.
La frustrazione accumulata nel corso del primo quarto per un paio di fischi arbitrali molto discutibili fa partire a razzo Reggio nella seconda frazione. Dalla difesa aggressiva si genera attacco e, soprattutto, si grava la Sigma di falli nei primi minuti. Dopo i liberi di Robinson e Taylor (18-14), Green mette dentro un "long two" per il 14-20. Reggio tuttavia non riesce a convertire in punti il lavoro svolto in difesa e il solo Taylor tiene su la baracca mettendo dentro il 17-20. La guardia americana subito dopo serve bene Antonutti che da sotto inchioda in schiacciata il -1. Il parziale se ne va via sul filo dell'equilibrio e, soprattutto, della fisicità anche eccessiva dovuta dal fatto che gli arbitri fischiano poco e male. Il pareggio arriva al 18' grazie a un libero di Antonutti (22-22) che subito dopo ha due volte l'occasione di dare il vantaggio ai suoi ma sbaglia in entrambe le circostanze. A 1'30" dalla fine arriva la prima bomba biancorossa ed è a firma Antonutti: vale il 26-24. Alla pausa lunga si va sul punteggio di 28-25 interno, una media da minibasket.
La ripresa si apre con un 2+1 di Chiacig cui segue un siluro di Taylor per il primo, significativo, vantaggio biancorosso (34-25). La Sigma non si scompone e con Dordei realizza il primo canestro del tempo da sotto. Un altro canestro+fallo di Antonutti porta Reggio sul +8 (37-29) prima che 4 punti in fila di Hicks e due di Green portino la Sigma ancora a contatto (37-35) obbligando Menetti a fermare la partita. A 3' dalla fine del quarto anche Frassineti si iscrive al tabellino marcatori con una bomba dall'angolo, suo marchio di fabbrica. Né Robinson, né Ruini riescono a dare un minimo di fluidità all'attacco - assolutamente in ombra oggi - e così Barcellona resta sempre lì, a contatto. La bomba di Green, lasciato incredibilmente solo da Ruini in punta, vale il 40 pari. Il quarto si chiude sul 43-40 grazie a una penetrazione di Taylor e a un libero di Ruini.
L'ultima frazione si apre con un 6-0 Barcellona firmato da Hicks e Lukauskis (43-46). Per i primi 3' Reggio è incapace di costruire un'azione degna di nota, un attacco fluido; almeno fino alla bomba di Slanina, che arriva a conclusione di un ottimo giro palla ma immediatamente pareggiata dal canestro di Green, che ammutolisce gli ululati di via Guasco (46-49). Al massimo della difficoltà, Menetti ne manda in campo tre tutti in una volta: Cervi, Antonutti e Ruini per Chiacig, Filloy e Taylor. Nel frattempo, i liberi di Green fanno 51-46 Barcellona. Robinson si butta dentro con tutta la forza rimasta e porta a casa un canestro più fallo (49-51) e subito dopo segna il pareggio, sempre in entrata. Bucci porta di nuovo avanti Barcellona, ma Robinson ora è un leone ferito e in mezzo al pitturato avversario ci va a nozze. La difesa, guarda caso, ne trae beneficio e sempre il play newyorkese arma il braccio di Ruini che questa volta, con tre metri di spazio, non può esimersi e mette dentro il siluro del nuovo importantissimo vantaggio interno (54-51) a 2'30" dal termine. Pancotto chiede minuto e sul possesso successivo via Guasco è una giungla e la difesa porta a casa il fallo di Hicks. Sempre Robinson in penetrazione, sempre la difesa siciliana che collassa e questa volta è Cervi che da sotto inchioda il 58-53. La Sigma non vede più il canestro, Antonutti viene mandato in lunetta e fa 1/2 (59-53). Di là per Barcellona è notte fonda, Cervi vede il taglio di Antonutti che porta a casa i due liberi del 61-53 a 1' dalla sirena. Hicks mette dentro la bomba della speranza (61-56) e subito dopo si ripete per il nuovo -2 ospite (61-59). A 14" dalla fine Robinson va in lunetta con due liberi fondamentali, entrambi realizzati. L'ultimo time-out della gara se lo prende Pancotto, che cerca il gioco che riapra nuovamente tutto. La palla sembra impazzita, arriva a Lukauskis che a 2" dal termine mette dentro la bomba del 63-62. Il fallo su Ruini manda in lunetta il play che sbaglia entrambi i tiri, ma ormai non c'è più tempo: è l'ennesima vittoria, l'ennesima sofferta, l'ennesima importantissima per questa squadra che vince anche quando gioca male; anzi, anche quando praticamente non gioca. E se si tiene conto dell'avversario che si aveva di fronte questa sera, questi due punti sono travestiti da quattro...
