Alla fine, forse, hanno vinto le motivazioni. Non che la Trenkwalder di coach Menetti...
Alla fine, forse, hanno vinto le
motivazioni. Non che la Trenkwalder di coach Menetti – alla vigilia di
questa partita – non ne avesse ma la fame di vittorie e la voglia di
rivalsa delle V nere hanno fatto sì che Bologna, stavolta, non fallisse
il grande appuntamento col derby emiliano. All’Unipol Arena di
Casalecchio di Reno, i biancorossi si arrendono ai padroni di casa della
Virtus per 82-74 al termine di una gara che li ha visti inseguire
dall’inizio alla fine provando comunque e in diverse circostanze a
ribaltare clamorosamente il risultato senza però riuscirci fino in
fondo. Taylor e compagni pagano sicuramente un primo tempo giocato in
stile-Biella scendendo in campo disattenti e con scarso agonismo,
sorpresi anche dal ritmo forsennato che il quintetto di casa ha imposto
fin da subito e che lo ha portato avanti dapprima 11-2 e gli ha permesso
poi di chiudere la prima frazione 24-11 tirando con ottime percentuali e
concedendo pochissimo all’attacco biancorosso, grazie anche all’ottimo
apporto del neo arrivato Pullen (22). Nel secondo
quarto, Bologna ha continuato ad essere molto aggressiva in difesa
costringendo Reggio a tenere basso il proprio ritmo senza mai riuscire a
dare l’accelerata decisiva alla sua partita; Cinciarini e Bell
provano più volte a ricucire il divario ma la Virtus risponde colpo su
colpo a tutti i tentativi biancorossi e chiude la seconda frazione di
gioco mantenendo il buon vantaggio acquisito nella prima.
Al rientro dagli spogliatoi, Reggio
dimostra però di non avere l’intenzione di prendersi una giornata
sabbatica e, complici due buone difese, prova nuovamente a tornare in
partita grazie a Taylor ma la reazione di Bologna è
furiosa più che mai con i felsinei che in un batter d’occhio raggiungono
il +17 massimo vantaggio dando l’impressione di poter controllare per
il resto della gara; Menetti si affida quindi al solito asse
Cinciarini-Brunner che sul finale di quarto riporta i biancorossi fino
al -7 approfittando di una piccola pausa dei bianconeri ed aumentando
finalmente l’intensità di gioco della squadra, sia in attacco che in
difesa. Nell’ultima frazione, poi, sale in cattedra Troy Bell che
spaventa Bologna segnando il canestro del -4 e rimette in discussione
una vittoria che la Virtus sembrava già essere in grado di portare a
casa; gli ultimi minuti sono un susseguirsi di tira e molla con le
squadre che rispondono colpo su colpo ed il divario che oscilla sempre
attorno ai 4-6 punti, almeno fino a quando una percussione di Poeta
(un po in ombra nella ripresa) trova canestro e fallo ad 1’49” dal
termine e provoca l’espulsione del solido Brunner; nell’azione
successiva Reggio commette l’ennesimo errore dalla lunga distanza e
Pullen chiude la gara mettendo a segno la sua terza tripla di giornata.
Termina, così, dopo cinque vittorie
consecutive la striscia positiva di Taylor e compagni che escono
comunque a testa alta da un campo difficile come quello di Bologna,
quest’ultima costretta quasi a vincere dopo l’incredibile trend di dieci
sconfitte nelle ultime undici gare disputate. Alla fine, la rabbia e la
maggior determinazione delle V nere hanno prevalso su una Trenkwalder
disattenta e sonnolenta in avvio ma che ha provato in tutti i modi a
rimettere in piedi una partita iniziata forse con il piede sbagliato;
questa sconfitta, in ogni caso, non pregiudica il cammino dei
biancorossi verso i play-off di fine stagione visto che sia Venezia sia
Brindisi sono cadute rispettivamente sui campi di Roma e Montegranaro.
Quando si dice una sconfitta indolore.
OKNOPLAST BOLOGNA – TRENKWALDER RE 82-74 (24-11; 44-31; 59-50)
Bologna: Gaddefors 10, Imbrò 3, Poeta 12, Moraschini 4, Rocca 4, Gigli 8, Landi ne, Tinti ne, Smith 12, Andusic 0, Hasbrouck 7, Pullen 22
Trenkwalder: Jeremic 0, Taylor 22, Brunner 10, Antonutti 3, Bell 24, Veccia ne, Filloy 0, Slanina 2, Cervi 0, Silins 0, Cinciarini 13
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