Trenkwalder, la serie A dista solo 4 sfide. Coach Menetti come Del Piero: "Pensiamo solo a Jesi"

Gabriele Gallo
MENO QUATTRO. Il count-down verso la fine del campionato di Legadue inizia a scandire i secondi finali e per la Trenkwalder, capolista del torneo a quota 34, con due lunghezze su Brindisi, Pistoia e Scafati (le quali devono ancora scontare il turno di riposo e i toscani hanno pure sulla testa la spada di damocle della probabile penalizzazione di due punti), comincia la serie di match che possono dare concretezza al sogno chiamato serie A. Quattro gare sulla carta abbordabili per Robinson e compagni, ma non per questo meno ricche di trappole ed insidie. A partire dalla partita odierna contro gli storici rivali della Fileni Jesi, a cui però la truppa la truppa biancorossa arriva con grande fiducia: «E’ stato un periodo di buon lavoro – ha detto in conferenza stampa coach Max Menetti (foto) - non abbiamo avuto particolari problemi e anche Riccardo Cervi sta abbastanza bene. Chiaro che, per risolvere il suo problema, bisognerà attendere quest’estate, ma intanto può darci grande aiuto». Il tecnico reggiano ha lavorato molto con la squadra anche sotto l’aspetto mentale, allo scopo di evitare che l’avvicinarsi del sogno promozione possa condizionare il delicato finale di campionato: «Quella con Jesi è una partita che dobbiamo assolutamente vincere, ma pensando solo a questo match. Rifacendomi a quello che ha detto Del Piero dopo Juve-Lazio, invitando a pensare al Cesena e non alla futura Champions, anche noi dobbiamo badare solo a fare bene le nostre cose contro i marchigiani; e per riuscirci dovremo fare in modo di mantenere altissima concentrazione e intensità per il maggior tempo possibile. Tutto il resto non ci interessa: non le prossime partite, nessun tipo di tabella, non i risultati delle altre, solo la Fileni. Anche tutto l’ambiente e i nostri straordinari tifosi devono concentrarsi solo sul match odierno. Così ci aiuteranno nel modo migliore, come hanno fatto per tutta la stagione».
GLI UOMINI di coach Cioppi sono, tra l’altro, un avversario di quelli da prendere con le molle: «Nel girone di ritorno – sottolinea Menetti – hanno espresso il miglior basket della Legadue e di questo grandi meriti spettano al loro allenatore. Possono contare su due americani esordienti ma che hanno avuto un grande impatto, Brooks e Mc Connell, e su tre elementi per i quali desidero spendere due parole: a partire da Maggioli che è stato pochi mesi a Reggio ma ha lasciato un ottimo ricordo, Migliori, che ho portato in Italia e che ha giocato bene dovunque è andato, per tacere di Hoover, un vero “highlander” del nostro basket. Questo per dire che la chimica di squadra della Fileni li porta a far giocare male gli avversari e, nel contempo, a giocare bene loro».
UNA CURIOSITA’ riguarda uno degli arbitri. Il teramano Guido Di Francesco ha incrociato sei volte le strade della Pallacanestro Reggiana, e i biancorossi hanno sempre perso (nel 2011/2012 è capitato due volte). Menetti ci scherza su: «Speriamo che il match con Jesi inverta questa tendenza». Riguardo al match odierno il Collettivo Biancorosso invita i supporters ad andare al PalaBigi col dovuto anticipo per organizzare al meglio la coreografia. Già scattata pure l’organizzazione per la trasferta di Bologna del 22 aprile: info al 340/2575887. La società invece chiede ai tifosi di indossare qualche indumento biancorosso. 


Il  Resto del Carlino 

13 Aprile 2012 ore 16:10

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