Il tabellino
TRENKWALDER REGGIO EMILIA: Robinson 15, Viglianisi, Taylor 14, Antonutti 12, Frassineti 3, Pini, Filloy, Slanina 4, Cervi 4, Germani, Chiacig 6, Ruini 4.
Allenatore: Menetti.
SIGMA BARCELLONA: Rotundo, Lukauskis 11, Green 16, Hicks 10, Bucci 2, Mocavero 9, Dordei 9, Da Ros, Piazza, Martin 4, Bonessio.
Allenatore: Pancotto.
Parziali: 10-16; 28-25;43-40.
Alessio Fontanesi / reggionline
Piena fiducia al quintetto titolare nel big match di giornata: in regìa c'è Robinson affiancato da Taylor; Slanina agisce da ala piccola con Filloy e Chiacig sotto canestro. Prima della palla a due un minuto di silenzio per ricordare Gianfranco Benvenuti, giocatore prima e storico allenatore poi, scomparso venerdì scorso.
L'inizio di gara è molto fisico, con le due squadre contrate e tantissima pressione sugli attacchi. Il risultato, dopo i primi 4', è inchiodato sul 4-2 Trenkwalder. I lunghi biancorossi non coprono a dovere il canestro sui secondi possessi e così la Sigma banchetta a piacere all'interno del pitturato. Menetti decide per questo di mandare in campo Cervi al posto di Chiacig. Le polveri dell'attacco sono ben più che bagnate e piano piano Barcellona si allontana sull'11-4 (7'). Il secondo quintetto entra in campo ben prima del dovuto, con Frassineti e Antonutti che rilevano Slanina e Filloy, entrambi gravati di due falli. Il quarto si chiude sul 16-10 per gli ospiti con 7 punti di Mocavero.
La frustrazione accumulata nel corso del primo quarto per un paio di fischi arbitrali molto discutibili fa partire a razzo Reggio nella seconda frazione. Dalla difesa aggressiva si genera attacco e, soprattutto, si grava la Sigma di falli nei primi minuti. Dopo i liberi di Robinson e Taylor (18-14), Green mette dentro un "long two" per il 14-20. Reggio tuttavia non riesce a convertire in punti il lavoro svolto in difesa e il solo Taylor tiene su la baracca mettendo dentro il 17-20. La guardia americana subito dopo serve bene Antonutti che da sotto inchioda in schiacciata il -1. Il parziale se ne va via sul filo dell'equilibrio e, soprattutto, della fisicità anche eccessiva dovuta dal fatto che gli arbitri fischiano poco e male. Il pareggio arriva al 18' grazie a un libero di Antonutti (22-22) che subito dopo ha due volte l'occasione di dare il vantaggio ai suoi ma sbaglia in entrambe le circostanze. A 1'30" dalla fine arriva la prima bomba biancorossa ed è a firma Antonutti: vale il 26-24. Alla pausa lunga si va sul punteggio di 28-25 interno, una media da minibasket.
