Trenkwalder, pericolo Hite: la Conad Bologna si affida all'ex Robert per salvarsi
- Il Resto del Carlino -
17/04/2012 09:05 - Massimo Selleri
DOMENICA Robert Hite rientrerà nelle fila della Conad Bologna, giusto in tempo per affrontare la Trenkwalder Reggio Emilia. In casa biancoblù molte delle speranze di poter sconfiggere la formazione biancorossa passano dalla famosa legge dell’ex e sebbene l’esterno statunitense non sia l’unico ad avere transistato in terra reggiana, all’appello ci sono anhe Brett Blizzard e coach Zare Markovski, è comunque quello più atteso essendo chiamato a dare una scossa ai bolognesi in queste ultime tre gare di campionato.
CON I SUOI diciotto punti all’attivo la Conad ha bisogno di una sola vittoria per mettere in cassaforte la salvezza senza affidarsi completamente alle disgrazie altrui e questi due punti li vorrebbe ottenere proprio contro Reggio, rievocando così la famosa gara del 2 aprile 1992, quando l’arrivo repentino di Teo Alibegovic consentì alla Fortitudo di rimanere in serie A2 dando così il via all’era Seragnoli.
I BEN INFORMATI sostengono che l’anno scorso, prima di ingaggare Robert Hite al Limoges, Zare Markovski abbia contattatto a più riprese i suoi amici di Reggio facendosi raccontare le qualità umane e tecniche del giocatore. Referenze buonissime sostenute dalle sue cifre: arrivato nel marzo del 2010 alla corte di coach Ramagli, nelle sei gare di regular season ha segnato 16.3 punti a gara, stando in campo 31.2 minuti. Numeri che si sono alzati nei playoff promozione dove i punti realizzati sono diventati 18 a partita per 35.3 minuti in campo.
L’UNICO DIFETTO è legato alla capacità di giocare con gli altri compagni, infatti, Hite ha la necessità di essere il primo terminale offensivo a cui devono arrivare buona parte dei palloni per non uscire dalla partita. Un problema di poco conto nella Conad che ha nei suoi talloni d’Achille la difficoltà ad essere incisiva proprio nel tiro da tre punti.
ARRIVATO sotto le due torri ad inizio gennaio dopo una esperienza non felice allo Cholet, Hite non ha ancora avuto la possibilità di lasciare il segno nel campionato della biancoblù. Nullo al suo esordio a Verona, dove tutta la Markovski-band rimediò una figuraccia indimenticabile, nullo contro Veroli dove segnò zero punti pur stando in campo 41 minuti, si è infortunato contro Forlì ai flessori della coscia destra.
ERA IL 12 FEBBRAIO scorso e da allora l’esterno statunitense non è più sceso in campo. Rientrerà domenica in una delle ultime gare in cui può dimostrare di quale pasta sia fatto.
17/04/2012 09:05 - Massimo Selleri
DOMENICA Robert Hite rientrerà nelle fila della Conad Bologna, giusto in tempo per affrontare la Trenkwalder Reggio Emilia. In casa biancoblù molte delle speranze di poter sconfiggere la formazione biancorossa passano dalla famosa legge dell’ex e sebbene l’esterno statunitense non sia l’unico ad avere transistato in terra reggiana, all’appello ci sono anhe Brett Blizzard e coach Zare Markovski, è comunque quello più atteso essendo chiamato a dare una scossa ai bolognesi in queste ultime tre gare di campionato.
CON I SUOI diciotto punti all’attivo la Conad ha bisogno di una sola vittoria per mettere in cassaforte la salvezza senza affidarsi completamente alle disgrazie altrui e questi due punti li vorrebbe ottenere proprio contro Reggio, rievocando così la famosa gara del 2 aprile 1992, quando l’arrivo repentino di Teo Alibegovic consentì alla Fortitudo di rimanere in serie A2 dando così il via all’era Seragnoli.
I BEN INFORMATI sostengono che l’anno scorso, prima di ingaggare Robert Hite al Limoges, Zare Markovski abbia contattatto a più riprese i suoi amici di Reggio facendosi raccontare le qualità umane e tecniche del giocatore. Referenze buonissime sostenute dalle sue cifre: arrivato nel marzo del 2010 alla corte di coach Ramagli, nelle sei gare di regular season ha segnato 16.3 punti a gara, stando in campo 31.2 minuti. Numeri che si sono alzati nei playoff promozione dove i punti realizzati sono diventati 18 a partita per 35.3 minuti in campo.
L’UNICO DIFETTO è legato alla capacità di giocare con gli altri compagni, infatti, Hite ha la necessità di essere il primo terminale offensivo a cui devono arrivare buona parte dei palloni per non uscire dalla partita. Un problema di poco conto nella Conad che ha nei suoi talloni d’Achille la difficoltà ad essere incisiva proprio nel tiro da tre punti.
ARRIVATO sotto le due torri ad inizio gennaio dopo una esperienza non felice allo Cholet, Hite non ha ancora avuto la possibilità di lasciare il segno nel campionato della biancoblù. Nullo al suo esordio a Verona, dove tutta la Markovski-band rimediò una figuraccia indimenticabile, nullo contro Veroli dove segnò zero punti pur stando in campo 41 minuti, si è infortunato contro Forlì ai flessori della coscia destra.
ERA IL 12 FEBBRAIO scorso e da allora l’esterno statunitense non è più sceso in campo. Rientrerà domenica in una delle ultime gare in cui può dimostrare di quale pasta sia fatto.
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