Con un rinforzo la Trenkwalder Reggio Emilia potrà stare tra le prime dieci
«Senza fare delle spese folli, dato che la disponibilità economica c'è ma non può essere illimitata, si può cercare qualche indispensabile rinforzo. Individuando ad esempio un sostegno in più nel ruolo di ala, la Trenkwalder potrebbe arrivare alla fine del prossimo campionato di serie A con una salvezza anticipata. Puntando addirittura, ne sono convinto. ad un piazzamento fra le prime dieci del massimo torneo italiano di basket». Gianni Pastarini, il grande saggio della pallacanestro reggiana dove opera da oltre trentacinque anni, vede sempre il bicchiere mezzo pieno. Sa che le promozioni - ne ha vissute tante, di persona - esaltano facilmente e possono illudere, ma basa la propria fiducia per il futuro immediato biancoros-so su alcuni elementi assolutamente concreti. «C'è un gruppo solido e coeso - spiega il dirigente - perfettamente amalgamato dai tecnici e sostenuto da una società pienamente efficiente. Lo staff tecnico non si discute e la città, da tempo appassionata di questa disciplina, segue fedelmente le nostre imprese sportive». « L'entusiasmo, infine, è un energetico perfetto per programmare il futuro. Insomma: a Reggio Emilia non manca nulla per puntare all'inserimento fra le compagini del massimo livello. Non a caso nel passato della Pallacanestro Reggiana ci sono già tanti anni di permanenza nella principale divisione cestistica nazionale». Si può fare un confronto fra questa promozione e quelle precedenti? «L'ultima è naturalmente quella più dolce. Questa volta fra l'altro l'abbiamo vissuta con un inarrestabile crescendo. Eravamo partiti senza troppe illusioni, impegnati soltan- to a dimenticare il fresco spavento di quella salvezza allo sprint e invece siamo rimasti costantemente incollati alla testa. E' stata una cavalcata progressiva, che ha coinvolto tutti e che si è conclusa con la straordinaria volata finale. Inimmaginabile all'inizio, entusiasmante alla fine". Quali sono stati i meriti dei due statunitensi? «Essersi fatti valere senza pretendere di essere considerati delle star. Entrambi si sono inseriti gradualmente nel gioco ed hanno risposto alle sollecitazioni nei momenti de- cisivi. Un apporto prezioso che merita la conferma». -Fra i giovani un nome, Cervi: limiti e pregi? «E' un ragazzo di poche parole, a mio giudizio un po' introverso ma determinato. E' stato bravo l'allenatore Menet-ti a farlo uscire dal guscio pungolandolo a dare sempre il meglio di se stesso. Ora è una garanzia. Saprà sicuramente farsi valere anche in A. Ci si può scommettere». Menetti e Fioretti sapranno reggere le tensioni del confronto con le big? «Max ha già vissuto, alle spalle di altri tecnici, quel palcoscenico e quindi offre tutte le garanzie. Il suo più diretto collaboratore, anche se giovane, ha una buona esperienza. E' di poche parole ma ha l'occhio giusto. Lavora e collabora con grande consapevolezza. Mi sento tranquillo». Possiamo allora guardare in avanti con fiducia? «Penso proprio di sì ed è per questo penso e spero di poter ambire ad un posto fra i primi dieci in Italia».
Luigi Vincati - lagazzettadireggio
Luigi Vincati - lagazzettadireggio
Commenti