La ripresa si apre con un 2+1 di Chiacig cui segue un siluro di Taylor per il primo, significativo, vantaggio biancorosso (34-25). La Sigma non si scompone e con Dordei realizza il primo canestro del tempo da sotto. Un altro canestro+fallo di Antonutti porta Reggio sul +8 (37-29) prima che 4 punti in fila di Hicks e due di Green portino la Sigma ancora a contatto (37-35) obbligando Menetti a fermare la partita. A 3' dalla fine del quarto anche Frassineti si iscrive al tabellino marcatori con una bomba dall'angolo, suo marchio di fabbrica. Né Robinson, né Ruini riescono a dare un minimo di fluidità all'attacco - assolutamente in ombra oggi - e così Barcellona resta sempre lì, a contatto. La bomba di Green, lasciato incredibilmente solo da Ruini in punta, vale il 40 pari. Il quarto si chiude sul 43-40 grazie a una penetrazione di Taylor e a un libero di Ruini.
L'ultima frazione si apre con un 6-0 Barcellona firmato da Hicks e Lukauskis (43-46). Per i primi 3' Reggio è incapace di costruire un'azione degna di nota, un attacco fluido; almeno fino alla bomba di Slanina, che arriva a conclusione di un ottimo giro palla ma immediatamente pareggiata dal canestro di Green, che ammutolisce gli ululati di via Guasco (46-49). Al massimo della difficoltà, Menetti ne manda in campo tre tutti in una volta: Cervi, Antonutti e Ruini per Chiacig, Filloy e Taylor. Nel frattempo, i liberi di Green fanno 51-46 Barcellona. Robinson si butta dentro con tutta la forza rimasta e porta a casa un canestro più fallo (49-51) e subito dopo segna il pareggio, sempre in entrata. Bucci porta di nuovo avanti Barcellona, ma Robinson ora è un leone ferito e in mezzo al pitturato avversario ci va a nozze. La difesa, guarda caso, ne trae beneficio e sempre il play newyorkese arma il braccio di Ruini che questa volta, con tre metri di spazio, non può esimersi e mette dentro il siluro del nuovo importantissimo vantaggio interno (54-51) a 2'30" dal termine. Pancotto chiede minuto e sul possesso successivo via Guasco è una giungla e la difesa porta a casa il fallo di Hicks. Sempre Robinson in penetrazione, sempre la difesa siciliana che collassa e questa volta è Cervi che da sotto inchioda il 58-53. La Sigma non vede più il canestro, Antonutti viene mandato in lunetta e fa 1/2 (59-53). Di là per Barcellona è notte fonda, Cervi vede il taglio di Antonutti che porta a casa i due liberi del 61-53 a 1' dalla sirena. Hicks mette dentro la bomba della speranza (61-56) e subito dopo si ripete per il nuovo -2 ospite (61-59). A 14" dalla fine Robinson va in lunetta con due liberi fondamentali, entrambi realizzati. L'ultimo time-out della gara se lo prende Pancotto, che cerca il gioco che riapra nuovamente tutto. La palla sembra impazzita, arriva a Lukauskis che a 2" dal termine mette dentro la bomba del 63-62. Il fallo su Ruini manda in lunetta il play che sbaglia entrambi i tiri, ma ormai non c'è più tempo: è l'ennesima vittoria, l'ennesima sofferta, l'ennesima importantissima per questa squadra che vince anche quando gioca male; anzi, anche quando praticamente non gioca. E se si tiene conto dell'avversario che si aveva di fronte questa sera, questi due punti sono travestiti da quattro...
Il tabellino
TRENKWALDER REGGIO EMILIA: Robinson 15, Viglianisi, Taylor 14, Antonutti 12, Frassineti 3, Pini, Filloy, Slanina 4, Cervi 4, Germani, Chiacig 6, Ruini 4.
Allenatore: Menetti.
SIGMA BARCELLONA: Rotundo, Lukauskis 11, Green 16, Hicks 10, Bucci 2, Mocavero 9, Dordei 9, Da Ros, Piazza, Martin 4, Bonessio.
Allenatore: Pancotto.
Parziali: 10-16; 28-25;43-40.
Alessio Fontanesi / reggionline
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