«Trenk, salvezza serena riuscendo a divertirti»
Basket serie A, il dirigente reggiano Sandro Crovetti scommette sui biancorossi «Sarà l’anno dell’esplosione di Cervi, e attenti alla voglia di riscatto di Cinciarini»
Manager di lungo corso della pallacanestro italiana, il reggiano Sandro Crovetti, 54 anni, dopo tanti anni in prima linea si appresta ad assistere alla nuova stagione dal divano di casa. Terminata l’esperienza a Montegranaro, guarda con distacco a un torneo in cui, parole sue, «tutte le squadre si sono ridimensionate». E dal marasma potrebbe venir fuori proprio la Trenkwalder. Crovetti, che squadra le sembra che sia stata allestita?
«Sicuramente equilibrata. L’ossatura di quella della promozione è stata conservata, a cominciare dallo staff tecnico, ed è sicuramente un segnale positivo».
Al gruppo sono stati aggiunti Cinciarini, Brunner e Jeremic. Due certezze e una scommessa: è d’accordo?
«Cinciarini e Brunner sono giocatori in grado di farsi sentire in serie A. Il play è in crescita, il lungo una garanzia, mentre Jeremic è l’incognita, ma investire su di lui credo che sia stata una mossa azzeccata».
Si riparte anche da Menetti.
«Sarà pure all’esordio dall’inizio in serie A, ma è un allenatore che la categoria la conosce bene. Sono sicuro che sarà all’altezza».
E la Trenkwalder che obiettivi può porsi?
«Difficile dire che campionato sarà, visto il generale ridimensionamento economico e le molte scommesse, specie sugli americani, che sono state fatte. Però credo che Reggio potrà salvarsi facilmente, riuscendo anche a divertirsi. Presto per dire se magari potrà porsi altri obiettivi, come il raggiungimento delle Final Eight di Coppa Italia, ma le carte in regola per far bene ci sono tutte».
Il rischio è che si debba cambiare play in corsa.
«Se la società ha puntato su Robinson vuol dire che può farcela. E poi meglio che si sia fermato ora che a campionato in corso».
Quali sono gli uomini su cui scommetterebbe?
«Cervi, può essere l’anno della sua esplosione. E occhio a Cinciarini, dopo l’ultima stagione vorrà riscattarsi. E l’ambiente è quello giusto».
di Dario Giordo - gazzettadireggio.it
«Sicuramente equilibrata. L’ossatura di quella della promozione è stata conservata, a cominciare dallo staff tecnico, ed è sicuramente un segnale positivo».
Al gruppo sono stati aggiunti Cinciarini, Brunner e Jeremic. Due certezze e una scommessa: è d’accordo?
«Cinciarini e Brunner sono giocatori in grado di farsi sentire in serie A. Il play è in crescita, il lungo una garanzia, mentre Jeremic è l’incognita, ma investire su di lui credo che sia stata una mossa azzeccata».
Si riparte anche da Menetti.
«Sarà pure all’esordio dall’inizio in serie A, ma è un allenatore che la categoria la conosce bene. Sono sicuro che sarà all’altezza».
E la Trenkwalder che obiettivi può porsi?
«Difficile dire che campionato sarà, visto il generale ridimensionamento economico e le molte scommesse, specie sugli americani, che sono state fatte. Però credo che Reggio potrà salvarsi facilmente, riuscendo anche a divertirsi. Presto per dire se magari potrà porsi altri obiettivi, come il raggiungimento delle Final Eight di Coppa Italia, ma le carte in regola per far bene ci sono tutte».
Il rischio è che si debba cambiare play in corsa.
«Se la società ha puntato su Robinson vuol dire che può farcela. E poi meglio che si sia fermato ora che a campionato in corso».
Quali sono gli uomini su cui scommetterebbe?
«Cervi, può essere l’anno della sua esplosione. E occhio a Cinciarini, dopo l’ultima stagione vorrà riscattarsi. E l’ambiente è quello giusto».
di Dario Giordo - gazzettadireggio.it
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