La Trenkwalder può prendere in mano il proprio destino
Daniele Barili / ilresto del carlino
O DI QUA o di là. E' una sintesi brutale, ma rende benissimo l'idea. A
un terzo dei cammino, la Trenkwalder può prendere in mano il proprio
destino. E dirigerlo verso i suoi sogni. Perché oggi alle 18,15 i
biancorossi si ritroveranno davanti ai primo incrocio stagionale e
dovranno scegliere: o di qua o di là. Battendo la pericolosissima Enel
Brindisi, infatti, la compagine di Menetti potrebbe archiviare il
discorso relativo alla salvezza: con 12 punti in 10 parti-
te e molti scontri diretti favorevoli la missione sarebbe, in pratica,
compiuta. Inutile star lì a raccontar favole. Chi può mai pensare che
questa Trenkwalder non riesca a vincere 4-5 partite in 20 gare? Nessuno,
diciamoci la verità.
ECCO che, allora, un'eventuale successo odierno potrebbe cambiare gli
orizzonti. Se fino ad oggi la Trenkwalder è nei gruppo delie squadre che
devono salvarsi, superando i pugliesi il mirino bianco-rosso si
sposterebbe su altri obiettivi. Cominciando dalie final-ei-
ght di Coppa Italia (si qualificano le prime 8 del girone d'andata e
potrebbero bastare 16 punti per tagliare il traguardo...). Passando poi,
con calma e senza ansie, alia lotta per i play-off. Questa sera,
insomma, Cinciarini e soci potrebbero cambiare volto e storia al loro
campionato.
IL PICCOLISSIMO problema è che, dall'altra parte del parquet, c'è una
squadra che ha in testa la stessa idea meravigliosa. Brindisi ha un
talento enorme, ha il terzo miglior attacco dei campionato (80,7 punti
di media ad incontro), ha il capocannoniere della serie A (quel Gibson
che regalò all'Enel
la promozione in serie A in primavera e che ora viaggia a oltre 20 punti
di media a partita), è arrabbiata per la sconfitta subita ad Avellino
ed ha il dente avvelenato con Reggio Emilia dove pochi mesi fa perse una
partita incredibile
rischiando di veder sfumare la promozione poi acciuffata faticosamente
nei play-off.
TANTI, tantissimi, buoni motivi per rendere la vita difficile ad una
Trenkwalder che in settimana si è interrogata sulle proprie reali
potenzialità. Si è pure flagellata, forse anche eccessivamente, sulle
lacune difensive messe in mostra a Varese. Certo, oggi ai biancorossi
servirà terribilmente la propria difesa-bunker. Solo togliendo almeno
una decina di punti alle medie di Brindisi e portando la squadra di
Bucchi intorno ai 70 punti, si può sperare di esultare e di dirigersi
verso i propri sogni. O di qua o di là. Per l'appunto...
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